Kira a 3

Siamo in un bar popolare e affollato del centro con un'idea ben precisa: attuare finalmente il nostro piano.

Non sappiamo bene come fare. Entriamo separatamente e ci piazziamo in due punti diversi, lei sul banco del bar, io ai tavolini. 

Cellulari in mano.

Il tempo di ordinare ciascuno le sue cose, all'estremità del bancone notiamo una giovane. Ha un piccolo zaino da trekking, gli occhi incollati sul cellulare, i vestiti un poco sgualciti. Una viaggiatrice, una backpacker. La mia complice mi conferma l'impressione per whatsapp.

Lei è visibilmente sola e tristarella, forse attende qualcuno. Questa la solita fregatura anche le scorse volte che ci abbiamo provato. Ci sentiamo un poco avvoltoi e vili...

Poi lei si gira e contemporaneamente io e la mia partner in crime apprezziamo da angoli diversi il bellissimo viso delicato e lo sguardo profondo emanato da quegli occhi blu, i capelli corti e leggeri castano chiaro. Sta fissando la mia complice e in una frazione di secondo colgo la malizia che cerco. Già la immagino con la mia bella milf bionda che mi succhiano il cazzo...

Guardo la mia complice e basta un suo cenno impercettibile. 

Ma devo stare calmo. Trangugio la mia birra con il rischio che mi prenda male. Mi invento una traiettoria per il locale che mi permetta di arrivarle affianco, per poi ordinare appoggiato al bancone. Il barista lo nota e scorgo il suo sorriso benevolo. Ci mette più tempo del dovuto.
Io ne approfitto per sbuffare sonoramente e farle alzare lo sguardo. Quando lo fa la guardo dritta negli occhi e subito dopo le chiedo cosa beve.

Sorride e declina. Lo sguardo le cade sullo schermo. Quel cazzo di cellulare... noto però che ha arrossito per un istante. 

Rimango in piedi affianco a lei senza parlarle. Molto sfrontato. La mia complice è furba: scatta verso di noi. "Io quel drink lo prenderei proprio". La ragazza solleva lo sguardo e sorride sempre bellissima. Lei e lei si fissano, la giovane arrossisce di nuovo. Io osservo incantato.
"Anzi, lo prendiamo tutti e due" insiste cautamente la mia lei tenendo quello sguardo elettrico addosso all'altra. La ragazza accetta esitante.
Mi "presento" alla "mia" lei, che a sua volta si presenta alla ragazza, chiamiamola Kira qua, che a questo punto si lascia andare anche a me, incastrata in questa situazione strana tra "estranei".

I drink arrivano rapidi stavolta, sotto la benevolenza del barista e la conversazione parte. Kira non aspetta nessuno, è in visita in città e sola come una cagnetta. E' stanca dopo aver camminato tutto il giorno. Le piace l'idea di fare quattro chiacchiere.

Io e la mia complice non menzioniamo il fatto che non aspettiamo nessuno a nostra volta e ci godiamo quello spettacolo leggendoci nel pensiero, senza più cellulare: io so che lei è bagnata, lei sa che me le sto immaginando in tutte le posizioni. Kira non sa che ho prenotato una camera nell'hotel di fianco, dato che nel peggiore dei casi...

I drink si susseguono e questo è personalmente un vero problema, dato che divento "sfacciato da galera" di solito.

***

So cosa passa per la testa di T mentre attraversiamo il pianerottolo, perche' la so leggere ed e' nervosa: "se parliamo troppo, lei capisce e ci incartiamo". Può succedere e non poteva succedere. Così varcata la porta non le dà il tempo. Prende le mani della povera ragazza e se le appoggia sul seno prorompente e la spinge verso il muro baciandola. Sa che non sono lontano e con il braccio verso il basso mi chiama a se afferrandomi per il cazzo senza staccare le labbra da lei.

Mi avvicino e le stringo entrambe. Ci alterniamo e ci baciamo con forza. Kira ha un lieve sapore di tabacco, le labbra liscissime. Ma vedo che e' concentrata su Miss T e le lascio continuare mentre accarezzo loro la schiena, seno grande contro seno piccolo, ansimanti con la lingua che guizza fuori per l'entusiasmo di tanto in tanto. Ma mi rendo conto che non sono il centro dell'azione e mi faccio discretamente da parte.

La mano di T si appoggia ora tra le gambe di Kira forzando il tocco contro i jeans duri. "Un attimo!" Kira si spoglia davanti a noi due e corre in doccia. Apprezzo sempre queste attenzioni. T pero' e' spazientita e la segue come un cane da caccia nel bagno, spogliandosi sulla soglia. L'acqua della doccia scorre e io muoio di invidia per quello che sta succedendo lì dentro.

Ma forse non molto, non troppo almeno... escono di lì fresche e sorridenti, saltellano come due bimbe al luna park. Si baciano e si accarezzano, la pelle piu scura di T e quella lattiginosa di Kira. "Siediti sulla mia faccia" impone T sempre piu eccitata.

Sto sempre un passo indietro. Subito dopo le natiche di Kira si stirano, tirate dalle lunghe dita belle della mia partner. Il buco del culo si dilata elastico per poi richiudersi, come un occhiolino malizioso. Mi approccio nudo, con il cazzo che fa male per come pulsa, non ne posso piu. Infilo la punta del mio dito in quello sfintere e lei geme voltandosi un secondo. Poi poggia la mano sulla mia e mi invita ferma a tenerlo lì, mentre la mia milf continua la sua opera di lingua incessante sulla sua figa. Kira comincia a godere di forza e la mia mano si sfrega senza remore sul mio cazzo. Kira mi stringe la mano con cui le perforo il culo, mentre aumenta gli ancheggiamenti sulla faccia della mia amica. Esplode poi in un bel orgasmo denso con cui spinge tutto il mio dito dentro al suo culo per poi accasciarsi su un lato del divano. A quel punto io esplodo sulla faccia della mia milf, che vi è ben abituata. Come al solito raccoglie avida ogni goccia dalle mie palle di fronte a Kira che ancora ansimante guarda la scena con gli occhi sbarrati, visibilmente eccitata ancora e sorpresa dalla disinvoltura di T. Il piccolo seno di Kira sobbalza sulla pelle tesa del torace magrissimo. Il suo cervello sta visibilmente elaborando quella scena forse forte, forse nuova per lei.

Come invasata, tira un respiro profondo e parte alla ricerca del piacere della mia lei, anche lei con le labbra. I giovani sono proprio instancabili, ma credetemi che ero pronto di nuovo in un secondo anch'io... sulle ginocchia ormai è tra le gambe di T, Kira tira su lo sguardo e, nonappena nota la mia erezione, mi dice con la bocca piena di succo dell'altra: "nel culo". 

***

Siamo sdraiati tutti e tre, sorridenti. T tiene gli occhi chiusi per riposarsi. Qua e là il letto e' bagnato del succo di uno o delle altre. E' una sensazione che mi piace sempre tantissimo. Mi sollevo su un braccio e guardo entrambe. Che serata!

"Posso fumare?" Ci chiede lei. Noi non siamo fumatori, anzi, ma a quella creatura non negheremmo nulla. Da un grosso respiro e sbuffa il fumo denso verso di me. "Quindi, mi avete fatta e alla grande!"

Ci guardiamo con T. Ok, forse lo abbiamo dato a capire...

"Vi ho visti confabulare prima che entraste nel bar, non ero lì da molto tempo prima di voi. Ci ho messo un poco a ricordarmene, ma e' successo quando mi hai..." pareva non credere alle sue stesse parole "messo il dito nel culo e sono venuta fortissimo cosi".

Lei ancora ci sorprende con la sua innocenza e onestà: "sapete quando una vuole solo che le lecchino la figa?!". Annuiamo divertiti. "Beh, mi avete beccato così oggi! E poi ho vinto anche un bel cazzo! Chi piu di me?". E ride bellissima "Non sarebbe mai successo altrimenti, in nessun altro momento, in nessun altro luogo!"

"Essere sola in una città che non conosci e dove nessuno ti conosce però aiuta!" Insisto io... lei annuisce e poi mi fa "Adesso mi penetri ancora?".

Ci siamo rivisti altri 3 volte tutti e 3. Loro 2 forse anche più volte. Io e la mia partner abbiamo litigato. Kira ora vive all'estero. Chissà se ricapiterà mai.