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Lui & Lei

Composizione in modo condizionale passato


di Membro VIP di Annunci69.it Ubaldo
17.05.2024    |    78    |    0 8.0
"Avrei sentito il tuo imbarazzo crescere con la mia audacia..."
Avrei chiamato il taxi e l'avremmo atteso per strada, guardandoci distrattamente, annusando l'aria umida di nebbia, scrutando le luci delle auto che passavano. Avremmo atteso non pochi minuti, sorridendo, imbarazzati, parlando della cena e di quella coppia che, di fianco al nostro tavolo, brontolava di beghe familiari, che noi avremmo ascoltato senza ritegno, con l'intento preciso di ricostruire, con massima esattezza, i rapporti e la situazione. Mi sarei perso nei tuoi sorrisi i cui denti sarebbero apparsi teneramente luminosi; mi sarei perso nei tuoi sorrisi il cui sguardo avrebbe stretto i tuoi occhi luminosi; mi sarei perso nel groviglio dei tuoi tanti capelli che di luce sarebbero apparsi sparsi e vaporosi. Avremmo atteso finalmente l'auto e saremmo entrati, chiedendo, io, all'autista di portarci alla tua casa. Avrei dettato con precisione, l'indirizzo e l'avrei confermato, cercando nel tuo annuire, conforto solo per cortesia. Ci saremmo di nuovo imbarazzati in un silenzio pieno di domande, io avrei tremato mentre mi sarei girato col volto verso la tua luce e il cuore avrei sentito balzare dentro al petto, avendo il coraggio d'abbassare gli occhi verso il tuo seno incantatore. Avrei sentito il tuo imbarazzo crescere con la mia audacia. Nel silenzio avrei cercato, senza osare farlo reale, di spingere le mie dita oltre il limite del consentito: verso la tua pelle profumata, atterraggio alla fantasia della mia intensa emozione. Non avremmo più sorriso, guardandoci fissi negli occhi. Avremmo forse atteso quell'attimo muto e teso, che come un arco si sottende, con lo sforzo dell'arciere, verso una freccia inevitabile, un bacio così temuto. E poi avremmo avuto amore, sconvolgente e permissivo fra cascate sensuali che ci avrebbero assalito ad onde alte e continue. Tremendo sarebbe stato dover fermare inevitabilmente quel tornado avvolgente, ma il tassista ci avrebbe indicato, senza rispettare i tempi, l'arrivo a casa tua. E di nuovo l'improvviso nulla sarebbe ripiombato. Ricomposti a interrogarci, muti e senza denti, ci saremmo sentiti presi in dubbio sul da farsi e sul proporre. Chi a chi ci saremmo muti detti e un lampo ci avrebbe avvolto che forse il bacio s'era arreso; che avremmo dovuto ridestare quella immensa intensa ansia, fino a un attimo prima avuta, in un luogo senza tempo. Sotto al portone di casa tua, t'avrei sentita frugare in borsa, alla ricerca d'un tesoro che solo una chiave sarebbe stata. Quella avrebbe aperto l'universo, la felice combinazione di due amanti colti in preda ad una tormentata passione. La chiave, avremmo udito, scricchiolare l'anta antica di un amore senza tempo, di una porta che si sarebbe aperta. Avremmo poi di nuovo avuto da combattere inevitabilmente, fra l'incudine dell'intimità e la martellante ospitalità. I convenevoli son così, pur fra solide confidenze, si parano all'improvviso, quanto meno te le aspetti. Come musica stonata, tu mi avresti così guidato nella tua casa da vedere, come fossi stato un nuovo ospite, mentre invece son di casa, non qui ma nella tua mente. T'avrei baciato teneramente, a fermare l'inaudito dialogo così lontano così profano, per portarti a me vicino, a saggiare il tuo corpo, per violarti, tu volendo, fra divani e tappeti stesi, in quel luogo sconosciuto, che mi sarebbe apparso così lontano, mentre tu mi saresti stata addosso, e io te avrei indossato.
Ci saremmo quindi amati, ci saremmo subito spiogliati, nella foga avrei cercato le tue membra per mangiarle, avrei osato infilar le mani, senza più timor di prima, e avrei estratto dal tuo corpo fuoco, e poi lussuria a me gradita. Avremmo sentito lo scrosciare fitto d'abbracci, avremmo unito baci lacrime, avremmo anche osato ridere, avremmo di sicuro respirato, fra le bocche spalancate, di gioia ansimanti e amanti, avremmo frustato con il corpo il corpo in confronti affranti e ci saremmo posti in duello, fra chi osa e chi tenta tanto. Mi avresti dominato con la tua ombra piena d'amore, mi avresti indotto a darti la mia bocca per succhiarti, mi avresti infine spinto nel tuo baratro di piacere, per potermi consumare, lo spirito che sarebbe potuto rimanere. Avrei quindi a te versato ogni minima goccia d'affetto, sfinendomi in urgenti scosse e poi giacendo in un tempo prolungato.
Tutto questo sarebbe stato o forse sarebbe potuto anche accadere ... se solo io avessi osato!
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