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L'ITINERARIO DI UNA PERVERSIONE - 1^ PARTE


di coppiasonia
05.06.2014    |    9.952    |    1 9.0
"Lui in ogni caso era una persona distinta, che ci sapeva fare e molto molto intrigante..."



Sono una donna sposata da poco, mi chiamo Daria, 35 anni da compiere, e mi definisco una ragazza-donna piacente e per strada quando passo…diciamo ho il mio successo…
Mi descrivo, alta, gambe longilinee, capelli lunghi e bruni, molto magra, poco seno (sigh!) ma con tutto quello che si può cercare in una donna a posto…
Sono sposata da 8 anni con Lorenzo, pressocchè un coetaneo, una perla di ragazzo che mi ama e mi fa sentire una persona importante per lui anche se solo nei ritagli di tempo tra lavoro e casa e figlia di 2 anni che impegna quasi tutto il tempo che sto a casa
Il tran tran familiare e solo in pochi momenti della giornata, oggi con la nascita della piccola, ci si può dedicare a noi stessi ed a parlare dei nostri problemi dentro e fuori, generalmente si può fare solo la sera a letto, mentre prima facevamo cose pazze che si cerca di rifare ma che viene sempre più difficile …
La storia che voglio raccontare è un fatto successomi prima della nascita della piccola e nonostante a quel tempo facevamo cose inaudite, accadde in modo inaudito e improvviso, che credetemi, nonostante io sono una persona libera e passatemi il termine libertina, mi sconvolse ma debbo dire che ha sconvolto ancor di più mio marito.
Lorenzo, che gli piace molto la libido, così per gioco aveva pubblicato delle mie foto e mi aveva ”aperto” una mia pagina in cui gli iscritti in questo sito di annunci, che era composto per lo più di coppie, singoli e qualsiasi ”stato sessuale” (cioè trans, singole, trav ecc.ecc.). Lo aveva fatto a mò di gioco non credendo al turbine di contatti che avevo scatenato e non per niente si titolava “palco delle esibizioniste”. Lorenzo si collegava spesso e si aggiornava sull’interesse che suscitavo ma confesso che anche io mi collegavo e leggevo le migliaia di commenti che per lo più erano insulsi, per la maggior parte erano di singoli ma anche coppie . Alcuni però bisogna dire erano interessanti, e qualche volta confesso che mi sono bagnata a leggere quell’ardore che lasciavano trasparire quei commenti volgari, fantasiosi ma in alcuni casi appunto, eccitanti.
Io, di tanto in tanto, ringraziavo per quell’interesse e la mia curiosità cresceva giorno dopo giorno, infatti mi collegavo oramai dall’ufficio con lo smartphone per vedere le novità e quelle parole che mi davano un brivido nella schiena.
Mi iniziò a rilasciare dei commenti una coppia, di cui il lui di coppia si interessava a scrivere ed in mezzo ai centinaia di commenti, quelli di questo tizio erano mirati, cerebrali ed andavano dritto dritto al mio cervello, direi anche alla mia figa perché si bagnava subito. Ne parlai con Lorenzo che lesse, e si dimostrò interessato, ma credo che era interessato più per il fatto che piacevano a me, più che per il reale contenuto, perché i maschi ragionano più con il cazzo che con il cervello. E quindi solo con il virtuale il maschio (come poteva essere il caso di costui….) dà il meglio di sé perché è costretto a conquistare e non per “saltare addosso”. Ne nacque un feeling “a tema” nel quale messaggiando in privato mi trovavo molto bene (non ne abbiamo mai accennato ma c’era pure la complicità della moglie, di sicuro c’era con me mio marito che si eccitava tantissimo nel leggere le mie conversazioni con lui). Lui in ogni caso era una persona distinta, che ci sapeva fare e molto molto intrigante.
Così dopo qualche mese che andò avanti così la cosa, lui che si chiamava Fausto mi avanzò la proposta di incontrarmi (veniva spesso per lavoro a Roma, la città in cui risiedevo), io gli risposi che ero contenta di farlo e che anche Lorenzo era contento di farlo. A questo proposito Fausto mi affermò che voleva parlare con mio marito, anzi chiese il suo telefonino che Lorenzo non esitò a dargli. La cosa lì per lì mi lasciò perplessa ma fin da subito la dimenticai.
Passati 20 giorni da quel colloquio, in cui ci eravamo massaggiati (lo facevamo su skype) una sera Lorenzo riceve una telefonata, eravamo a tavola in famiglia. Lui saluta calorosamente il suo interlocutore chiamandolo Fausto ed io capisco e mi ricordai. Lui si allontana dalla stanza ma non abbastanza per sentire che gli diceva per un appuntamento per venerdì sera, io mi agitai perché avevo la curiosità di conoscerlo e con un pizzico di soddisfazione, dopo la telefonata chiesi a Lorenzo se Fausto era venerdì a Roma e lo avremmo incontrato. Lorenzo mi rispose di si ma vedevo che era imbarazzato nel rispondermi ma lo presi per il fatto che eravamo con i nostri figli. Chiesi pure se veniva la moglie e lui sempre glissò l’argomento.
La cosa un poco mi turbò, al contrario di quando incontravamo coppie per giocare, perché Lorenzo questa volta era molto diverso. La sera successiva chiesi e stavolta Lorenzo sorridendo mi disse “Ti farò una sorpresa!” io chiesi di più… ma naturalmente Lorenzo mi chiuse il discorso dicendo “…allora che sorpresa è!!”
Erano passati solo 2 giorni e venne venerdì finalmente, comunque io ero andata dal parrucchiere, estetista..avevo fatto tutto…quello che c’era da fare!! Lorenzo lo vedevo sornione ma nello stesso tempo febbrile, mi osservava, naturalmente anche lui eccitato ma strano.
La sera, erano le venti, lo vedo che non si preparava e dato che l’appuntamento era alle ventuno chiedo lumi e finalmente mi dice quello che aveva preparato con la complicità di Fausto. Loro si erano già incontrati il giorno prima e mi invita ad uscire sola con Fausto. Lorenzo, appunto, incontrandolo lo aveva riconosciuto come persona affidabile e mi affidava a lui per un percorso che dovevo seguire e di cui sarei rimasta senz’altro affascinata. Io lì per lì mi incazzo ma poi ho capito la buona fede di Lorenzo ma diciamolo pure….le cose misteriose mi affascinavano, ero una che si definisce una libidinosa, ma con Lorenzo, in quanto marito e compagno, non ci si poteva inventare il pathos dello sconosciuto….!!!
Così aderii alla proposta, baciai Lorenzo ma con la promessa che ci saremmo sentiti per telefono. Lorenzo appena realizzò che lo avrei fatto, che avrei incontrato Fausto, smise di essere sornione e quasi in imbarazzo e tornò il porco di sempre e la cosa eccitò anche me
Mi profumai, ero tutto un fuoco dentro ed uscii. Nell’ascensore e quindi per un attimo pensai che se Fausto era un cesso di uomo, ma pensai che Lorenzo non avrebbe acconsentito e quindi ancor di più mi incuriosii, quando la porta dell’ascensore si aprì, al pensiero…ero sempre più un fuoco.
Fausto era lì sotto casa, era con un Mercedes me l’aveva indicato Lorenzo, mi aveva detto il particolare che era a noleggio ma a me interessava poco. Fausto nel vedermi uscire, scese dalla macchina e mi venne incontro. Fausto …appena lo vidi…era quello che avevo immaginato dialogando su Skype con lui. 50enne portati bene, alto, capelli ancora tutti a posto e leggera brizzolatura nelle tempie, fisico rotondo ma non concentrico…il classico uomo maturo ed affascinante. Mi accolse caldamente, fece a mò di baciamano e mi fece accomodare in macchina. Ci recammo .in un ristorante di Roma, molto costoso e molto in voga che lui conosceva…mi disse che lui conosceva tutti i migliori ristoranti di Roma, era un avvocato e quindi era di casa a Roma. Aveva un timbro di voce caldo, parlava..parlava ma non ostentava e non si comportava in maniera spocchiosa ma piacevole, oltre che emanava un profumo non invadente ma di uomo di mondo che una vecchia pubblicità di un profumo, recita : “.l’uomo che non deve chiedere mai…”
Cenammo, la discussione era piacevole, Fausto non era assolutamente banale, parlava pacatamente anche se dava battute a raffica satiricamente sulla vita e sulla stupidità umana di cui lui diceva tutti noi siamo dotati chi più o chi meno…
Io bevevo piacevolmente un frizzantino bianco che si accompagnava deliziosamente con le pietanze di pesce, ma era ora di arrivare al dunque e perché eravamo lì. Francesco sorrise sornione e affermò una serie di concetti per cui la sessualità maschile e femminile è distante milioni di anni luce ma per quel meraviglioso misterioso gioco di ormoni si attraggono, e da lì nascono i piaceri della vita e di una sana convivenza, mi spiegò che l’idea era stata sua, sposata fin da subito da Lorenzo ma che in ogni caso aveva voluto conoscerlo prima, sia per opportuna conoscenza ma anche per dimostrare a Lorenzo che non stava “dando” sua moglie al primo venuto. Mi parlò della moglie che non lo seguiva tanto nelle sue avventure, sua moglie lo aveva fatto tardi e che ad un punto della loro vita, si erano venuti incontro e messi d’accordo, quando l’età porta saggezza e forse oramai è troppo tardi per godersela ma, sempre lui affermò, già gli insegnamenti cristiani avevano fatto il loro danno.
Io ero estasiata dal suo parlare ed anche del suo timbro di voce ma non prevedvo l’evolversi dela serata, ma sentivo un certo non so che…che mi faceva intuire che avrei passato una bella serata.!!!!!!!
Mi affidavo a quel bell’uomo maturo ed a quel frizzantino bianco di cui speravo non finisse l’effetto di quella sera…
Gli dissi “paghiamo il conto, andiamo e fammi provare tutto quello che ritieni tu di provare…e Uscimmo ci siamo messi in macchina ed iniziammo a camminare per le strade buie.


Fine prima parte
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