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Faccende tra condòmini


di Membro VIP di Annunci69.it GiocoConTeXXX
09.03.2021    |    2.024    |    24 9.8
"Sulla quarantina, barbetta, capelli castano chiaro, mossi e lunghi quel tanto che basta per doverli sistemare ogni tanto girandoli dietro l’orecchio o..."
Lui è il classico tipo che piace a me. Sulla quarantina, barbetta, capelli castano chiaro, mossi e lunghi quel tanto che basta per doverli sistemare ogni tanto girandoli dietro l’orecchio o tenendoli un po’ a bada con gli occhiali da sole sulla testa.
Lei è la moglie, stessa età, minuta e poco appariscente, con un viso acqua e sapone quasi mai truccato.
Loro sono i due bambini che hanno, vivaci ma non pestiferi.
Sono i miei vicini di casa.
Sono estremamente alla mano e cordiali, ogni volta che li incontro salutano con un sorriso e cercano sempre di fare due chiacchiere, come se parlarsi in questi condomini in cui non ci si conosce nemmeno tutti per colpa di orari e stili di vita frenetici fosse ancora importante. Mi è sempre piaciuta questa loro solarità, soprattutto se paragonata ad altri inquilini che non salutano nemmeno se gli sbatti contro. Anche i figli sono stati educati in questo modo e sono ancora più spontanei ed entusiasti nel mostrarmi il loro animaletto domestico ogni volta che possono.
Mi piace incontrarli, non solo per scambiarci un sorriso e qualche parola, ma anche per gustarmi l’occhio quando lui è presente. Se poi sbuca sulle scale o sulla porta d’ingresso della palazzina senza preavviso mi piace ancora di più trovarmelo davanti così all’improvviso e d’estate, quando è abbronzato e rientra dal mare con una maglietta qualsiasi addosso e i capelli in disordine, è l’apoteosi. La sua naturalezza unita al bel viso crea su di me un mix esplosivo di fascino, impreziosito anche dalla consapevolezza di un uomo di quarant’anni, giovanile, ma pur sempre uomo. Sì perché non è un ragazzo, ha una famiglia, delle responsabilità e ultimamente mi affascina l’esperienza e la concretezza di chi ha fatto scelte precise.
Mi concedo spesso di osservarlo dal terrazzo mentre gioca con i figli in giardino, a volte solo e a volte con la moglie. Mi sembrano in armonia e complici e ogni tanto mi sono chiesta come dev’essere la loro vita, dentro e fuori dal letto.

All’inizio mi limitavo solo a considerarlo un bel tipo, probabilmente per una sorta di rispetto del suo ruolo di marito e padre, ma lentamente e inesorabilmente sono arrivata a pensare “che ti farei se non fossi impegnato” ogni volta che lo incontro. I miei sorrisi sono diventati meno reticenti, gli sguardi meno sfuggenti, nonostante mi senta quasi a disagio per non riuscire a controllare, seppur impercettibilmente, questa piccola malizia.
E qualcosa ultimamente è cambiato anche da parte sua. Anzi, loro.
Lui sembra essersi accorto dell’attenzione che gli rivolgo e dell’ascendente che ha su di me, non senza esserne compiaciuto. In certe occasioni è quasi provocante, come se stesse apertamente provando a sedurmi. Lei osserva le veloci scene in cui ci incontriamo tutti e tre su spazi comuni del palazzo, con occhi sicuri, consapevoli e con una certa malizia che noto solo di recente. Credo che la situazione la stuzzichi e la stia gestendo da vera padrona di casa, come a sottolineare che tutto ciò è possibile con il suo tacito assenso.
Sono un po’ confusa, forse è solo frutto di una mia impressione, ma per qualche settimana sto al gioco incuriosita.

E poi ieri sera suonano alla porta. Non al citofono esterno, ma al campanello del mio appartamento. Non avendo sentito la porta del palazzo aprirsi, è sicuramente un altro condomino per cui apro senza nemmeno guardare dallo spioncino. La luce del mio pianerottolo è bruciata e nella mezza penombra me lo trovo davanti.
Sorride. “Ciao”.
Dio quanto mi piace. “Oh ciao, hai bisogno di qualcosa?”
Abbassa la voce per non farsi sentire nel silenzio del pianerottolo. “Abbiamo i bambini a letto, mi chiedevo se volessi salire da noi”. Lo dice con la massima nonchalance come se fosse venuto a chiedermi se ho sentito l’amministratore per la luce rotta, ma lo sguardo è di fuoco. Di quelli che ti inchiodano al muro e che difficilmente puoi sbagliare a interpretare.
Ci metto un attimo a realizzare quello che ho sentito. Nel mio cervello si scatena una tempesta di sensazioni e pensieri che vanno dallo stupore e incredulità alla folle curiosità per qualcosa di nuovo e inesplorato, fino ad esplodere nell’eros, in un vertiginoso senso di eccitazione e di fascino del proibito che quasi mi fa girare la testa. In pochissimi secondi un tumulto di pensieri mi travolge velocissimo, chiedendomi se ho davvero capito bene le loro intenzioni e provando a ricomporre il puzzle di sguardi e sorrisi delle ultime settimane, cercandone la giusta interpretazione. Ma ogni pensiero razionale si scontra con un’immagine di tutt’altra natura, voluttuosa e carnale, che nasce spontanea tanto quanto il dubbio e la perplessità che questo invito sia veramente ciò che penso sia.
Lui si accorge del mio evidente stato di totale confusione e aggrotta la fronte ammiccando, come il serpente che cerca di tentarmi con la sua mela. La sua espressione famelica di pochi istanti prima si fa più dolce e rassicurante, probabilmente per indurmi a cedere con fiducia alla sua proposta.
Sono talmente stravolta che non riesco ad arrivare a una conclusione sensata in quest’autoscontri di pensieri e decido di lasciarmi guidare dal semplice istinto. Rispondo semplicemente “ok”, ancora ipnotizzata dal suo sorriso birichino e dal guizzo nei suoi occhi, che esprimono la soddisfazione nel vedermi accettare e lasciano presagire un dopocena quanto mai inaspettato.
Meccanicamente infilo le scarpe, prendo le chiavi e salgo le scale dietro di lui. Mi guardo attorno circospetta, come se gli altri vicini dovessero scoprirci da un momento all’altro, e al tempo stesso inizio a sentirmi eccitatissima per l’occasione che si sta creando.
Suona e lei ci apre, appena mi si presenta la stanza davanti riappare un vago ricordo del soggiorno quell’unica volta che, appena trasferita, ero andata a bussare per chiedere un’informazione riguardo ai contatori. Ci sono vari giocattoli in giro e un po’ di accogliente disordine riassettato alla bene e meglio come se la decisione di avere ospiti fosse stata sì premeditata, ma anche frutto di una voglia improvvisa.
Lei mi accoglie con un ciao caloroso e complice che mi mette subito a mio agio, quasi avesse percepito il mio nascente desiderio di scoprire la situazione frenato dall’incredulità. La mia titubanza svanisce grazie ai suoi modi dolci e prendendomi per mano ci scopriamo in un secondo amiche maliziose.
In questi attimi importantissimi in cui si instaura la delicata complicità tra donne, lui ci osserva sorridente, senza fretta né pressioni. Sa già che sarà sua moglie a condurre il gioco e ci guarda sognante, pronto a prendersi cura di entrambe.
Sempre tenendomi per mano, ci dirigiamo verso la camera da letto seguite da lui. Facciamo piano per non svegliare i bambini nella stanza di fronte, la loro porta è socchiusa e i genitori sono più che tranquilli sul fatto che dormano profondamente. Ad eccezione di qualche piccola parola sommessa, sono sufficienti gli sguardi carichi di eros e le bocche socchiuse in espressioni già voluttuose affinché ci capiamo con estrema naturalezza, come se facessi da sempre parte dei loro giochi.
Per un secondo riprendo contatto con me stessa. Mi vedo come dall’esterno, io tra loro, e mi sto ancora chiedendo come ci sono arrivata fino a qua. Cosa mi ha spinta ad esplorare questa fantasia forse recondita, forse creatasi di recente? Come sarà farsi toccare da una donna, anziché da un uomo? Anzi no, da entrambi? Di nuovo lascio che la logica svanisca nell’istinto e quel “chissà come sarà” mi fa vibrare ancora di più di eccitazione. È già alta per la situazione in cui mi trovo, ma appena lei mi dà un bacio esplode senza controllo.
Mentre lei mi bacia con una passionalità che non mi aspettavo, si avvicina di più anche lui. Mi accarezza le spalle da dietro e scende lungo le braccia fino ad arrivare ai fianchi. Le scariche di piacere iniziano a diffondersi lungo tutto il corpo e assaporo questo bacio con le nostre lingue che si intrecciano e giocano, mentre mi lascio dolcemente intrappolare tra loro due. Il corpo di lui si appoggia alla mia schiena, già gonfio ed eccitato inizia a premermi delicatamente contro per farmi sentire il suo desiderio. Ogni tanto sposta le mani dai miei fianchi a quelli della moglie e la tira a sé, avvinghiando i nostri corpi ancora di più. Mi avvolge il profumo di lei e mi piace da matti sentire le sue labbra. Si stacca piano e guardandomi dritta negli occhi fa scorrere verso il basso la cerniera della mia felpa, facendosi strada tra le spalle di lui e le mie per togliermela. Con dolce decisione infila le mani sotto la mia t-shirt dal bordo inferiore, accarezzandomi la pancia, e io sussulto. Mi lascio andare all’indietro, abbandonandomi quasi completamente a lui. Appoggio la testa inclinata sulla sua spalla destra e inarco la schiena, suggerendo così a lei il percorso per risalire con le mani e invitandola a non fermarsi. Lui ne approfitta per darmi un sensualissimo bacio sul collo nudo ed esposto, provocandomi un altro brivido intenso mentre la sento infilarsi sotto al reggiseno. Cerco il suo corpo con una mano e la appoggio sulla sua coscia, la stringo piano per farle capire la voglia che ho di lei, di loro.
Non resistendo più, iniziamo piano a spogliarci e le nostre mani giocano sulla pelle ora di uno, ora dell’altro in un intreccio così bello e sensuale che ognuno di noi fatica a sapere chi lo sta accarezzando e di chi sono in quel momento le mani che vagando regalano bollenti carezze. Gli umori iniziano a bagnare gli slip di noi donne e la prima volta che la sfioro lì vado completamente in estasi, scostando leggermente quella sottile striscia di tessuto. Alla fine anche l’intimo si arrende, lo lasciamo scivolare sul pavimento e ci spostiamo sul letto in preda alle fantasie più intense ed erotiche.
Mi sdraio a pancia in su sul loro letto e la consapevolezza di essere protagonista di un ménage à trois mi fa perdere la poca lucidità rimasta. Lui si accovaccia dietro di me con le ginocchia ai lati della mia testa, lei davanti tra le mie cosce e questo permette loro di guardarsi negli occhi. Colgo la scintilla di lei, che subito felinamente indirizza a me. Selvatica e vogliosa, inizia a baciarmi e leccarmi l’interno coscia risalendo sempre più su, mentre suo marito si protende in avanti con il busto per raggiungerla. Le ruba un bacio, li guardo così appassionati prima che si alternino tra le mie cosce. Ora è lui a scendere e a sfiorarmi con la lingua, mentre un dito mi apre delicatamente ed entra dentro di me. La schiena di lui sopra di me mi impedisce la visuale, posso solo immagine a chi appartenga quel dito e mentre li sento giocare insieme con la mia patatina calda e gocciolante istintivamente gli stringo i glutei. Li sento contrarsi di piacere e li stringo di nuovo, più forte, e subito dopo gli faccio schioccare la pelle con una sculacciata. A quel punto stacca la bocca da me e si raddrizza leggermente. Sollevandosi per baciare la moglie, è di fatto inginocchiato sopra di me. Mi trovo con le sue palle tese e caldissime praticamente appoggiate sul viso, le accarezzo con una mano e poi le sfioro con la punta del naso e con le labbra. Lo sento sistemarsi sulle gambe per trovare una posizione comoda perché ora sono io a deliziarlo con la bocca e con la lingua, mentre lui allunga una mano per sentire gli umori caldi della moglie. Lo sfioro e lo lecco con la punta della lingua e impazzisco a mia volta quando contemporaneamente percepisco di nuovo la bocca di lei su di me. Inizio a mugolare, sento lei fare lo steso e soffocare un gemito tra le mie gambe e so che si guardano negli occhi mentre lei si riempie di me e io di lui.
E quasi all’apice di uno dei momenti più intensi e trasgressivi che abbia mai provato… suona la sveglia.
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