Lui & Lei
L'assistente tatuata
di 91Andrea
09.04.2021 |
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"" Ma i tatuaggi dove ti arrivano? Solo alla braccia o anche altre parti del corpo??" Avevo blaterato queste domande spinto dalla voglia di osservarla..."
Michela. Un nome semplice e solare per una ragazza dallo sguardo malinconico, quasi triste, eppure il colore arancio dei suoi capelli mi faceva pensare all'esatto opposto.Avevo un appuntamento dal dentista per la solita pulizia, nulla di grave o particolarmente stressante, ma si sa che i dentisti non piacciono proprio a tutti; per fortuna quella volta c'era Michi a non farmi pensare troppo al rumore.
Aveva una pelle decisamente liscia, bianca come il borotalco, intravedevo i tatuaggi colorati spuntare dalle maniche di quel camice ed anche se ero fermo, cercavo con lo sguardo sempre di capire cosa avesse disegnato sulla sua tela.
Ormai, come un cretino, mi ero fatto beccare e si sa che una donna può fare ciò che vuole, infatti decise di raccontarmi qualche sua storia con i suoi amici, con i suoi ex, cosa provava con determinati clienti, ed io invece continuavo ad immaginare dove potessero finire quei tatuaggi, se erano sparsi su tutto il corpo e cosa rappresentavano.
" Ma i tatuaggi dove ti arrivano? Solo alla braccia o anche altre parti del corpo??" Avevo blaterato queste domande spinto dalla voglia di osservarla ma la sua risposta mi lasciò abbastanza di stucco:
Alzò in ordine le maniche, fiamme in un braccio e barche a vela nell'altro, aprì il camice e alzò la maglietta fino al reggiseno, mostrandomi una scritta sulla pancia e una figura geometrica in mezzo al seno, sollevò una piccola parte dei suoi pantaloni per mostrarmi che c'era un animale che partiva dalla gamba e finiva tatuato sul piede; aveva disegnato le sue emozioni su di sé, era stupenda! Le chiesi, con un sorriso a 69 denti, se avessi potuto conoscerla meglio chiedendole il numero. Ormai la pulizia era conclusa.
" Finalmente hai trovato parcheggio" la prima cosa disse aprendomi la porta di casa sua, visto che era troppo vestita risposi subito " ora voglio vedere tutti i tatuaggi! " .
Mi sistemai comodo sul divano, aspettando di vederla vestita della sua storia e un intimo nero di pizzo; erano secondi lunghissimi ed io ero già eccitato. Pochi metri dietro di lei c'era un quadro di disegnato a mano, solo con tratti di matita dello Skyline di Torino, creato da lei, ammirandolo e percependo che la sua pelle era diventata la sua tela, letteralmente. I tatuaggi erano principalmente colorati, aveva pochi centimetri liberi ancora sul davanti, la schiena ne aveva solo un paio, quelli sulle cosce avevano un significato che non mi ha voluto raccontare, quelli delle gambe erano alternati tra colori e b/n, quelli sulla gamba sinistra erano i primi che si è tatuata. Sui piedi aveva tatuato delle rose. Adoro i tattoo in quella zona, come per esempio le cavigliere, per fortuna mia, dopo averglielo confidato, aveva giusto iniziato a percepire quanto fossi eccitato con quel piede, che in poco tempo mi ero ritrovato sulla spalla, non potevo non baciarglielo.
Con la scusa di ammirare i tatuaggi da più vicino l'avevo convinta a stendersi, sapevamo entrambi che del suo perizoma nero non mi interessava molto.
Ogni volta che si contorceva, che si muoveva, mentre passavo da una coscia all'altra, da un tatuaggio all'altro, lei ansimava sempre di più, e sapeva che ero in quella posizione, con la lingua impegnata per lei, non perché IO volevo godere, ma perché volevo ammirare meglio quella tela...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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