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Voglia di intimità


di bbweze
24.11.2022    |    9.774    |    11 9.3
"Simon invece, alto come Mara, era la metà di lei ma senza un filo di grasso, tutto muscoli, dati dal suo lavoro al porto e dagli allenamenti da pugile..."
Erano trascorsi poco più di un paio di mesi da quando avevamo conosciuto Simon. Lui é stato il primo uomo a cui Mara, mia moglie, aveva concesso il suo lato B, il terzo uomo con cui avesse mai fatto sesso. Con Simon si era creato un forte rapporto di intesa e passione con Mara ed una genuina amicizia con me. Simon si era trasferito da Mestre alla laguna, nello specifico nell'isola della Giudecca. In quei caldi giorni di Luglio, dopo essersi sistemato nella sua nuova casa, ci invitò a trascorre con lui la sera dei festeggiamenti per la festa del Redentore. Mara ed io accettamo di buon grado.
Arrivammo da lui nella tarda mattinata di sabato. Il piccolo appartamento era distribuito su 2 livelli: al piano terra un open space ed un piccolissimo spazio esterno mentre al primo piano bagno e camera da letto. Appena arrivati ci salutammo come vecchi amici, stretta di mano tra noi maschi e baci sulla guancia a Mara (i baci in bocca tra loro si erano sempre limitati alle situazioni di gioco). Facemmo un giretto per Venezia e la Giudecca e mangiammo un trancio di pizza in strada per cena.
Rimanemmo fuori fino allo spettacolo pirotecnico e poi ci avviammo verso casa di lui. Mara indossava una canottiera che non poteva di certo nascondere la sua sesta di seno e gli sguardi di Simon e di più di qualche passante cadevano sulle tettone. Mara con il suo metro e settanta e le sue forme prosperose é una vera BBW. Simon invece, alto come Mara, era la metà di lei ma senza un filo di grasso, tutto muscoli, dati dal suo lavoro al porto e dagli allenamenti da pugile.
Arrivati a casa di Simon, lui andò di sopra, in bagno, mentre Mara ed io rimanemmo nel piccolo spazio esterno. Io mi gustai un fresco calice di prosecco ed una sigaretta e Mara una coca cola (é astemia). Mentre eravamo da soli, Mara mi propose una cosa, aveva voglia di passeggiare da sola con Simon di notte per la Giudecca e poi al rientro voleva che la lasciassi andare di sopra con lui. Voleva un pó di intimità con lui. Accettai. In quello arrivò Simon e Mara le disse che aveva voglia di fare un altro giro e che io sarei rimasto li a riposare. Partirono.
Tornarono dopo mezz'ora, sembravano molto eccitati, neanche mi salutarono ed andarono di sopra. Li sentí ridere, sentí l'acqua della doccia scorrere.
Piano piano andai su, c'era più silenzio, sentí Mara gemere , l'acqua scorreva. La porta era aperta e li vidi, erano nudi sotto la doccia. Lui li leccava un capezzolo mentre aveva una mano tra le sue cosce mentre con l'altra la stringeva per un fianco. Lui smise di leccargli il capezzolo, ormai turgido, la guardò dritto agli occhi e le disse "Mi fai impazzire, stanotte sei mia, sei la mia donna" e le ficcó la lingua in gola. Lei colse l'attimo e gli aferró il cazzo in mano. Segno di desiderio. Il mix di gelosia ed eccitazione raggiunse in me un picco, avevo il cazzo durissimo ma ero geloso come mai prima, avevo la sensazione delle corna come mai prima. Lei, dopo il bacio, si inginocchió e guardandolo dritto negli occhi iniziò a farle un pompino. Lui, su richiesta di lei, aveva smesso di depilarsi l'inguine e lei per apprezzamento le disse smettendo per un attimo il lavoro di bocca "Hai un cazzo stupendo, sa da uomo, poi così con questo pelo.. Mmmm" e se lo rimise in bocca. Lei era accucciata, con una mano tra le gambe si sditalinava. Lui le accarezzava la nuca e cercava di dare ritmo al movimento della sua bocca. "Succhia, dai, brava, ti piace?" e lei togliendosi il suo bastone dalla bocca "Siii, hai un gran bel cazzo!", e riprendeva subito a pompare. Dopo un po' lui le disse "Voglio scoparti, dai tirati su!" Lei si alzò, limonarono, lei lo teneva dal cazzo mentre lui le toccava la figa. La fece girare, mani contro il muro, l'acqua scorreva sulla sua schiena. Simon voleva chiavarla lì in doccia, a pelle. Lei non si oppose, la penetró. "Mara, che pezzo di figa sei, che tette, che culo, sei miaaa" esclamò lui mentre mia moglie gemeva e diceva solo "Siiii, daaiiii, siii".
"Come l'hai stretta e calda", era ovvio che senza preservativo poteva sentire quanto accogliente fosse la sua figa. Dopo di me, era il secondo a provare quella figa al naturale. Io ero sconvolto, lei per lasciarsi fare l'amore a pelo doveva essere proprio presa da lui. Andarono avanti per circa 10 minuti in quella posizione, fino al momento in cui Simon le venne dentro, e lei venne quasi assieme a lui. Appena ebbero finito, lei si giró, si abbracciarono, e si baciarono con passione. Io scesi in cucina.
Dopo 10 minuti scese Mara. Nuda, mi chiese se avevo visto e risposi di si. "Scusa ma se eri lì non me ne sono accorta. Comunque sai che prendo la pillola e Simon é di fiducia, avevo bisogno di farlo così con lui, senza taboo. Mi piace molto.". Mi disse che durante la passeggiata sotto le stelle si presero per mano, c'era poca gente. Si baciarono per strada come 2 amanti ed infine lei chiese a lui di tornare per farlo, senza protezioni. Anche lui lo desiderava, voleva farla sua. Detto questo, Mara mi baciò in bocca, senza dire nulla si avvicino poi al frigo prese una bibita per lei e un bicchiere di prosecco per lui. E andò su.
La seguí, volevo vedere con i miei occhi. Loro erano in camera, sul letto, nudi che sorseggiavano le loro bibite.
Dopo si misero a parlare, ridevano, lui le parlò ad un orecchio, le disse qualcosa che la fece esclamare "Sei il solito porco" e lui rispose "La colpa è tua che l'hai così bello".
Conoscendo Simone sapevo che le aveva chiesto il culo. E sapevo che ormai per lei non era un problema.
Lei si sdraio a pancia in su. Lui inizió a baciarla, a toccarle i seni, e poi inizio a scendere, leccando i capezzoli di lei, poi la pancia ed infine mise la testa tra le sue gambe. Ormai Simon sapeva che per mandarla in orbita e farsi dare il sedere doveva leccargli la figa.
Ad un certo punto le disse, dai girati mettiti in quattro. Lei lo fece. Lui misse la sua testa tra le chiappone di lei con l'intento di leccarle il culo.
Si staccò un attimo e apri il cassetto del comó. Sembrava avesse del lubrificante che spalmo sul suo cazzo e sul suo culo, inserendone un pó dentro usando le dita.
Mara si era messa in un modo da alzare il culo il più in alto possibile. Simon si mise dietro di lei e iniziò a penetrarle il culo. A pelle! Ormai lei era abituata a prenderlo e dopo un po' lui la stava inculando alla grande. La teneva per i fianchi mentre pompava e pompava. "Mara, amore, che culo hai. Prendi, prendi" diceva lui eccitato. Andò avanti per un pó fino a svuotarsi nel suo intestino. Io ormai non riuscivo più a trattenermi, corsi nel bagno li vicino a sborrare dentro il water. Uscendo incontrai Simon, che aveva l'uccello ancora barzotto, sporco e non solo di sborra ma anche d'altro. Mi sorrise e mi disse "Oggi va così, ma lei ama te. Tranquillo. Scusa ma devo farmi un bidet, altrimenti sporco le lenzuola".
Bella festa del Redentore pensai tra me e me.
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