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Ricarica elettrica con cazzo in bocca


di Membro VIP di Annunci69.it simon1970
29.04.2024    |    99    |    1 9.2
"Si rialza dopo una manciata di secondi, decisamente troppi per la semplice ricerca del cellulare e l’atmosfera nello stretto corridoio tra le due auto è già..."
Da Milano in viaggio verso Ancona sapevamo che con la nostra nuova SUV elettrica avremmo dovuto fermarci almeno per una ricarica.
Troviamo delle colonnine a metà del viaggio ed ecco lì.
Parcheggio di muso e attacco i cavi.
Ben 50 minuti di attesa per una ricarica decente.

E Monica subito manifesta la sua noia.
Una bella signora di 53 anni, molto ben portati.
Faccia vispa da eterna ragazza con capelli folti e neri. Alta circa 1.68 con un bel culo e un seno abbondante a dire il vero un po’ cadente ma contenuto in reggiseni, che sceglie con molta cura, fa una gran scena sotto la t-shirt.
Jeans come sempre attillatissimi a dar risalto alle sue gambe e al suo culo.

Appena sceso e mentre attacco i cavi faccio subito la mia bella figura di cornuto consapevole … infatti lei non si accorge (o finge di non accorgersi) e dice con voce abbastanza alta “avessi almeno un bel cazzo da succhiare ahahah” accompagnato dalla sua risatina intrigante.

Inutile dire che a fianco a noi un’altra auto ingombrante stava iniziando la ricarica e il proprietario seduto alla guida che leggeva un giornale non poteva non sentire la battuta.

Alza la testa e i nostri sguardi si incrociano, mi lascio scappare un minimo accenno di sorriso.

Inizia una vera danza, degna di un rituale animalesco.

Lui scende dall’auto finge di stirarsi i muscoli della schiena.
Avrà 45-50 anni, età perfetta per Monica, sono quelli che preferisce.
É un po tozzo non alto più di 1.70, peloso. Moro, gambe massicce anche le braccia sono ben messe.
Pantaloni corti e T-shirt. Un tipo curato, non grasso però insomma da l’idea di essere un bel torello.
Esattamente l’opposto di come sono io, e a lei i tipi così piacciono.

Anche Monica scende dall’auto, con occhiali da sole, i suoi leggings di tela tipo jeans e maglietta attillata, le sneaker con una specie di tacco che la slanciano ancora di più.
Nella sua disarmante semplicità di abbigliamento sembra proprio una over 50 in cerca di cazzi.
Dice “vado a bere un caffè” e se ne va, dandoci visione del suo culo magnifico.

Torna dopo poco e, arrivando, mette in deciso risalto i suoi seni.
Sta bella dritta con la schiena come quando vuole farsi notare … e in quel percorso dal bar al parcheggio è impossibile non notarla.
La guardano in diversi.

Il nostro vicino osserva attento, del resto era lì che l’aspettava di fianco alla sua auto.
Lei ad alta voce dice: “mi metto sui sedili dietro e mi riposo un po’ tesoro, anche se fa un bel caldo!”

Il nostro vicino si fa coraggio, tradisce un leggero imbarazzo ma capisce che deve cogliere l’attimo. Del resto cos’ha da perdere, al massimo prende la sua auto e se ne va.
“Se vuole riposare sulla mia è bella fresca … senza complimenti”

Lei mi guarda, non aspettava altro.
“ Buongiorno piacere Monica … grazie gentilissimo perché no, almeno sto al fresco. Noi siamo arrivati qui a secco di corrente”
“Piacere Massimo”, risponde lui tendendo la mano, un tipo educato, fermo, risoluto. La sua bella auto gli conferisce anche un certo status.

La zoccola di Monica inizia subito lo show tanto per far capire che non vuole perdere tempo … un attimo dice “che devo recuperare il cellulare sulla nostra auto” e si china in maniera oscena verso il suo sedile indugiando con il culo per aria. In modo esagerato, quasi in una caricatura della femmina zoccola.

Si rialza dopo una manciata di secondi, decisamente troppi per la semplice ricerca del cellulare e l’atmosfera nello stretto corridoio tra le due auto è già bollente.

Lei sale dietro sulla comoda auto, e lui si siede di fianco sento che le dice che c’è la presa per collegare il cellulare al video posteriore.
Avviene tutto in un attimo. Ne resto sorpreso.
Dopo qualche secondo stanno limonando come due ragazzini, lei gli tiene la testa poi gli tocca le braccia.
Lui inizialmente è composto poi non resiste e le tocca i seni grossi con i capezzoli ben in tiro, farfuglia “che cazzo di tette che hai!!”

La macchina è ben nascosta tra la siepe e la mia, i vetri sono neri neri, per cui impossibile vedere i posti posteriori.

Come sempre vale la regola che io sono spettatore e, a parte rarissimi casi, il patto è che assisto ai giochi.
Per Monica è parte del divertimento, altrimenti il tutto avrebbe una carica minore.
Vederla limonare in quel modo mi eccita forse più di ogni altra cosa.

Si toccano, lui soprattutto esplora tutto il suo corpo quasi a controllare quello che non gli sembrava vero: un culo da vera troia, sodo e ben fatto.
Per fortuna è un jeans leggero che permette di toccare per ben anche in mezzo alle gambe, è talmente leggero che con le dita può sentire il suo buco del culo.

Lei inizia ad ansimare, limonano solo con le lingue, le labbra sono staccate, lei mi cerca con lo sguardo e io sono al volante, a controllare la situazione esterna e … interna.

Non abbiamo tanto tempo e lo sanno bene, si stanno gustando.
Lei fa una mossa che mi fa impazzire, gli afferra il cazzo passando dall’apertura dei pantaloncini un po’ larghi e inizia a segarlo da sotto.
So come fa, impugna con forza e in modo perfetto fa una sega.

Dopo poco Monica dice: voglio annusarlo, voglio sentire com’è!
Lui si sbottona e abbassa a sufficienza i pantaloncini. Svetta un cazzo che è in armonia con il resto del corpo, tozzo largo, peloso.
Lei è in estasi, fa parte del nostro gioco: lo annusa e si rivolge proprio a me: “sa di piscio, è un po’ forte ma mi piace!”

Queste sue affermazioni mi fanno impazzire e sono durissimo anche io.

Con una mano continua la sega leggera e con il naso e la faccia e va sulle palle, continua ad annusare e a dire cose.
Inizia a leccarlo dal basso, lui è veramente molto eccitato.
Dopo aver indugiato alla base e sulle palle lo mette tutto in bocca, e inizia a pompare con decisione.

Lo fa da troia, vuole dimostrarlo a entrambi quindi lo fa modo rumoroso e chiede di essere insultata. Lo bagna con tanta saliva e io so perché … si sta preparando a una cosa che sa che mi fa impazzire e quando c’è poco tempo rende tutti rapidi …

Gli dice, con voce roca “Massimo voglio annusarti il culo ora”.

La situazione è straordinaria, lei ancora vestita anche se con macchie di saliva sulla maglietta, comanda lui come se fosse un giocattolo.
Massimo si attacca al sedile anteriore con il culo in bella mostra, lei si avvicina e annusa … mi guarda e dice “ sa proprio di culo!!” . Appena finisce la frase ci infila la faccia e inizia a leccarlo in modo osceno, lui geme. Contemporaneamente gli afferra il cazzo umido e ricomincia a segarlo con decisione.

Lui ansima, dura al massimo trenta secondi e schizza un po’ ovunque, le dice che è una troia favolosa.
Lei succhia ancora per assaporare un po’ di sborra “che spreco - dice - voglia almeno sentire che sapore ha”

Poi si lascia andare con la schiena sul sedile e ride guardandoci … ansima un po’ ma si sta rilassando.
So già che in macchina vorrà limonare con me per condividere i sapori che gli sono rimasti intorno alla bocca.

Ma il viaggio e lungo e lei di certo non ha colmato la sua voglia.
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