Il mio incontro

Non so te, ma io avevo una voglia irrefrenabile di rompere ogni schema, di vivere qualcosa di sconvolgente. Ti ho fatto sdraiare lentamente, lasciando che le mie mani scivolassero lungo le tue cosce. Ogni centimetro esplorato con cura, ogni sfioramento calcolato per farti rabbrividire. Le mie dita si sono fermate dove iniziava il tuo piacere, giocando, provocandoti, stuzzicandoti, fino a sentire il tuo respiro farsi più profondo.

Mi sono avvicinato al tuo collo, lasciando che le mie labbra si posassero leggere, prima di mordere appena, lasciando segni del mio passaggio. Sono sceso lungo il tuo corpo, tracciando una scia di baci che hanno attraversato ogni curva, fermandosi solo quando ho raggiunto i tuoi segreti più nascosti. Con un anello vibrante sulla lingua, ho giocato con i tuoi limiti, alternando ritmo e intensità, portandoti al confine del controllo senza lasciarti mai oltrepassarlo.

Quando il tuo corpo si è abbandonato a quel piacere, ti ho fatto alzare. "Spogliati per me", ho sussurrato, osservandoti togliere ogni strato con lentezza, senza mai distogliere lo sguardo dai miei occhi. Ti ho fatto inginocchiare davanti a me, le mie mani che afferravano i tuoi capelli, guidando il tuo viso verso di me. Ho visto il tuo desiderio crescere mentre eseguivi i miei comandi, ogni tuo movimento dettato dal mio volere.

Poi ti ho portata al centro della stanza, facendoti indossare un vestito a rete che avvolgeva ogni curva del tuo corpo. "Balla per me", ho detto, e tu hai iniziato a muoverti, consapevole di quanto ogni tuo gesto fosse studiato per accendere il mio desiderio. Quando non ho più resistito, mi sono avvicinato, ho afferrato il vestito e l'ho strappato con forza, lasciandoti vulnerabile davanti a me.

Ti ho fatto sdraiare contro il muro, le mie mani che ti immobilizzavano con fermezza. Ho lasciato che il mio corpo si muovesse contro il tuo, alternando dolcezza e forza, ogni spinta un crescendo di piacere. Poi, con un sorriso soddisfatto, ti ho legato i polsi, lasciandoti completamente esposta al mio tocco. Ho usato il ghiaccio per far scorrere brividi lungo la tua pelle, alternandolo con il calore del mio respiro, amplificando ogni sensazione.

Poi lo tirai fuori. Ti ho guardata mentre i tuoi occhi si riempivano di desiderio, ma non ti ho concesso subito ciò che volevi. Ti ho fatto sedere sul bordo del letto, avvicinandomi lentamente, guidando le tue labbra mentre mi abbandonavo al piacere del tuo tocco. Quando sono stato pronto, ti ho messa a pecorina, una mano sulla tua schiena e l'altra a stringere i tuoi fianchi, posizionandoti esattamente come volevo.

Con una lentezza esasperante, ho iniziato a entrare dentro di te, centimetro dopo centimetro, lasciando che ogni movimento ti facesse sentire quanto fossi mia. Il calore della tua pelle mi avvolgeva completamente, ogni spinta ci univa di più, facendoti bagnare sempre di più. Ti stringevo i fianchi, guidandoti nel ritmo, con il suono delle nostre carni che si incontravano come unico sottofondo.

Una mano sulla tua nuca ti spingeva leggermente in avanti, mentre il mio respiro si faceva sempre più pesante e il tuo corpo rispondeva a ogni mio comando. Ti ho lasciata senza fiato, il piacere crescendo fino a consumarci entrambi, lasciandoci esausti e appagati, ogni muro abbattuto, ogni confine superato.