trio
La piazzola
di Lei84eLui80
29.09.2022 |
807 |
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"Arriviamo al punto indicato, una piccola piazzola su di una strada secondaria, poco distante dall'autostrada e nemmeno troppo nascosta, la sua macchina è..."
L'attesa dopo il bar è stata lunga... poi una sera, quasi per caso, ci sentiamo! Mio marito desideroso di giocare, io vogliosa di godere e lui libero e disponibile. Alcuni messaggi e ci invia la posizione per l'incontro. Partiamo... il viaggio, anche se breve, è un accumularsi di voglie e paure, il ricordo del primo incontro con quel bel ragazzo già mi fa tremare.Arriviamo al punto indicato, una piccola piazzola su di una strada secondaria, poco distante dall'autostrada e nemmeno troppo nascosta, la sua macchina è già li, parcheggiamo e scendiamo. Appena il tempo di dirci ciao ed ho già le sue labbra sulle mie, le sue mani mi stringono i fianchi e mi tirano a se. Tra le due macchine mio marito mi spoglia lasciandomi solo tacchi ed intimo. Mezza nuda sul ciglio della strada con le auto che passano e sembrano non badare a noi mi ci sento un po’ …...., l'idea che ci vedano mi fa eccitare ancor di più.
Pochi attimi e mi ritrovo le sue mani ovunque, seni di fuori e mutandine abbassate. Mi stringe i seni, accarezza il mio frutto e mi bacia la pelle. Le luci di posizione delle macchine danno appena la possibilità di vedere quel che succede, intravedo i due uomini che mi attendono e mi accuccio. Li ho entrambi in piedi davanti a me, slaccio e calo pantaloni al ragazzo mentre il mio compagno fa da solo. Succhio uno e stringo l'altro nella mano, poi inverto e mentre mi prendo cura di mio marito l'amico prima mi accarezza le labbra poi scivola dentro con le dita. Dio come le usa bene, le sento toccare ogni stimolo e in poco tempo il tremolio delle gambe anticipa una copiosa spruzzata.
Ora li voglio sentire, li voglio dentro di me. Appoggio le mani sul cofano di una delle macchine, mi piego e aspetto che il ragazzo mi prenda. Sino adesso lo avevo solo toccato, stretto in mano e assaggiato, ricordo che il ragazzo avesse un bel arnese e lo sta confermando, bello e duro. Dolcemente scivola fuori e dentro di me, ogni volta è un brivido. Poi prende ritmo, i colpi aumentano di velocità ed intesità facendo danzare i miei seni. Stretta ai fianci mi tira a se facendo schioccare il suo bacino sul mio sedere e arrivando sino in fondo. Poi rallenta, gira le braccia intorno al mio busto, prende i seni e li stringe forte tra le sue mani quasi a volerli fermare, rude e dolce gode del mio piacere.
Lascia la presa al petto e senza uscire da me fa scorrere le mani lungo i fianchi sino alla schiena e giù sul mio sedere, lo stringe nella sua presa mentre lento e virtuoso continua a scivolare dentro di me. Allarga le natiche e un dito umido mi accarezza nel mezzo, suppongo con la voglia di cambiare posizione alla sua verga, ma consapevole che quello è esclusiva di mio marito che, pantaloni e boxer abbassati, ci sta osservando godendosi ogni momento. Lo invito in mezzo alle mie braccia, seduto sul cofano assaggio dolcemente la sua cappella, l’atro riprende velocità facendo affondare la mia bocca fino allo scroto. Il piacere che ricevo si palesa in intesità e avidità sul pene di mio marito.
Due bei uomini che sanno il fatto loro, ben dotati e virtuosi, mi stanno facendo di tutto sul ciglio della strada mentre le macchine continuanao a passare, alcune rallentano senza però fermarsi e quasi ne sono delusa. Lascio che siano i miei due maschioni a comandare il gioco, a decidere dove e cosa. Ora l’altro è davanti a me mentre mio marito si sposta dietro, fa scorrere la sua cappella sulle mie grandi labbra gonfie di piacere e poi entra tutto. Con le mani sulla schiena mi spinge ad accogliere quello dell’amico che tenendomi per la nuca mi affonda in bocca, qusi in gola, per poi fare avanti indietro senza ritegno. Sento mio marito uscire, scorrere poco più in su portando i miei umori in mezzo alle natiche, appoggiarsi dolcemente e lentamente affondare nel mio culo. Un sussulto di dolore al momento della penetrazione mi fa abbandonare la verga dell’amico che non concorde mi trattiene a se! Mio marito comincia con movimenti lenti e lunghi, tutto dentro, poi appena fuori e di nuovo dentro. Il dolore si trasforma in piacere e più lui spinge più io succhio, più lui affonda più io stringo con le labbra. Questa volta è l’amico che si toglie bisbigliando che così rischio di farlo venire ma che non è ancora il momento.
La cosa sembra non aver mai fine, più volte si scabiano di posizione donandomi ripetuti piaceri che si palesano nelle macchie di bagnato che lascio sotto di me, finchè, più che soddisfatta e anche un po’ esausta, sono io a decidere che è il momento di concludere. Mi tolgo dalla loro morsa, riprendo un attimo fiato e afferro il pene di mio marito con la mano mentre con l’altra mi aiuto nel succhiarlo all'amico fino a quando non lo sento gonfiarsi e rilasciare tutto il godimento del quale non perdo una goccia. Poi mi porgo viso a mio mio marito e sostenendomi alle sue gambe lascio che faccia ciò che vuole della mia bocca fino a quando anche lui non libera il suo piacere.
Cerco i miei vestiti mentre i fari delle auto brillano sulla mia pelle umida di sudore e piacere, illuminando il mio corpo praticamente nudo. Ci ricomponiamo, qualche attimo a salutarci e ….
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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