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Lui & Lei

Cap d'Adge


di Fede1005
03.09.2024    |    4.205    |    5 9.2
"Certamente non sarà un luogo sconosciuto per molti di voi, frequentatori di A69, ma ve la voglio raccontare..."
"Che ne dici Fede, ci facciamo un giretto a Cap d'Adge".
Cominciò così la mia vacanza in terra francese, in uno dei posti più trasgressivi di questo ambiente.
Certamente non sarà un luogo sconosciuto per molti di voi, frequentatori di A69, ma ve la voglio raccontare.
Una vacanza che ho fatto tanti anni fa e precisamente era l'estate del 1998, me lo ricordo bene perché è stata un'estate particolarmente calda e lunga.
"Fantastica idea Tega, si può fare"
Premetto che i dialoghi sono inventati per dare al racconto una lettura più attuale e perché sono passati 26 anni.
Tega, soprannome molto usato in veneto, era il mio amico di avventure del periodo.
Tega sta a indicare il membro maschile, il cazzo insomma, e viene usato come soprannome dai "grandi" verso i più giovani.
A Tega, il mio amico, gli era rimasto addosso come primo nome.
Era agosto e, caricata la mia megane rosso bordò, siamo partiti per questa vacanza.
"Fede, ma siamo sicuri di essere nel posto giusto?"
Questo mi dice il mio amico all'ingresso del campeggio che, ovviamente, non lasciava intravvedere niente di quello che dentro potesse esserci.
"Si Tega, questo è il posto dove ci ha portato la cartina geografica", gli risposi.
Si perché allora, non esisteva Maps e si girava in macchina con la cartina geografica.
Dopo varie difficoltà dovute alla nostra mancata organizzazione e all'innumerevole flusso di vacanzieri in entrata, siamo riusciti a entrare e ad accamparci in tenda.
"Ahhh finalmente dentro Fede", mi fa il mio amico stanco dal lungo viaggio fatto la notte appena trascorsa.
La prima cosa che ho notato dentro, era una costruzione in cemento, tipo un condominio, che si ergeva imponente davanti a me.
" Andiamo in spiaggia Tega, andiamo a fare un bagno e vedere com'è?, dissi al mio amico dopo aver piantato la nostra canadese e averci sistemato dentro il poco bagaglio che avevamo portato.
"Certo fede", mi rispose.
Non feci in tempo a chiederglielo che lo vidi in ciabatte e asciugamano pronto ad andare.
"Mi sembra una spiaggia nudisti normalissima Fede", mi disse Tega, notando la gente sdraiata al sole.
Si perché noi eravamo già stati su altre spiagge nudisti.
Come Koversada, un campeggio spiaggia nudisti in Croazia dove abbiamo fatto qualche vacanza.
"Si Tega, non vedo niente di particolare"
Gli risposi io.
Una mattinata normale in spiaggia con tintarella integrale e bagno, così fino all' ora di pranzo.
"Andiamo a mangiare qualcosa Tega", proposi al mio amico.
"Si ok Fede", mi rispose.
Abbiamo pranzato in un chiosco li in spiaggia, camerieri vestiti e clienti naturalmente nudi.
Dopo pranzo siamo ritornati in spiaggia e, stesi sugli asciugamani, ci siamo messi a prendere il sole.
" Ma siamo sicuri di essere a Cap d'Adge", mi fa Tega guardando un po' la situazione in giro.
" Ora mi metti qualche dubbio Tega", gli risposi io.
Il pomeriggio continuò così come un normale pomeriggio in una spiaggia nudisti.
Verso sera, notiamo che molta gente comincia ad andare via dalla spiaggia e che, dalle dune alle nostre spalle, escono fuori persone che, asciugamano in spalla, si dirigono verso la battigia e si siedono guardandosi in giro attentamente, come se stessero aspettando qualcosa.
Dopo un po' li vediamo alzarsi di fretta e andare verso un gruppo di persone radunate in spiaggia.
" Che succede Tega", dico al mio amico con un misto di stupore e curiosità.
"Non lo so Fede", mi risponde lui con la stessa espressione.
Ci alziamo e anche noi andiamo lì.
Una donna stava dando sfogo alla sua voglia di cazzo, mentre il suo lui, compiaciuto, la stava assistendo.
Un gruppo di maschi le stavano tutti attorno sporgendosi in avanti il più possibile per porgerle il loro cazzo.
Lei ne prendeva in mano il più possibile, masturbandoli con foga e passione.
Ne arrivavano in continuazione e lei, ormai in estasi tra tanti membri, cominciò a riceve i primi schizzi di sperma di chi non resisteva.
Io e il mio amico ci siamo guardati e, con una occhiata d'intesa di chi pensa la stessa cosa, le abbiamo messo a disposizione anche i nostri cazzi ormai duri e gonfi.
Sulle gambe, sul petto, sul corpo, ormai un getto continuo le arrivava addosso.
Poi, all'improvviso, si alza e corre verso il mare seguita dal suo compagno e, felice come chi ha ricevuto un bel regalo, si fa un bel bagno.
Ci siamo fatti un bel bagno anche noi, per stemperare un po' l'eccitazione.
Continuavano a formarsi gruppi di persone qua e la per la spiaggia.
Un bel pompino fatto con passione dalla sua donna, richiamò l'attenzione dei maschi che, con il cazzo in mano, si precipitarono li nella speranza che una mano o una bocca si appoggiasse sul loro sesso.
Una scopata a pecora in un altro asciugamano.
Un trenino di tre splendide donne che si leccano la fica depilata a pecora, era l'attrazione principale.
"Cazzo Fede, la cosa di fa interessante", mi dice il mio amico.
"E si Tega, ora si che si ragiona", gli rispondo io.
Soddisfatti della prima giornata di sole, torniamo in tenda per la cene e per la sera.
Dopo cena, ci prepariamo per la sera, convinti di prendere la macchina e uscire fuori in paese a fare un
giretto in piazza.
Ma il paese era la dentro.
"Prima si uscire, andiamo a vedere se c'è un tabacchino qui dentro", mi dice Tega.
"Ok va bene" gli rispondo io.
Girato l'angolo, ci siamo trovati davanti un paese con tanto di piazza, negozi, bar, ristoranti, club e tanto altro.
Un paese completamente trasgressivo, esibizionista e di tendenza come non mai.
Ci siamo sentiti un po' fuori luogo noi con il nostro look da sera in pizzeria.
Coppie a passeggio, lei con un top sexy e alla moda che lasciava intravvedere un seno abbronzato dalla giornata di sole e sotto, completamente nuda.
Solo un paio di scarpe da sera tacco dodici e niente altro.
Il sesso al vento, bello depilato in bella mostra, quasi truccato per l'occasione.
Lui con lo stesso Look, con il sopra vestito di tutto punto e il sotto tutto al vento.
Una coppia aveva il sesso letteralmente ricoperto di Piercing, lei con le labbra della figa e la clitoride con Piercing di tutti i colori e lui, dallo scroto fino al frenulo, una fila fitta di Piercing.
E questo era il primo giorno di una settimana indimenticabile a Cap d'Adge.
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