Due giorni vissuti come una donna

Sono un cinquantenne purtroppo sposato. Sin dall'età di 15 anni ho cominciato a sentire la voglia di indossare vestiti da donna, appena potevo indossavo quelli di mia madre e successivamente di mia zia. Un giorno mia zia partì per assentarsi per una settimana ed ebbi così la fortuna di dormire da sola in camera, infatti dormivo nella sua camera dove c'erano due lettini. Spesso quando mi addormentavo o fingevo di dormire guardavo di nascosto mia zia che si spogliava, ero eccitattissima quando vedeva che toglieva la sottoveste, il reggiseno, le calze, immaginavo spesso di essere al suo posto, di essere lei. Qunado parti la sera dissi ai miei che andavo a dormire e nel farlo mi chiusi dentro a chiave... finalmente ebbi modo di indossare le sue mutandine, il suo reggiseno, la sua sottoveste di nylon nera con un pizzo che avevo sempre ammirato, poi la sua gonna, le sue calze e le sue scarpe, all'epoca mi stavano bene ed e' stata l'ultima volta purtroppo che ho avuto la fortuna di indossare scarpe coi tacchi visto che poi diventando piu' grande il numero dei piedi e' aumentato. Per me era stupendo potermi muovere vestita da donna, immaginavo di poter uscire con mia zia che non era sposata e che spesso si lamentava di non avere una nipotina.....volevo essere io quella, forse avrei fatto bene a parlargliene ma a quei tempi non c'era l'apertura odierna per cui sarebbe stato un suicidio. Quando potevo indossavo quanto riuscivo a trovare e poi a rimettere sapientemente a posto per non fare accorgere mia madre e mia zia che inossavo le loro cose.. Immaginavo spesso di diventare donna, una donna completa e di vivere con una donna che a sua volta era diventata uomo, insomma avevo anticipato di gran lunga quella che oggi viene comunemente chiamata l'inversione dei ruoli. Sono passati gli anni ma la voglia di vestirmi da donna non e' mai cessata. E' arrivato il momento delle nozze e pensavo di cancellare per sempre dalla mia mente l'idea di vestirmi da donna. Ma purtroppo nobn e' stato cosi', anzi la cosa e' peggiorata perche' ora avevo ed ho la possibilità di indossare vestiti di mia moglie. Lei e' piu' piccola di me, quindi non riesco ad indossare tutto, salvo qualche gonna, il suo reggiseno, le sue mutandine, autoreggenti, la sua sottoveste, quando sono sola immagino di essere lei, di essere una femminuccia e trovo davvero eccitante sentire il frusciare delle calze, della sottoveste o della gonna sulle mie gambe che purtroppo non sono depilate, vorrei farlo ma alei cosa direi poi? Vivo purtroppo sempre con questo desiderio. 5 anni fa in chat ho conosciuto una donna anche lei sposata non contenta del suo matrimonio e cosi' siamo diventate due amiche al punto tale da darci appuntamento. Dopo alcune situazioni che abbiamo creato siamo riuscite ad incontrarci, siamo andate a Milano e li abbiamo prenotatoo un albergo. Il primo giorno appena siamo entrate in camera ci siamo abbracciate, baciate ed io piangevo di felicità, si stava realizzando il mio desiderio. Appena dopo lei si e' spogliata e mi ha aiutata ad indossare le sue mutandine, il sue reggiseno ( non ho seno per cui lei stessa si e' preoccupata di inserire nelle coppette delle calze, poi ho indossato la sua sottoveste che era meravigliosa, le sue atuoreggenti...ed un suo vestito, Purtroppo lei aveva 37 come numero di scarpe per cui io che ho 42 non ho potuto mettere le sue scarpe. Poco dopo lei mi ha truccata, mi ha messo il rossetto, Due erano le cose negative non avevo parrucca e scarpe ma anche cosi mi sentivo una femminuccia ed e' stato bello poi finalmente abbracciare lei ed insieme baciarci come due lesbiche, stringerci eravamo eccitatissime e poco dopo siamo rotolate sul letto eravamo tutte e due in autoreggenti, sottovesti e reggiseno e li l'ho penetrata fino in fondo tabnto da venirle dentro e farla godere, anche lei viveva una situazione nuova, diversa dal solito, poco dopo lei ha fatto l'uomo ed io la donna. Mi sono messa a pecora e lei accarezzava il mio buchino, provavo sensazioni indescrivibili, mi piaceva ed esprimevo tutta la mia gioia, poi lei ha usato un po' della sua crema per il viso ( altro non c'era ) ed ha cominciato a spalmarlo sul mio buchino, ero in estasi e poco dopo lei ha cominciato ad usare il suo dito facendolo entrare piano nel mio buchino con una dolcezza unica... Man mano che entrava provavo ul leggero dolore, lei aveva la bontà ogni qualvolta gridavo di fermarsi e poi di ricominciare con molta pazienza. Non vi nascondo che ad un certo punto avevo dolore, volevo quasi smettere, ma lei con molta pazienza mi invitava a stare calma, alla fine riusci' ad entrare dentro con tutto il suo dito ed a iniziare un saliscendi che a me piaceva sempre di piu'. In quel momento io che addosso avevo sottoveste, reggiseno e calze venivo penetrata da una donna, il mio sogno si realizzava, emettevo piccole grida di gioia e lei era soddisfatta, insisteva sempre di piu'... mi trattava come una donna, poi mi prese i pene e lo masturbo' mentre mi inculava e finalmente venni di nuovo, stavo godendo come una vera donna, lei mi chiamava per nome Laura e poi ci baciavamo........Piu' tardi siamo uscite e sotto i miei vestiti indossavo le sue mutandine, le sue calze e la sua sottoveste.... ero felice... mi sentivo una vera femminuccia, che finalemnte aveva avuto il piacere di farsi anche penetrare. Chi ha vissuto questa esperienza puo' capire quello che ho provato, sentirsi donna accanto ad un'altra donna..Per altri due giorni siamo state cosi... alla fine anche io avevo il mio buchino ben aperto con la consapevolezza di essere diventata donna. Sono trascorsi 5 anni e purtroppo non ho avuto piu' modo di rivederla ma dentro di me e' sempre viva la voglia di rifarlo, di risentirmi donna. Non so quanti di voi hanno vissuto una storia simile alla mia, sentiamoci, mi piacerebbe sentire le vostre impressioni. Io ho cercato in queste poche righe di riassumere il tutto in poche parole ma non basterebbero decine di pagine per esprimere quelel emozioni vissute... Mi piacerebbe conoscere le opinioni di donne che dovessero leggere questa mia storia che ho vissuto realmente ed a cui penso costantemente.
Laura trav ([email protected])