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Lui & Lei

Culetto sfondato


di hotcocky
26.05.2020    |    5.756    |    6 9.7
"Era una casa bellissima, una villa a due piani con la piscina..."
Nella mia adolescenza poche volte sono stata fidanzata, ho sempre preferito rimanere single e libera di fare ciò che volevo. Una delle poche occasioni in cui ero fidanzata avevo 17 anni e insieme al mio ragazzo eravamo stati invitati nella casa estiva di un nostro amico che perora stava lì con la sua ragazza. Era una casa bellissima, una villa a due piani con la piscina. Ogni coppia poteva avere pure una stanza in piani differenti quindi potevamo avere la nostra privacy. Io ero la più piccolina, infatti il mio ragazzo aveva 19 anni mentre i nostri amici Roberto e Giorgia 18. Appena arrivati ci mettemmo subito i costumi, ovviamente mi ero portata quello più sexy che avevo. Era bellissimo, quattro ragazzi attraenti, accaldati e vogliosi con una villa tutta per loro. Io e Giorgia avevamo praticamente dei perizomi come costumi, mentre il sopra era quasi inesistente, i nostri ragazzi invece avevano dei costumi a slip che facevano vedere i loro grossi attributi.
Era troppo bello per essere vero, infatti praticamente subito il mio ragazzo ricevette una chiamata importante di famiglia che lo ha costretto a tornare a casa, Roberto però insistette sul fatto che io dovevo rimanere e alla fine mi convinse, ma sinceramente non mi faceva impazzire l'idea di rimanere a guardare una coppietta mentre io ero sola, dovevo trovare una soluzione.
L'idea mi venne dopo il bagno in piscina, mentre tornavo in camera mia sono passata davanti il bagno, la porta era socchiusa, c'era Roberto dentro e secondo me lo aveva fatto pure apposta (lui è un tipo che si mette sempre in mostra), con una certa malizia sbircio, vedendolo insaponarsi il fisico muscoloso già mi iniziai a eccitare, abbassai lo sguardo e vidi il cazzo, da moscio era già lungo e grosso, rasato perfettamente, le palle gonfie e piene, non resistevo più se dovevo rimanere lì volevo avere quel cazzo.
Aspettai che finisse la doccia e lo chiamai con la scusa di dovermi mettere la crema dopo-sole. Io mi ero messa un vestitino estivo con gonna, ero senza reggiseno e indossavo sotto delle mutandine strettissime. Mi disse di togliere il vestito così da spalmare ma non si aspettava avessi le tette scoperte, io lo guardavo con certa malizia e mi distesi a pancia in su facendogli ammirare il mio culetto. Inizia a spalmare la crema partendo dalle spalle, le sue mani mi prendono bene, ha una presa sicura e delicata. Dalla schiena passa alle gambe, sale verso le cosce e si ritrova alle chiappe. "Toglimi le mutandine così ti viene meglio" lui subito le tolse e iniziò a palpare il mio culo, io allargai le gambe e prontamente lui mise una mano nella mia vagina, dopo un intenso ditalino, lecca la sua mano piena di miei umori e inizia a leccarmela mentre con le dita mi stuzzicava il culo.
"Non mi aspettavo che avessi il culetto così stretto, voglio allargartelo".
Mi prese di forza e inzia a tenere il culo alto, dopo aver leccato il mio ano per lubrificarlo, provò a entrare, ma nulla, solo dolore, era troppo grosso per il mio culetto vergine.
La cosa lo fece innervosire, allora lo tolse e mi iniziò a sfondare la vagina mentre iniziava ad aprirmi il culo con le dita, con l'aggiunta di qualche sculacciata. Piano piano il dolore del culo si trasformò in piacere e mi bagnai come poche volte sono stata. Quanto lui stava per venire chi chiesi se potessi assaggiare il suo cazzo, mi accontentò dicendo "certo troietta sei molto affamata" mi mise il cazzo davanti la faccia e io aprii la bocca come se stessi per mangiare qualcosa di appetitoso, "Ti si sono illuminati gli occhi, ti piace tanto, prendilo" subito lo presi tutto in bocca anche se mi soffocava, il sapore mi faceva impazzire finché mi venne in bocca e ingoiai tutto. Soddisfatto mi disse "resta qua così sto arrivando". Tornò con un plug anale e me lo mise in culo dicendo "questo te lo devi tenere tutto sta sera ti devi allargare per bene" poi mi diede un ceffone nel culo e mi disse "ora rivestiti che tra poco ceniamo". Ero felicissima e un po' spaventata che mi facesse troppo male il culo, mi rivestii con il mio plug nel culetto e li raggiunsi a tavola.
Sebbene fossi vestita era come sentirmi nuda, priva di pudore, totalmente spoglia e solo questo pensiero mi eccitava. Durante la cena feci finta di nulla, anche se era difficile resistere agli sguardi di Roberto che mi mangiava con gli occhi. Dopo cena ci siamo voluti fare un bagno in piscina, quindi dovevamo cambiarci il costume. Mentre ero nella mia stanza con solo le mutande addosso, entra Roberto e mi dice "ora ti puoi togliere il plug" mi aprì le chiappe e lo uscì piano piano dicendo "già è meglio ma ora te lo allargo ancora, intanto mettiti il costume". Non sapevo cosa volesse fare ma intanto eravamo in piscina a rilassarci, dopo per asciugarci, dato che era una notte molto calda, ci sdraiammo per terra a pancia sotto e Roberto era al centro. Quasi subito iniziò a baciarsi con Giorgia, ma capii che quella era una scusa per distrarla dato che immediatamente dopo la sua altra mano si dedicava a me. Spostò il costume e avevo la fica e l'ano all'aria, prima mise due dita nella fica bella umida, poi mi mise quelle stesse dita nelle labbra, voleva che io me le mettessi in bocca e così feci. Poi si concentrò solamente sul mio culo aprendolo e ogni tanto rimettendo le dita nella mia bocca per lubrificare. Dopo questo meraviglioso ditalino anale lui smise di baciare la sua ragazza e decidemmo di andare a dormire. Mentre mi dirigevo nella mia stanza, Roberto si avvicinò e disse sussurrando "mettiti il pigiama, fatti trovare a letto".
Mi tolsi l'intimo, avevo solamente una maglietta e dei pantaloncini aderenti, e mi coricai nel letto a pancia sotto. Il tempo passava, per me troppo lentamente, non riuscivo a pensare ad altro. Quando mi stavo per addormentare sento dei passi avvicinarsi, era Roberto finalmente, subito si fionda col viso nel mio culo e mi toglie i pantaloncini, si mette sopra di me e mi imbavaglia dicendomi di fare silenzio. Dopo qualche leccata giusto per inumidire il mio ano e subito il cazzone dritto mi entra dentro, stavo morendo e intanto lui più mi muovevo più si eccitava. Il dolore diventa piacere e il ritmo aumentava finché non mi viene dentro, sentivo la calda sborra colare. Non avevo la forza di fare nulla, ero distrutta. Quando finì mi diede una bacio nel culo, e mi disse "questo fine settimana ci divertiremo molto". Io crollai dalla stanchezza e mi tenni la calda sborra dentro.

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