La sorpresa di Natale

Per impegni lavorativi quest’anno sono dovuto rientrare a casa la sera del 24 dicembre.
Nel pomeriggio, appena finito di lavorare, parto per Napoli con la fretta di arrivare il prima possibile per il cenone.
Come prevedibile sul raccordo il traffico è moderatamente intenso, e appena mi immetto sulla A1 mi fermo al solito autogrill per andare in bagno e bere un caffè.
Sono quasi le 18 ed il parcheggio non è molto affollato, la temperatura è gradevole, quindi decido di fumare una sigaretta restando fuori dall’auto.
Mentre mi godo la sigaretta,mi accorgo che appoggiata alla sua auto , fermata nei pressi del parcheggio riservato ai camion, c’è una ragazza che come me sta fumando.
Il mio essere porco e la mia costante voglia di sesso mi rende curioso.
Cosa ci fa una donna che fuma da sola vicino a dei camion? È in cerca di qualcosa o qualcuno? Ha voglia di essere sbattuta? Non mi resta che scoprilo, e con la scusa di passeggiare mi dirigo verso di lei.
Quando le passo d’avanti mi accorgo che quella ragazza in realtà è una bellissima TRAV, alta , capelli neri naturali, indossa un vestitino di colore rosa ed un trench nero, un trucco leggero che fa da cornice ad un bellissimo sorriso.
Ci scambiamo un’ occhiata reciproca e ci sorridiamo, così capisco che posso avvicinarmi.
Ci presentiamo, e dopo averle fatto i complimenti senza troppi giri di parole le dico che mi eccita moltissimo e che pur non avendo molto tempo vorrei scoparla.
Federica annuisce e mi dice che anche io le piaccio molto, che anche lei ha voglia , e che non si trova lì a caso.
Mi invita a salire nella sua auto, non me lo faccio ripetere due volte e così mi trovo seduto al suo fianco.
Ci spostiamo dietro ad un camion, ormai è buio e quel punto del parcheggio è poco illuminato.
Mi tiro giù i jeans e sfodero d’avanti alla sua faccia il mio cazzo durissimo e voglioso.
Federica incolla la sua bocca alla cappella ed inizia un pompino favoloso, succhia con estrema maestria ingoiando tutta la mia asta e facendo scorrere la saliva ai suoi lati.
Mentre succhia avidamente ho infilato due dita nel suo buchetto depilato che si bagna sempre di più ad ogni mio affondo.
Quel pompino ed il suo culo sodo hanno fatto crescere all’inverosimile la voglia di scoparla.
Quasi a fatica stacco la sua bocca dal cazzo, e dopo averla baciata le chiedo se ha con se i preservativi.
Lei annuisce , ne prende uno dalla sua borsa e me lo infila pompando ancora un po’ per farlo aderire il meglio possibile.
Ci spostiamo sui sedili posteriori e Federica si mette supina offrendo alla mia vista il suo bel culo liscio e depilato.
Avvicino la mia faccia e le lecco il buco affondandoci dentro la lingua e provocandole scosse di piacere.
Il cazzo e’ in tiro ed ho la sensazione che il profilattico inizia a starmi stretto, ho voglia del suo culo quindi appoggio la punta e piano inizio a penetrarla.
Il buco e’ un po’ stretto, e mi implora di fare piano, ma una volta dentro inizio a scoparla con colpi decisi.
Federica geme come sa fare solo una troia e mentre la scopo avvicino la mia lingua alla sua che diventano un tutt’uno intrecciandosi.
Mentre la scopo e la bacio lei si mena il suo piccolo cazzo che sborra dopo poco.
Ora ho voglia di venire anche io, esco dal suo culo e si stende sul sedile con la faccia rivolta in aria.
Sfilo il preservativo e punto il cazzo in direzione del suo viso mentre le palle sono all’altezza della sua bocca.
Mi sego velocemente , lei succhia in modo alternato i testicoli ed il cazzo, e con un dito massaggia il mio buco facendomi gridare di piacere.
Sento la sborra che mi sale dalle palle e attraversa il cazzo fino a che le riverso in faccia due spruzzi di seme caldo e denso.
Federica con la faccia imbrattata prende il mio palo ancora sgorgante in bocca e succhia tutta la sborra rimasta lasciandomi il cazzo perfettamente pulito ed una cappella gonfia e luccicante.
Una volta pulito il viso ci baciamo nuovamente, ci scambiamo i numeri di telefono promettendoci di rivederci in un posto più comodo e con più tempo a disposizione per entrambi.
Mi riaccompagna nei pressi della mia auto e dopo esserci scambiati gli auguri mi rimetto in marcia molto soddisfatto e con la speranza di arrivare a casa in tempo per il cenone.