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LA MIA PRIMA COPPIA


di zagor1191
11.11.2015    |    11.461    |    5 9.3
"Aggiunge alla bocca la sua mano destra, un paio di su e giù, e quando sento Giorgio che grugnisce spruzzando nel suo utero, mi eccito e mi rilasso..."
Mi è sempre piaciuto questo mondo particolare ed ho sempre guardato annunci di coppie che aprivano i loro confini, in particolar modo mi attiravano quelle vere, genuine, della porta accanto.

Nel guardare annunci della mia regione trovo loro, Giorgio e Sofia ed invio, come spesso avevo iniziato a fare, una mail di presentazione con foto censurata. Mi arriva una risposta. “Sono il lui della coppia, conduco io il gioco, il cell è… , prova a chiamare domani dopo pranzo.” Inutile raccontarvi l’emozione della prima volta.

Lo chiamo, un po’ di naturale imbarazzo, una battutina stupida, si rompe il ghiaccio, lui mi dice cosa cercano o meglio cosa cerca, sono alla prima volta, non mi garantisce nulla e mi propone un incontro in luogo pubblico.

Io accetto dicendogli che potevamo incontrarci in un centro commerciale nella mia zona e fissiamo giorno e ora.

Arrivo all’appuntamento fissato, parcheggio la mia auto, li telefono, lui risponde e mi spiega dove avevano parcheggiato. Li raggiungo, lui scende, sulla quarantina, altezza media , faccia simpatica e da bravo ragazzo, si presenta ed insieme andiamo alla portiera da cui scende lei. Trentenne, sul metro e settanta, occhi verdi, lineamenti piacevoli, chiara di capelli ma scura di carnagione, quinta di seno, forme giuste. E’ imbarazzata e tutti e tre, saltati i convenevoli di rito, ci rechiamo all’interno del centro commerciale per bere questo famoso nostro caffè insieme. Parliamo del più e del meno e poi lui mi spiega cosa loro avevano in mente, le cd. “regole del gioco”, che erano alla prima esperienza, che erano insieme da una vita, che fantasticavano da tempo la cosa, che la trasgressione era principalmente sua ma che a lei non dispiaceva affatto, che non necessariamente doveva accadere chissà che cosa, che loro ne avrebbero parlato a casa e mi avrebbero fatto risapere. Lei taceva ed era evidente l’imbarazzo quando si scendeva nei dettagli operativi concreti, io rassicurai entrambi con l’intenzione di tranquillizzare soprattutto lei che, tuttavia, non si fermò un attimo nello squadrarmi da capo a piedi con non certo indifferente interesse.

Dopo qualche giorno Giorgio mi richiama per dirmi che a Sofia ero piaciuto e che se mi andava potevamo fare un altro appuntamento, stavolta a casa mia. Spiegai la strada per arrivare da me e al giorno e all’ora prefissata lui mi chiamò avvertendomi che erano a 5 minuti da casa.

Bussa il citofono, dico loro dove parcheggiare e di ribussarmi per salire su. Bussano alla porta, saluto lui e faccio il baciamano a Sofia. Top aderente e tailleur nero con gonna corta, calze a rete, molto profumo. Lui camicia e cravatta demodè sotto uno spezzato largo modello impiegato di provincia. Entrano, si accomodano in divano, offro loro un caffè, e parlando parlando lui inizia ad accennare alla biancheria recentemente acquistata insieme per la signora. Lei mostra imbarazzo ed io propongo di mettere su una bella pentola per gli spaghetti.

Ci spostiamo in tinello e collaboriamo per apparecchiare tavola e preparare un bel piatto di pasta. Una mezz’oretta piacevole tra opinioni mie e di Giorgio sul cibo e consigli tecnici della signora su piatti, ricette e preparazione. Siamo a tavola, si mangia, la pasta è buona, beviamo un paio di bicchieri a testa, poi tagliere di salumi e formaggi e via un altro bicchiere.. lei si rilassa inizia a ridere alle battute e lui ad un certo punto, tra una cosa e l’altra dice: “Non trovi che Sofia abbia un seno proprio bello?” Ed io in modo molto scontato e banale “Bello è proprio bello”. Lui a quel punto mi prende la mano e me la porta sul seno chiedendomi di tastare, io ci provo ma appena vedo lei imbarazzata mi alzo e prendo un po’ di liquore francese alle erbe. Lui la spinge a bere un bicchierino in più, fa una battuta che esprime tutto il suo amore per lei, e scatta il bacio. Mi fa segno di allontanarmi, io vado via fingendo di dover fare una telefonata e al mio ritorno li trovo pomiciare alla grande con lui seduto sullo sgabello bar e lei di fronte all’impiedi.

Mi siedo sul divano alle spalle di lei e di fronte a lui. Lui ha le mani tra le sue cosce e lei gli sbottona i pantaloni, si baciano, poi la gonna di lei viene fatta scivolare verso il basso e compare un bel culetto sodo con perizoma di pizzo nero, scostato sul davanti da cui intravedo peluria liscia, biondo cenere.

Lei inizia a segargli l’uccello, io mi alzo, mi sbottono, lo tiro fuori e inizio a segarmi guardando il notevole spettacolo.

Giorgio mi vede, si eccita sempre di più e mi fa segno di avvicinarmi e partecipare. Mi avvicino e con tutte e due le mani tasto dal basso verso l’alto le sode natiche. Lei si avvede e si gira ma non fa nulla per dissuadermi, è oramai troppo eccitata.. passo anch’io una mano davanti e passo tre dita sulle labbra della fica madida di umori. La invito ad accomodarsi sul divano, lei si siede a cosce spalancate mostrando il divino santuario aperto ed allagato, le tette penzolanti con il reggiseno oramai privo si sostegno alle spalle ma ancora allacciato sul busto. Io e Giorgio ci guardiamo e con un rapido cenno di intesa ci abbassiamo completamente i pantaloni, con gli uccelli belli in tiro. Ci mettiamo in piedi di fronte al volto di Sofia, ognuno con un braccio a cingere la spalla dell’altro in modo da tenere gli uccelli a minore distanza possibile tra loro, sebbene entrambi puntati verso la bocca dell’impaziente mogliettina. Sofia inizia a succhiare Giorgio e con la mano destra a segare me. Io e Giorgio iniziamo a mugolare dal piacere quando lui le fa con affetto: “Amore prendiglielo in bocca dai”. Lei toglie il suo cazzo dalle sue labbra e si dedica completamente a farmi una meravigliosa pompa, con tanto di lingua sulla cappella e massaggio di mano ai coglioni.

Giorgio si siede sul divano e invita lei a sistemarsi sopra di lui, col cazzo in fica e dandogli le spalle. Lei obbedisce, inizia un bel su e giù e contemporaneamente continua a succhiare avidamente il mio cazzo dal quale oramai non riesce più a staccarsi. Una decina di minuti così e Giorgio le chiede di fermarsi perché oramai è quasi già venuto.

Li invito a spostarci tutti in camera da letto, dove ci spogliamo completamente ed io e Sofia iniziamo a pomiciare, per poi passare io a ciucciarle le tette e lei a riprendermi il cazzo in mano.

La stendo sul letto ed iniziamo un meraviglioso 69, sento addosso a me il suo meraviglioso sapore, mentre Giorgio cerca di segarsi con lentezza per non venire. Poi lei si tira su col mio cazzo sempre in bocca. E’ a pecora verso il marito che gli sbatte il cazzo dentro e dice: “Amore sto venendo, fai venire anche lui..” Io la guardo e le chiedo: ”Ma sei venuta?” e lei: ”Più volte”. Aggiunge alla bocca la sua mano destra, un paio di su e giù, e quando sento Giorgio che grugnisce spruzzando nel suo utero, mi eccito e mi rilasso contemporaneamente ed allago la sua mano, il suo volto e le sue tette con vibranti contrazioni e fiotti copiosi di calda sborra.
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