Incontro inatteso nella spa dell'albergo 2/2

Parte 2.

Si voltò verso la finestra lasciando che la luce morbida della città filtrasse dietro di lei. Il suo asciugamano scivolò lentamente dalle spalle rivelando prima la curva del collo, poi le spalle lisce e delicate.
Con un gesto lento e deliberato lasciò cadere l’asciugamano a terra rivelando il suo corpo perfetto, completamente nudo davanti a me.

I suoi capelli erano scuri sistemati in un caschetto ancora leggermente umidi dalla sauna, le incorniciavano il viso in modo seducente, adagiandosi al suo collo sottile.
Le sue labbra, leggermente socchiuse, erano piene e carnose di un rosso naturale che le invitava a essere baciate.
I suoi occhi, profondi e intensi, erano scuri come i capelli riflettendo le luci della città alle sue spalle.
Il suo corpo era una perfetta armonia di curve: i seni pieni e tondi, sodi e proporzionati, rivelavano il tocco di un chirurgo che ambiva alla perfezione, con i capezzoli scuri che si ergevano invitanti, duri e sensibili al leggero fresco che riempiva la stanza.
La sua vita sottile scivolava verso fianchi morbidi e sensuali che si aprivano in un sedere tonico e arrotondato, perfettamente scolpito da ore di allenamento.
Le sue gambe, affusolate, sembravano fatte per avvolgermi, ogni movimento che faceva era un’esplosione di femminilità e sensualità.

Rimasi senza fiato per un momento, incantato dalla visione del suo corpo nudo.

Lei mi guardava con un sorriso appena accennato, consapevole dell’effetto che stava avendo su di me, mentre il mio sguardo percorreva ogni centimetro della sua pelle.
Mi avvicinai senza più resistere al desiderio crescente.
Le mie mani si posarono sui suoi fianchi, caldi e vellutati al tatto, e la tirai lentamente verso di me.
Le nostre labbra si incontrarono con un bacio intenso, mentre il mio corpo si premeva contro il suo.
Sentii i suoi seni schiacciarsi contro il mio petto e le mie mani si mossero immediatamente a esplorarla.
Scivolarono lungo i suoi fianchi, risalendo fino a coprirle i seni, sentendo sotto le dita i capezzoli che si indurivano ancora di più al mio tocco. Erano tesi, duri, quasi pulsanti, e il contatto provocava in lei piccoli sussulti di piacere.
Continuai a baciarla con più passione, la mia lingua esplorava la sua bocca calda mentre le mie dita si muovevano con lentezza studiata sui suoi seni, alternando carezze a leggere strette sui capezzoli.
Ogni suo respiro diventava un gemito trattenuto e il suo corpo iniziava ad arcuarsi leggermente verso di me alla ricerca di più contatto, più piacere.
Le sue mani si avventurarono lungo la mia schiena, scivolando fino a scendere ai fianchi.
Poi con un gesto rapido mi tirò verso di sé, facendomi capire che voleva di più, che non c’era tempo da perdere.

La feci stendere sul letto dolcemente e con determinazione, il suo corpo nudo davanti ai miei occhi come una tela da esplorare.
Mi inginocchiai davanti a lei lasciando che le mie mani scivolassero sui suoi fianchi morbidi e le mie labbra cominciassero a esplorare le sue cosce tornite, baciandole all'interno con lentezza e delicatezza.
Sentivo i suoi piccoli gemiti di piacere mentre le mie dita accarezzavano la curva perfetta dei suoi glutei, stringendoli leggermente, assaporando ogni centimetro della sua pelle liscia.
La mia lingua salì più in alto accarezzando le sue grandi labbra, già bagnate di desiderio e del calore della sauna.
Quando la punta della lingua trovò il suo clitoride lei sussultò, emettendo un gemito più forte, e si aggrappò al lenzuolo.
Ogni mia carezza, ogni movimento della mia lingua sembrava intensificare il suo piacere, il suo respiro si faceva sempre più affannato, più rapido.
Continuai a esplorarla con la bocca soffermandomi a lungo sul suo clitoride, mentre le mie mani stringevano i suoi fianchi con forza sentendo il suo corpo tremare sotto le mie dita.
Lei sollevo il capo leggermente guardandomi con occhi carichi di desiderio, con un gesto delicato ma deciso mi fece capire che voleva di più.

Mi alzai e con un movimento fluido mi insinuai tra le sue cosce.
La sua schiena si inarcò in un gesto naturale, e il mio corpo si allineò al suo.
Entrai lentamente in lei sentendo come il suo corpo mi accoglieva completamente, caldo e avvolgente. Il ritmo iniziale era lento, intenso, quasi esasperante, ma con ogni movimento il nostro piacere aumentava.
Le mie mani continuavano a esplorarla risalendo fino ai seni che stringevo leggermente mentre lei si abbandonava completamente al momento.
Ogni mio affondo era accolto da un gemito, ogni tocco dalle mie mani la faceva tremare di piacere.
I nostri corpi si muovevano all’unisono, il suo respiro si mescolava al mio creando un ritmo naturale, quasi primitivo.
Ogni mio affondo la faceva inarcare leggermente la schiena, e le sue mani si aggrappavano con forza al materasso, cercando sostegno nel piacere crescente.
Le mie dita scivolavano lungo l'addome, tornando su verso i seni e la sua meravigliosa bocca tracciando il profilo perfetto delle sue curve, mentre il mio corpo rispondeva a ogni suo movimento, seguendo quel desiderio sempre più forte.
Le sue labbra si schiusero in un gemito soffocato e sentivo il suo corpo reagire a ogni mia spinta, avvolgendomi con sempre maggiore intensità. Mi chinai leggermente verso di lei baciandole il collo, assaporando la sua pelle bagnata di piacere e calore mentre le mie mani si posavano nuovamente sui suoi seni, stringendoli e massaggiandoli con una delicatezza che contrastava con la forza del momento.
Lei si scostò appena cercando i miei occhi, e in quel breve istante il contatto visivo parlava più di mille parole.
Il suo sguardo era carico di desiderio, di un bisogno che andava oltre la semplice attrazione fisica.
Voleva tutto di me e io ero pronto a darle ogni cosa.
Con un movimento lento mi allontanai da lei sollevandola leggermente.
Era sempre adagiata sulla schiena in attesa di ciò che sarebbe accaduto dopo, il suo corpo splendido e perfettamente scolpito illuminato dalle luci soffuse della città.

Mi inginocchiai tra le sue gambe e prima di entrare di nuovo in lei lasciai che le mie labbra percorressero ogni centimetro del suo corpo, iniziando dai suoi seni, risalendo lungo il collo e giungendo alle sue labbra.
Ogni bacio era un’esplosione di piacere, ogni tocco delle mie mani accendeva una nuova scintilla tra di noi.
Mi guardava intensamente mordendosi leggermente il labbro inferiore mentre le mie dita percorrevano le sue cosce, avvicinandosi alle sue parti più intime.
Quando finalmente entrai di nuovo in lei sentii il suo corpo reagire con un sussulto.
Le sue mani si aggrapparono alle mie spalle tirandomi verso di lei e i nostri corpi si fusero in un movimento lento ma deciso.
Il ritmo aumentava con il crescere del piacere.
Lei si inarcava sotto di me, i suoi gemiti diventavano più intensi e le mie mani si muovevano su di lei senza sosta, esplorando ogni curva, ogni centimetro della sua pelle calda e morbida.
Ogni movimento sembrava amplificare il nostro desiderio e sentivo che il culmine era vicino, ma volevo prolungare quel momento il più a lungo possibile.
Con un gesto deciso si sollevò leggermente facendomi sdraiare, invertendo i ruoli, e si posizionò sopra di me.

Ora era lei al comando, e questo rendeva tutto ancora più eccitante.
Qui capelli scuri, il suo sguardo fisso nei miei occhi mentre si abbassava lentamente, era puro eros mentre mi prendeva dentro di sé con un movimento fluido e sensuale.
Il suo corpo si muoveva con grazia, ogni spinta era perfettamente calibrata e le sue mani si posavano sul mio petto mentre il suo respiro diventava più rapido, più profondo.
La sua pelle brillava leggermente sotto la luce e il suo seno si muoveva in sincronia con i nostri corpi.
Non potevo fare a meno di stringerla a me, le mie mani che scivolavano lungo la sua schiena trattenendola mentre lei cavalcava il nostro piacere comune.
Ogni affondo ci avvicinava di più al limite e i suoi gemiti erano ormai incontrollabili, un’esplosione di desiderio e passione.
Raggiunse l’orgasmo con un grido che risuonò in tutta la stanza, il suo corpo tremava tra le mie braccia e sentivo ogni fibra del suo essere contrarsi attorno a me, travolgendomi in un’ondata di piacere che mi fece perdere ogni controllo.
Pochi istanti dopo la seguii, lasciandomi andare completamente nel momento, abbandonandomi a un orgasmo che sembrava non avere fine.
I nostri corpi si fusero in quel culmine mentre le mie mani afferravano con forza i suoi fianchi, trattenendola stretta contro di me.

Restammo così per qualche istante, senza parlare, senza muoverci.
I nostri respiri affannati riempivano la stanza e i nostri corpi, ancora intrecciati, si rilassavano lentamente.
Lei si lasciò cadere sul mio petto, le sue dita che disegnavano cerchi leggeri sulla mia pelle mentre io le accarezzavo i capelli con dolcezza.
La città fuori continuava a brillare, ma dentro quella stanza sembrava esistere solo il nostro piccolo universo fatto di sguardi, tocchi e silenzi.

Nei quattro giorni successivi, ogni volta che i nostri sguardi si incrociavano per caso nell’hotel, una scintilla sembrava accendersi immediatamente. Bastava un piccolo accenno di sorriso, uno sguardo più intenso per riaccendere quel desiderio che avevamo condiviso in quella notte.
Ogni incontro, ogni momento trascorso insieme, era un gioco sottile di seduzione e complicità tra due calamite.