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Un viaggio indimenticabile


di Toroxtrav
09.01.2024    |    7.697    |    11 9.4
"E nel frattempo speravo che almeno Nicoletta fosse seduta da sola ed ero impaziente di ricevere una sua risposta..."
Questa esperienza risale a circa 15 anni fa.
Per la professione che svolgo ho lavorato sempre per un periodo medio-lungo in diverse regioni d’Italia.
Non sempre mi sono spostato o mi sposto con la mia auto, ma succede,soprattutto quando trovo delle buone offerte, di viaggiare in treno.
Quella volta, in vista dell’ennesimo viaggio di ritorno dalla Sicilia verso la Campania, trovai un’ottima offerta su un treno intercity notte, naturalmente l’orario non era dei più comodi, ma il prezzo era davvero conveniente, cosicché prenotai un posto.
Il viaggio iniziato da Catania , prosegui tranquillamente fino a Villa San Giovanni.
In quella stazione era previsto il cambio del personale di bordo, ragion per cui si sostava più di mezz’ora prima della ripartenza.
Io nell’ attesa scesi sulla banchina per fumare una sigaretta, e dando uno sguardo ai pochi passeggeri che salivano nelle varie carrozze notai subito una ragazza un po’ “ particolare “.
Nicoletta , (questo il suo nome) era alta all’ incirca 1.75 indossava dei jeans stretti che mettevano in evidenza un culo da sballo, una camicia bianca ed una giacca corta di pelle nera.
Aveva dei capelli color platino un po’ mossi che le arrivavano alle spalle, due grandi occhi neri e le labbra abbastanza carnose leggermente evidenziate da un rossetto rosa lucido.
Avevo già abbastanza esperienza per poter riconoscere una donna biologica da un’ altra transgender o trav, quindi capii subito che Nicoletta apparteneva ad una di queste ultime due categorie ed il pensiero che dovesse viaggiare sul mio stesso treno mi provocò un’erezione immediata.
Nicoletta si fermò poco distante da me , benché non ci fosse molta gente feci di tutto per farmi notare ed iniziai a rivolgere lo sguardo verso di lei ma con scarsi risultati perché era totalmente presa a leggere qualcosa sul suo telefono.
Dopo un po’ la svolta, lei accese una sigaretta, ed io con la più classica delle scuse mi avvicinai chiedendole di prestarmi l’ accendino.
Appena le rivolsi la parola,notai subito da come mi guardava, che sicuramente non le dispiacevo.
Standole difronte e dopo poche battute ebbi la conferma che Nicoletta era una trav che stava affrontando il percorso di transizione, e mi chiese se la cosa potesse darmi fastidio.
Naturalmente la mia risposta fu rassicurante, non solo le dissi che non ero infastidito, ma che la trovavo veramente bella e che mi avrebbe fatto piacere viaggiare in sua compagnia per quanto possibile.
Prima di risalire ci scambiammo i nostri numeri, con l’ accordo che ci saremmo sentiti dopo aver visto che situazione ci fosse nei rispettivi scompartimenti e decidere il modo più sicuro per proseguire il viaggio insieme.
Con grande euforia ed il cazzo in tiro immaginando la bocca di Nicoletta che mi spompinava, tornai a sedermi al mio posto , ma purtroppo nel mio scompartimento si erano accomodate altre due persone e quindi le mandai un messaggio per avvisarla.
Che sfiga pensai….e nel frattempo speravo che almeno Nicoletta fosse seduta da sola ed ero impaziente di ricevere una sua risposta.
Nel frattempo il treno riparti, ed io pensavo come sarebbe stato l’ incontro tra noi due, il fatto di essere in quel contesto con altre persone mi eccitava da morire, immaginavo il culo di Nicoletta che strisciava sul mio pacco e la sua bocca che ingoiava la mia nerchia mentre stringevo con le dita i capezzoli dei suoi seni che erano una prima misura scarsa.
Intanto le due persone difronte a me dormivano profondamente e io approfittando del buio che c’era nella cabina ed appoggiandomi il giubbotto sulle ginocchia tirai fuori il mio cazzo duro ed iniziai a segarmi lentamente pensando a Nicoletta.
Dopo poco, con un messaggio, Nicoletta mi fa sapere che nemmeno lei era sola nel suo scompartimento ma che non aveva nessuna intenzione di rinunciare ad approfondire la nostra conoscenza e che quella situazione l’aveva fatta bagnare tanto fosse eccitata.
Decidemmo che per evitare di farci notare lei sarebbe andata nel bagno più vicino a dove si trovava e che una volta all’ interno mi avrebbe avvisato cosicché l’avrei raggiunta.
Dopo poco con un altro messaggio mi avvisò che era chiusa in bagno, io con il cuore in gola ed il cazzo duro come il marmo mi avviai verso la coda del treno.
Arrivato fuori dalla porta bussai tre volte come d’accordo,lei mi apri ed entrai velocemente chiudendo a chiave la porta alle spalle.
Nicoletta era con i jeans sbottonati e la camicia aperta, la prima cosa che feci fu quella di infilarle la lingua in bocca cercando la sua lingua per scoprire che sapore avesse.
Lei ricambiò quel bacio con estrema passione mentre con una mano aveva iniziato a segarmi il cazzo io stringevo le sue chiappe sode massaggiandole il buchetto con il mio indice.
Quando le nostre lingue si staccarono lei si inginocchiò difronte alla mia cappella gonfia e violacea , il mio cazzo svettava duro difronte al suo viso , e dopo averglielo sbattuto sulle guance e sulle labbra Nicoletta lo fece sparire nella sua bocca iniziando un pompino favoloso.
Sarà stato il contesto, l’ eccitazione, lei che era bellissima, ma in quel momento pensai che un pompino simile non l’ avevo mai ricevuto nemmeno dalle donne biologiche che avrebbero avuto molto da imparare da Nicoletta.
Lei pompava mentre io tenendola per la nuca spingevo più possibile la sua testa in modo che potesse sentire il mio cazzo fino in gola provocandole dei conati di vomito.
Sentivo che se continuava le avrei riempito la gola di sborra ma non volevo godere senza aver prima scopato il suo culo stupendo .
Tirai fuori il cazzo dalla bocca e baciandola le chiesi se aveva dei preservativi in quanto morivo dalla voglia di scoparle il culo.
Nicoletta ne prese uno dalla tasca dei jeans , ( perché le trav hanno sempre i preservativi a seguito..?) lo infilai e lei si voltò appoggiandosi al piccolo lavabo con la faccia praticamente attaccata allo specchio.
Appoggio’ una gamba sul water alla sua destra, io mi inginocchiai e spostando la culotte iniziai a leccare il suo buco bagnato ed odorante dei suoi umori .
Nicoletta godeva e mi incitava a continuare, il rumore delle rotaie copriva i nostri gemiti di piacere, io leccavo il suo buco riempiendolo di saliva e ci infilavo forsennatamente la mia lingua all’ interno.
Oramai il cazzo mi scoppiava, non voleva altro che possedere quel fantastico culo .
Così mi alzai appoggiai la cappella sul buco e con un colpo secco le fui dentro.
Nicoletta urlò di piacere , dallo specchio guardava me che mentre la scopavo le baciavo il collo.
Ero fuori di testa, godevo come un maiale , quel buco caldo ed accogliente mi stava facendo toccare picchi di piacere che mai avrei pensato.
Prendendole i capelli le girai il viso verso il mio per cercare ancora la sua lingua che aveva un sapore buonissimo.
Continuai a scoparla per un po’ apostrofando Nicoletta come la mia puttana che avrei scopato tutte le volte che ne avevo voglia, lei sotto i miei colpi decisi e mentre le tormentavo i capezzoli si menava il suo cazzo e dopo poco verso’ il suo piacere nel lavabo.
Quella visione aumento ancora di più la mia eccitazione, i miei colpii divennero sempre più forti e costanti fino a quando , Nicoletta mi incitò a sborrarle nel culo e dopo aver nuovamente avuto la sua lingua in bocca riversai nel suo culo all’interno del profilattico una quantità enorme di sborra.
Mi accasciai sudato e sfinito sulla sua schiena mentre lei ancora gemeva, poi si inginocchiò e dopo aver sfilato il preservativo pulì il cazzo ancora duro con la sua bocca.
Ci baciammo nuovamente e dopo esserci ricomposti il meglio possibile ci salutammo e tornammo ognuno nei nostri scompartimenti soddisfatti e sollevati dal fatto che nessuno ci avesse notato.
Io scesi a Napoli, lei prosegui per Milano.
Avendo i nostri numeri siamo rimasti in contatto per un po’.
Dopo quel viaggio abbiamo scopato qualche altra volta, in occasione di una sua vacanza in Sicilia dove ci abbiamo dato dentro una notte intera subendo le lamentele dei vicini, e quando passavo da Reggio Calabria un paio di volte abbiamo scopato nel retrobottega della profumeria dove lei lavorava.
Dopo un po’ ci siamo persi di vista, ma se magari Nicoletta fosse in questa community e si riconoscesse in questo racconto potrebbe contattarmi.
Sarebbe bello ritrovarla.
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