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Il camper tedesco


di Woodsex
01.01.2024    |    278    |    0 9.2
"La madre si defila un pò, ritorna verso il centro del camper più verso il marito che sembra quasi non esserci..."
Tra le mie fantasie più ricorrenti ,cè ne una che istiga in me vere e proprie scariche di adrenalina solo al pensiero, quella di provare a " Battere ". Provare il mestiere più antico del mondo. Già per me vestire i panni di una travvesta, è molto più in là della logica umana comprensibile, ma usare il mio corpo per dare piacere ,ed essere pagato per farlo,esce proprio da ogni schema razionale. Ma fin quando è solo una fantasia, passi , la cosa per me preoccupante sarebbe la sua messa in opera. Nelle mie "uscite" per i boschi etnei, mi è capitato di trovarmi in gonna ,calze ed intimo ,proprio ai margini stradali, stando attendo da un lato a non essere visto,ma con una gran voglia di farmi ammirare. La cosa si ripeteva ,ogni volta se ne presentasse l'occasione, e più succedeva ,e più disinvoltura dimostravo nel farlo,quindi più piano cominciavo anche ad averne paura oltre che esserne eccitato.
Sono sempre stato bene attento quando mi travesto, ad avere sempre velocemente il modo di ricompormi in maniera sobria e di celare con occhiali e cappucci il mio volto, e fatta esperienza ,sentivo ogni volta di osare sempre più spinto da una costante voglia di sentirmi eccitato.
Tanto che un giorno in una zona che oramai conoscevo benissimo e adiacente alla strada, mi sono proprio messo al centro della carreggiata, e alzata la gonna in pelle rossa che avevo mi sono scattato un paio di foto in memoria di questo fatidico evento, foto che tra l'altro mi sembra di aver caricato sul mio profilo.
Certo da quando per la prima volta ho indossato una gonna in pelle sotto ad un ponte ,già qualche anno era passato, ma soprattutto, avevo acquistato molta più spensieratezza e sicurezza nel volerlo mostrare.
Dopo questa premessa andiamo all'evento di cui voglio narrare, e che prende il nome questa storia veramente accaduta.
"Il camper Tedesco"
Siamo a maggio ,e passato quasi un mesetto da le ultime foto fatte in strada in pineta, e ci riprovo questa volta in un altro punto,dove una lunga strada può darmi con molto margine la possibilità di rientrare tra gli alberi ,se qualcuno la transitasse. Mi preparo come al solito ma questa volta aggiungo al mio luk una parrucca a caschetto nera, e un paio di occhialoni neri. Mi faccio un selfie e mi sembro disordinato nell'aspetto quindi provo a calzare il cappuccio della felpa anche se è quasi estate. Già va meglio mi fa sentire più sicuro ,sono pronto per uscire in strada. Il manto stradale ormai logoro è un ottimo segnale di avviso già a la lunga distanza, quindi quando cè silenzio via libera. Comincia così un entra ed esci, rumore e macchina lontana, di nuovo dentro le fratte, un bel gioco ma che cominciava a diventare monotono.
Anche se eccitato è con il cuore scalpitante ad ogni auto che mi passasse vicino. Allora inizio ad uscire appena subito l'auto transitava ,aggiungendo altra adrenalina ,in modo da essere sempre più eccitante. L'orario pomeridiano fa si che non ci sia molto traffico, le auto si distanziato anche di vari minuti perchè la zona è abbastanza remota e fuori dalle principali strade di comunicazione.
Decido di smettere, l'ultima macchina è poi basta ,ma cambio posto , da qua posso restare fino all'ultimo senza essere scorto.
Ecco una auto avvicinarsi anche velocemente, meglio penso io ,la seguo con l'intenzione di uscire all'ultimo, ci siamo voglio vedere il guidatore,sarà un bell'uomo o una donna, o ancora meglio entrambi. O cazzo...nell'attimo che stavo per vedere chi fosse alla guida, un grosso camper bianco si pone tra me e l'auto, schermando ma mia visione.
Da dove salta fuori questo bestione? Ero così preso a tenere d'occhio quella macchina che non mi ero curato di chi veniva dal lato opposto, devo stare più attento. Nel pensare ciò il camper che proseguiva a bassa velocità, arrestò la marcia . Il cicalio della retromarcia mi fece capire che stava per indietreggiare sulla carreggiata. Mi avranno visto ?
L'eccitazione implodeva in me, chissà che succederà !
Si ferma all'altezza del piccolo ingresso tra gli alberi,a ridosso di un cumulo di immondizia. A quel punto mi affaccio e vedo dal finestrino una donna matura che che scruta nella mia direzione.
Cosa faccio sto fermo fino che vadano via.
Tanto sono stranieri ,alla fine chi se ne frega. Quindi esco e mi rendo visibile, lei mi quarda dall'alto in basso, si rende conto di che cosa io possa essere sicuro non una donna, se ne andranno sicuramente a spruzzo .
Mi fa segnale di avvicinarmi allo sportello, titubante ma molto eccitato ,mi avvicinò tanto da vedere al volante un uomo con i baffi oltre la cinquantina, i due si guardano , lei farfuglia qualcosa e lui annuisce.
Vorranno qualche informazione, valli a capire pensai. Lei si rivolge a me e con un gesto della mano ,anzi sfregando il pollice all'indice, dicendo " How much" .
Io impietrito...tra me e me...ho capito bene !
Mi sta chiedendo quanto costa !
Il cuore mi batteva a a mille, non riuscivo a pensare ,mentre mi incita a riferire.
Dico "Trenta !" La prima cosa che mi passa per la testa.
Si guardano ,sembrano interessati.
"Ok" esclama lei.
Ora sono cazzi pensai, me la sono cercata.
Mi fece cenno che si sarebbero accostati un po più indietro da dove eravamo, la uno slargo sulla carreggiata offriva un comodo parcheggio. Sono in strada e mi sento troia,li sto seguendo mentre accostano,mi sento anzi puttana. Adesso sono fermi e sento spegnere il motore, lei apre la porticina sulla fiancata dandomi accesso al van. La porta è bassa mi chino il capo per non sbattere,noto subito lui restare al posto di guida, mentre lei mi fa cenno di accomodarmi su di una specie di sedile.
Da qui non sarò specifico nello scambio di parole che abbiamo avuto,dato che neanche io credo di aver compreso bene.
Restava da capire cosa intendevano che facessi,dato che il marito sembrava disinteressarsi della contrattazione.
I miei dubbi furono presto chiariti,quando la signora si rivolse ad una terza persona sul fondo del camper.
Mi girai e vidi un uomo sdraiato su di una specie di branda con una sponda davanti come quella per le persone anziane.
La signora si abbassò su di esso come per svegliarlo e le disse qualcosa ,mentre abbassò quella sponda e lo aiuto a farlo mettere seduto. Così ho avuto modo di vederlo in volto,un giovane appena sopra la trentina,ma con dei problemi apparentemente motori.
Oddio sussurrai a me stesso.
La signora ritorno da me e abbassandosi all'altezza della mia seduta, mi fece capire che quello era suo figlio,e che aveva dei problemi ma comunque era un uomo con tutte le sue necessità. Cercai di non scoraggiarmi, e cercai di chiedere come fare, e mi fece capire che mi avrebbe condotta lei, e che soprattutto che non mi avrebbe penetrato,bastava solamente un lafellatio. Un po mi sentì rincuorato, ma l'eccitazione che per un pò aveva lasciato il posto all'ansia, riprese a pulsare. Mi fece segno di attendere ,la vidi sfilare i pantaloncini al figlio,poi le mutande, prendere da una sacca delle salviette umidificate. La vista del membro libero ancora moscio richiamò la mia perversione,non era peloso,i testicoli bene in vista,avvolti da una pelle chiara liscia e glabra,mi ingolosirono ancor più.
La signora lo aiutò a divaricare le gambe ,e prese a passare le salviette dallo scroto su fino al pene che iniziava a rigirarsi su se stesso in uno stimolo di erezione.
Ecco ci siamo,abbandonato il mio ruolo di spettatore era arrivato il mio momento,un cenno mi indicava di prendere posto davanti al ragazzo seduto sulla branda.
Mi fece cenno di liberarmi della gonna,ma la arrotolai solamente e la portai alla vita liberando la vista del mio culo in perizoma nero,calze autoreggenti a rete e ahimè per mio dispiacere scarpe da tennis. Sentì le mani di questo ragazzo risalire dalle mie gambe fino ai miei glutei,e riscendere,mentre si lasciava andare ad un ghigno che sembrava una risata,preferì non voltarmi. Difronte a me la madre ,che mi fa cenno di sedermi sopra le gambe ,accomodandomi propri sopra il cazzo di suo figlio.
Allora prendo padronanza della situazione,cominciai ad ancheggiare,e a strisciare il mio culo su di lui,allungando la mano e ancora di spalle prendendo il membro già bene in tiro ,per passarlo tra le chiappe su e giù, e mentre ci gioco e il ghigno si fa sempre più forte,gli piace. Sbatto il suo pene sulle mie chiappe ancora e ancora,lo metto sotto il filo del perizoma, e gli continuo ad accarezzare le palle, gli piace, sono bravo.
Intanto mi viene duro pure a me ,e all'improvviso spunta fuori dallo striminzito perizoma, a vista della madre che fa segno che era ormsi il momento di girarmi .
Mi inginocchio difronte al giovane e inizio a prendergli le palle in bocca,prima una e poi l'altra ,non mi ero sbagliato ,è una bella sensazione sentirle in bocca. La madre si defila un pò, ritorna verso il centro del camper più verso il marito che sembra quasi non esserci. Ormai lo sto già succhiando da cinque minuti abbondanti e lo sento sempre più vicino,gli spasmi diventano più vicini e i gemiti più costanti, tra poco mi esplode in bocca. Non mi piace farmi venire in bocca ma non posso sottrarmi ,in questa occasione, oltre ad essere molto eccitato,tanto da prendere il mio cazzo e iniziare a masturbarmi .
Sento che sto per venire pure io,devo trattenermi,ed ecco il primo schizzo in bocca, il secondo, mi appoggio la cappella alla guancia e lo sento ancora sborrare ,mi passo il cazzo sulla faccia,e lascio cadere quello in bocca lungo la sua asta, mi soffermo a guardarlo mentre con gli occhi socchiusi inarca la schiena per godere fino all'ultimo sussulto, e mentre mi sento davvero troia ,esplodo nella mia sborrata che va proprio a finire sul pavimento in linoleum del van. Il ragazzo si sdraia sulla schiena soddisfatto e quasi provato dal mio pompino. La madre che ha atteso la fine ,si avvicina a me e mi porge delle salviette per ripulirmi il viso intriso di sborra,mente si china per pulire il membro ormai ammosciato del figlio. Non riuscivo a staccare lo sguardo da lei che gli ripulita il cazzo dalla sborra, il ricordo di quei gesti così incestuosi mi fanno eccitare anche ora. Finito con lui ,mi allungo altre due salviette e mi fece cenno di ricompormi visto che ero ancora in erezione dopo quel sipario così contrastante,la vidi china sul pavimento a raccogliere questa volta la mia sborra. Ancora una volta mi senti esplodere dentro,stava accadendo l'inimmaginabile. Mi abbassai la gonna e a stento riusci a contenere il pene dentro il perizoma. Mi fece cenno di andare, sorrideva mi ringraziava,il signore coi baffi mi fece cenno di saluto e io mi posi davanti la porticina per uscire,ma lei tese la mano verso di me, con le trenta euro.
Tornai a ricordare il motivo perché mi trovavo la, presi il denaro lo strinzi nella mano,e li salutai.
Ritornai dentro il bosco mi sedetti e iniziai a meditare su quanto fatto, mentre li senti ripartire quasi subito . Apri la mano e quardai quei soldi, mi ero guadagnato dei soldi prostituendomi ,per me era stato un gioco,un gioco molto eccitante,ma mi sono ripromesso di non farlo più.
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