trans
Una serata speciale
di Nadiatrav67
22.11.2012 |
12.790 |
9
"Bene gli dico io!
Tolgo il golf, i pantaloni e resto in babydoll e autoreggenti..."
Ero a Reggio Emilia per lavoro, come tutti gli anni. E come tutti gli anni nella mia valigia da viaggio, riempita con cura da mia moglie, aggiungevo un'altra borsa piena di tutte le mie cosine essenziali per diventare Nadia, una sexy troietta in tacchi a spillo. Solo che quest'anno non mi potevo limitare a diventare Nadia racchiusa nella mia camera di albergo. No, quest'anno era deciso che osassi molto di più e, aiutata dalle tenebre e dalla nebbia, avevo deciso di dare appuntamento ad un bel montone dotato e porco nel parcheggio di un grande centro commerciale periferico e con un cine multisale. Finita la cena coi colleghi sono rientrata in camera e, con cura, mi sono preparata. Smalto rosso su unghie piedi e mani ( uscendo avrei messo i guanti), autoreggenti color carne ( essendomi ben depilata le adoro), perizoma aperto - avanti e dietro- babydoll attillatissimo nero molto sexy e un tocco di fondotinta in viso per coprire qualche rughetta e i segni della stanchezza.
Poi, in una borsa, ho infilato delle meravigliose sabot nere con tacco a spillo 12 cm, un vestito rosso sexy con spacchetto e, non poteva mancare un rossetto rosso pompino e del levatrucco.
L'appuntamento era per le 23.30 ai confini dell'ampio parcheggio del centro commerciale. Mi guardo allo specchio e mi vedo proprio in forma e una gran figa. Anche il mio uccello è eccitatissimo e anche se passiva sarà molto sollecitato.
Indosso semplici e facili da togliere abiti maschili sopra l'intimo femminile ( un golf, dei pantaloni ed un soprabito).
Prendo l'ascensore e passo come se nulla fosse davanti alla reception dove c'e' una bella biondina che mi sorride e non immagina cosa vado a fare. Le chiedo se ci sono problemi in caso di rientro verso l'una di notte e mi dice di no. Ora sono a posto esco e salgo in macchina. Sono già le 23.15 e tra 15 minuti mi devo incontrare con un amante che spero molto porco e dotato.
Arrivo sul posto e aspetto. Sono in anticipo di 5 minuti. Il cuore batte forte e sono molto eccitata.. Tiro fuori il cellulare tolgo il soprabito e aspetto.
Il cellulare squilla ed è lui ( Marco) che mi dice che sta arrivando con un leggero ritardo. Io gli confermo che sono arrivata e lo aspetto eccitata.
Intanto mi guardo in giro, il posto è davvero tranquillo e poco frequentato. Reggio Emilia è proprio una cittadina molto tranquilla e la sera c’e’ in giro pochissima gente. Non si vede in giro neanche una puttana ( a parte me!).
Ecco arriva, so che ha una ford Focus grigia. Io, a bordo della mia Rav 4 gli lampeggio come d'accordo.
Il telefono squilla ancora, ora le macchine sono accostate.
Lui mi dice di prepararmi e di salire sulla sua macchina da travestita. Bene gli dico io!
Tolgo il golf, i pantaloni e resto in babydoll e autoreggenti. Mi metto la parrucca bionda l'abitino rosso sexy e i sabot con tacco a spillo. Infine il rossetto rosso pompino. Unico problemino: il mio cazzo è eccitatissimo e sporge parecchio!
Con la coda dell'occhio vedo che lui mi guarda e si comincia a toccare.
Sono pronta ad uscire. In giro non c'e' nessuno solo delle auto parcheggiate a circa 20 - 30 metri. Sono eccitatissima quando apro la portiera. Esco, chiudo la portiera e, per entrare nella sua macchina, devo fare il giro della mia e della sua. E' una situazione davvero estremamente eccitante per me.Sentire il rumore dei tacchi sull'asfalto e in quell'atmosfera buia e con la nebbia....
Per fortuna nella sua macchina c'e' un po' di caldo. Dopo i brevi convenevoli d'obbligo io gli guardo il cazzone già fuori dai pantaloni abbassati e lui mi mette la mano sulla coscia fino a risalire fino all'attaccatura delle autoreggenti. Mi sento una vera puttana.
Lui è maschio attivo e quindi poco interessato al mio uccello. A questo punto nella penombra dell'abitacolo, mi piego verso di lui e, con il viso vicino al suo cazzone, lo prendo in mano e lo comincio a segare ( e con le unghie smaltate è una bella scena).E' già eccitatissimo e bagnatissimo. Non resisto più e dopo un paio di minuti di una bella sega lo prendo in bocca a pelle e lo spompino. Lui da bravo maschio dominante accompagna il movimento della mia bocca su e giù mettendomi una mano sulla nuca.
Il suo cazzo è grosso e fa fatica ad arrivare fino in fondo alla gola ma oramai sono molto allenata e a parte i primi spompinamenti ora va fino in fondo che è una bellezza. Ora lo tiro fuori, lo lecco, lecco le palle e poi ancora giù fino in fondo. Lui mi sussurra paroline volgari che non fanno che eccitarmi sempre di più ( troia, puttana, zoccola pompinara ecc. poi...puttana da strada). A questo punto mi viene voglia di continuare il pompino fuori, all'aperto. Anche a lui piace l'idea. Mi dice di uscire prima io dall'auto. Lui dice che mi raggiunge dopo, vuole vedermi camminare coi tacchi a spillo e sculettare. Mi indica anche un posticino che si intravede a circa 10 metri. Per fortuna in giro non c'e' nessuno e io ho il cuore in gola. Prendo il fiato e scendo. Questi 10 metri mi sembrano un chilometro ma mi piace da morire sculettare e camminare sui tacchi a spillo sulla strada mentre lui mi guarda dalla macchina.
Sono arrivata al punto tra muro e siepe. Vedo che lui apre la portiera e viene verso di me. io mi massaggio l'uccello che potrebbe sborrare solo per l'emozione.
Lui si mette con le spalle al muro io mi accovaccio e lo spompino in ginocchio e lui mi scopa la bocca con colpi decisi. Sento il suo cazzo sempre più eccitato, e grosso e che pulsa. non voglio che mi sborri in bocca, quello era l'accordo. Onde evitare glie lo riprendo in mano e lo sego, sta per venire. continuo, manca poco e infine arriva una copiosa schizzata che mi riempie la faccia. e continuo comunque a segarlo fino all'ultima goccia.
Lui si distacca da me e mi ordina di sborrarmi davanti a lui sui piedi sulle scarpe. In trenta secondi il suo ordine è eseguito. Mi ringrazia e mi saluta. Alla prossima dice ora devo scappare.
Io resto li, come avrei voluto, piena di sborra in faccia e sul petto e della mia sborra sui piedi.
Rifaccio la strada, quei 10 metri che mi separano dalla mia macchina ( la sua è già partita) e rientro a bordo dalla mia Rav.
Azz ho dimenticato l'asciugamano per ripulirmi. Piu' che altra devo togliere sborra e rossetto.
Uso lo struccante e dei fazzolettini che per fortuna ho nel portaoggetti. Ci metto un bel 15 minuti a rendermi presentabile. ma ci riesco. Ora posso ritornare in hotel dove mi aspetta una bella doccia dopo essermi levata anche lo smalto unghie. Ripasso davanti alla reception e ora c'e' un ragazzo. Non mi dice niente se non buonanotte. Non intuisce cosa ho appena fatto e cosa indosso sotto.
Se lo sapesse, chissà magari approfitterebbe di me che sono in vena, anzi no, sono una vera troia.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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