trio
Giulia e Mauro, la mia prima coppia
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19.11.2021 |
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"Così, cercando sempre nuovi racconti, andai a finire su un sito che oltre ai racconti conteneva annunci per incontri..."
Credo fosse il 2005 o il 2006. Era estate.In quel periodo passavo le mie giornate tra studio universitario, amici, mare, una fidanzata, le serate in giro tra feste e concerti.
Ero un ragazzo di bell'aspetto, a detta di molti lo sono ancora, ma con 15 anni in meno era tutta un'altra cosa.
L'estate poi ero molto abbronzato, un bel ragazzo alto, con le spalle larghe, capelli ricci neri, un po' di barbetta, occhi marroni profondi e labbra carnose.
Non facevo sport, ma avevo ancora un fisico tonico e le ragazze mi notavano. Non solo le ragazze, ma anche le donne un po' più grandi. Un paio di amiche di mia madre, più di qualche volta aveva fatto apprezzamenti sul mio conto. Sognavo sempre di averne qualcuna che capitasse a casa quando ero solo, ma erano solo sogni e fantasie, di cui magari vi parlerò in qualche altra occasione.
Insomma, ero un ragazzo poco più che ventenne, con una normalissima vita, ricca di divertimento, voglia di godere e tanto porno.
Beh si, spesso mi perdevo tra i siti porno, la ricerca di foto e video sempre nuovi, ma ai video ogni tanto amavo alternare la lettura di racconti.
Così, cercando sempre nuovi racconti, andai a finire su un sito che oltre ai racconti conteneva annunci per incontri. Fino a quel momento avevo visto annunci su qualche giornale, ma era sempre stato necessario avere un fermo posta, cosa tutt'altro che praticabile per me che vivevo in un paesino.
Ma lì sul sito era semplicissimo e così, annuncio dopo annuncio, decisi di pubblicare il mio.
Conteneva una breve presentazione, la mia descrizione, la voglia di fare incontri divertenti e la mia totale mancanza di esperienza per incontri di questo tipo.
Iniziai anche a contattare qualche coppia, ma nulla.
Finché un giorno mi arrivò il loro messaggio, erano Giulia e Mauro, mi dicevano che erano stati incuriositi dalla mia descrizione e volevano conoscermi.
Andai subito a vedere le loro foto e la loro descrizione, erano una coppia con figli, sui 45 anni.
Lui dalle foto sembrava 1,75, fisico tonico, per niente peloso, capelli brizzolati corti.
Lei era bassina, credo 1.60, dal fisico sembrava facesse sport, lunghi capelli ricci e neri, un culetto tondo, alto e sodo, che non perdeva l'occasione di mettere in risalto nelle sue foto; un seno piccolo, ma con i bei capezzoli appuntiti, di quelli che non smetteresti mai di baciare e mordicchiare; la figa quasi del tutto depilata, solo con una piccola strisciolina di pelo, una figa stupenda che nelle foto in cui era a gambe larghe sembrava il bocciolo di un fiore rosa da cogliere e annusare per sentirne il profumo, un frutto da assaggiare prendendolo nelle proprie labbra, un frutto del peccato in cui immergersi per godere dei piaceri che avrebbe regalato.
Dopo aver visto la descrizione e le foto, il mio cuore iniziò a battere all'impazzata. Ero emozionato ed eccitato che quella coppia volesse conoscermi, che finalmente potessi esaudire la fantasia di giocare con una coppia.
Non persi un attimo e risposi dicendo qualcosa in più su di me, il mio paese, i miei hobby e qualche altra informazione sul mio conto.
Aspettai per qualche giorno la loro risposta, che finalmente arrivò, anche loro risposero dandomi qualche informazione in più e continuando a fare delle domande.
Credo che lo scambio di messaggi durò una settimana almeno. In quel periodo, senza smartphone, non sempre ci si poteva scrivere tutti i giorni. Ma dopo quello scambio di messaggi arrivò la richiesta del numero di telefono per sentirci di persona, non persi un attimo e glielo mandai, indicando i giorni e gli orari migliori per sentirci.
Dopo qualche giorno, mi arrivò un SMS: "Sono Giulia, possiamo sentirci?". Ero appena arrivato al mare, avevo parcheggiato, dissi ai miei amici che dovevo fare una telefonata e li avrei raggiunti subito dopo. Appena rimasi solo le scrissi: "Ciao Giulia, é un piacere ricevere il messaggio, possiamo sentirci tranquillamente".
Dopo un minuto, il telefono inizio a squillare e il mio cuore a battere all'impazzata, risposi, dall'altra parte trovai una voce suadente, calda. Parlammo un po' di tutto per rompere il ghiaccio, poi passammo ai dettagli, le dissi che era la prima volta che avevo la possibilità di incontrare una coppia, che non avevo molte esperienze, mi disse di non preoccuparmi, che non era un problema e l'esperienza me la sarei fatta, poi mi chiese cosa mi piacesse fare, le risposi che adoravo leccare a lungo e mi rispose con un semplice: "molto bene, molto bene", ci accordammo per vederci quella sera, alle 21 in un grande parcheggio presente in città.
Passai quella giornata con l'adrenalina addosso ed un senso di smarrimento che colpì i miei amici, dovetti sforzarmi molto per fare sembrare tutto una cosa normale.
Passata la giornata, rientrai a casa, una bella doccia rinfrescante, mangiai qualcosina e alle 20.40 uscì di casa per raggiungere quell'appuntamento che aveva turbato la mia giornata.
Arrivammo puntuali all’incontro, non ricordo che segnali ci eravamo dati, ma ci riconoscemmo subito. Mi sembrarono due persone distinte, eleganti. Lei come avevo immaginato dalle foto, aveva un fisico minuto, i tratti del viso leggermente spigolosi, non era un viso bellissimo, ma nel complesso era affascinante, mi piaceva un sacco.
Scambiammo un po’ di chiacchiere per approfondire un po’ la conoscenza, poi non ricordo per quale motivo ci salutammo e per quella sera ci fermammo lì.
Dopo qualche giorno, mi scrissero nuovamente, proponendomi di rivederci, concordammo il giorno e mi diedero appuntamento al mare. Era una serata di fine estate, di quelle in cui nelle località marittime la sera non c’è più tanta gente in giro.
Andammo in un bar, ci sedemmo ai tavoli per bere un Martini, ci raccontammo ancora qualcosa, gli hobby, le passioni, i gusti musicali.
Ad un certo punto arrivo la domanda fatidica: “ci spostiamo?”, se fino a quel momento ero riuscito a stare tranquillo, quella domanda fece ripartire le palpitazioni. Dissi di si, mi proposero di spostarci con la loro auto, salì sul sedile posteriore e partimmo. Era una monovolume di quelle compatte, non particolarmente grande ma abbastanza spaziosa. Arrivammo in uno spiazzo dietro una pineta, abbastanza isolato, fermarono la macchina, tirarono i sedili posteriori in avanti, scesero e vennero a sedersi con me sul sedile posteriore. Io a sinistra, Giulia al centro e Mauro a destra.
Era la prima volta, non sapevo come comportarmi, ma riuscirono a farmi sciogliere in un attimo, Mauro iniziò a baciarla sul collo, ad accarezzarla e Giulia mi tirò a sè per farsi baciare dall’altro lato. Giulia era nella morsa delle labbra di due uomini, ma era lei a guidare il gioco. Iniziai leggero, quasi intimorito poggiando le labbra sul suo collo, man mano presi coraggio e i miei baci diventarono più intensi, più caldi.
Premevo le labbra sul collo e muovevo la lingua, salì verso l’orecchio stuzzicandole il lobo, mordicchiandolo, man mano che baciavo aprivo sempre di più la bocca, per fargliela sentire tutta, premevo in maniera forte le labbra. Mauro le aveva sbottonato la camicetta e io portai la mia mano sul suo seno, lui la palpava da un lato, io dall’altro, portai la mano sotto il reggiseno, volevo sentire la sua pelle sotto la mia, i suoi seni piccoli e sodi, i suoi capezzoli che diventavano duri.
Con la bocca scesi sotto il mento e risalì alle sue labbra sottili, che si schiusero regalandomi la possibilità di giocare con la sua lingua, piccola ma saettante, entrava e usciva velocemente dalla mia bocca e già pregustavo quando l’avrei sentita su di me. Erano baci caldi, intensi, pieni di desiderio e trasgressione.
Volevo assaporarla tutta e scesi in giù, le mia labbra presero il posto della mia mano e iniziai a baciarle il seno, lo leccavo, lo succhiavo, lo mordicchiavo, mentre nel frattempo Mauro non perdeva un istante e con la bocca si dedicava all’altro. Le stavamo divorando i seni, due bocche avide si muovevano su di lei.
Ma volevo di più, lentamente portai la mia mano tra le sue gambe, la infilai sotto la gonna. Sentivo la pelle liscia della sua coscia e piano piano salivo più su, arrivai a sfiorare il perizoma, mi feci coraggio, lo spostati ed iniziai ad accarezzarla. Era bagnatissima, calda, mi muovevo piano per conoscerla meglio, per capire come muovermi, per imparare come le piacesse essere accarezzata.
Nel frattempo Mauro le aveva sganciato e sfilato il reggiseno, potevo vedere la sua pelle dorata, abbronzatissima, ammirare i suoi seni e continuare a stuzzicarli senza ostacoli. Baciavo e accarezzavo, succhiavo il suo capezzolo e infilavo le dita dentro, era stretta e bagnatissima, un lago. Mi fece fermare un attimo per sfilarsi la gonna, ne approfittai per sfilarmi la t-shirt, anche Mauro era rimasto senza camicia. Ripresi a baciarla e ad accarezzarla, ma infilò le mani tra i miei capelli e mi spinse giù. Le baciai l’addome alternando baci a colpi di lingua e lentamente scesi giù accovacciandomi tra le sue gambe. Volevo assaporarla, sentire il suo profumo e il suo sapore. Mi avvicinai dando dei colpi di lingua, mi colpì il suo sapore, buonissimo ma leggermente salato, diverso, forse per via dell’eccitazione, più buono di quelli delle ragazze che avevo incontrato fino a quel momento.
Allargava le gambe per darmi la possibilità di leccare meglio, premevo la lingua facendola scorrere e poi la portavo sul clitoride. Davo colpi rapidi di lingua e sentivo che ansimava, avvicinai la bocca e iniziai a succhiarglielo, lo succhiavo e nel frattempo premevo con la lingua sopra, cercando di darle quanti più stimoli contemporaneamente. Provai ad infilare un dito dentro mentre la leccavo, ma la posizione non era comodissima, allora si sollevò un po’, si distese sul sedile poggiando la schiena sulle gambe di Mauro, che ne frattempo si era spogliato completamente, e sollevò una gamba per darmi la possibilità di baciarla e accarezzarla meglio. Riportai la testa tra le sue gambe, cercai di infilare la lingua più dentro possibile, volevo che la sentisse dentro di lei che entrava e usciva, aumentai il ritmo, e lei mi teneva la testa premendola tra le sue gambe. Un momento in cui allentò leggermente la presa, ripresi a stuzzicarle il clitoride, lo leccavo, lo succhiavo, lo mordicchiavo e nel frattempo ricominciai ad accarezzarla, le labbra sul clitoride ed un dito dentro che si muoveva per darle piacere, cercando di stimolarla il più possibile. La sentivo gemere di piacere sotto le attenzioni delle mie mani e della mia bocca, ma ero così concentrato da non poter vedere cosa stesse accadendo con Mauro.
Ad un certo punto sentì le sue mani tra i miei capelli che mi afferravano la testa e la premevano tra le sue gambe, mi chiese di aumentare il ritmo fino a quando non disse: “continua così, continua così, godo….. aaahhhhhhhh”. Vibrava fortissimo mentre continuavo a leccare sentendo ogni goccia del suo piacere.
Dopo qualche istante mi fece sollevare, si alzò anche lei e venne a baciarmi, avevo ancora le labbra piene di suoi umori, i baci erano roventi, pieni di passione, di desiderio e le sue mani con lo stesso desiderio andarono tra le mie gambe, mi baciava in bocca e mi accarezzava da sopra i pantaloni. Iniziò ad armeggiare con la cintura, cercai di agevolarla sollevando un po’ il bacino e aiutandola ad aprirla, a sbottonare e a sfilare i pantaloni.
Inizio a baciarmi sul collo, dietro l’orecchio, baciava e mordicchiava, sentivo dei brividi che percorrevano tutto il mio corpo. Poi passò per un po’ la mano sul mio petto, sul mio addome e poi la portò sugli slip, dentro gli slip. Afferrava il mio cazzo che era diventato di marmo e lentamente mi baciava sul petto, mi mordicchiava poi con un colpo solo mi tirò giù gli slip e io la aiutai a sfilarli.
Scese con la testa tra le mie gambe, prese il mio membro, muoveva la mano su e giù per scappellarlo, poi passò la lingua dalla base alla punta, come per verificarne la lunghezza, aprì la bocca e lo avvolse completamente.
Per la prima volta una donna sposata, me lo stava succhiando, davanti agli occhi di suo marito che si godeva la scena, accarezzandosi di tanto in tanto.
Ero al settimo cielo, non avevo mai vissuto un’esperienza così eccitante.
La sua bocca era fantastica, alternava leccate e succhiate profonde, passava le mani sulle palle accarezzandole, poi mentre afferrava il cazzo continuando ad accarezzarlo, scendeva a leccarle e a succhiarle. Poi ricominciava alternando movimenti di bocca lenti a su e giù veloci. Lo teneva in bocca e faceva roteare la lingua intorno alla cappella, portava la bocca più in giù possibile per prenderlo tutto fino alla base e poi risaliva tenendo in bocca solo la punta. Ogni tanto si sfilava e lo segava lentamente come per sentirlo tutto tra le sue mani.
Mi sentivo esplodere e non avrei potuto reggere molto altro. Quando ricominciò a succhiarmi la avvisai che ero al limite, si spostò, scese a succhiarmi le palle, prese il membro tra le sue mani iniziando ad accarezzarlo sempre più veloce: “si, si, siiiiiiiii” e partirono degli schizzi fortissimi, uno degli orgasmi più belli della mia vita, indimenticabile.
Si sollevò, venne a baciarmi e poi si portò con la testa tra le gambe di Mauro.
Mentre mi pulivo, per evitare di fare danni, iniziai a godermi la scena, lei a 4 zampe sul sedile, lo stava succhiando divinamente come prima aveva fatto con me, mettendo il suo culo e la sua figa a pochi centimetri dalla mia faccia. Un culetto meraviglioso, dorato per l'abbronzatura e con la consistenza del marmo. Iniziai ad accarezzarla pregustandomi la possibilità di continuare, ma probabilmente anche per Mauro la situazione era stata troppo eccitante ed era al limite. Sentì il suo respiro farsi sempre più forte, vidi Giulia aumentare il ritmo e poi Mauro gemere, inondando di schizzi la bocca di Giulia che bevve fino all'ultima goccia.
Giulia si sollevò, spostò la mia mano e iniziò a recuperare i vestiti.
Feci la stessa cosa io, rivestendomi e ricomponendomi. Scendemmo tutti dalla macchina per sistemarci meglio, risalimmo e mi riaccompagnarono alla mia auto.
I giochi erano finiti… per quella sera.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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Commenti per Giulia e Mauro, la mia prima coppia:
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