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Le avventure di Lei


di Elegante73
18.08.2019    |    63    |    0 9.2
"Si lasciò invitare a bere un caffé e tra un complimento e l'altro si fece invitare a casa del tizio..."
Nella mia vita ho avuto tante donne... belle, intelligenti, strane e persino strane per certi versi.
In questo racconto vi parlo di Lucia (nome di fantasia) che mi ha colpito molto per la sua autenticità e per la sua veracità. Una donna di quarant'anni, siciliana, alta ed un bellissimo corpo: quarta generosa, fianchi pronunciati il giusto ed uno sguardo da gatta.
La conosco su facebook, come tante altre, e non do troppa importanza alla conoscenza.
Lei mi scrive diverse volte complimentandosi per i lavori che faccio (ho un laboratorio di ceramica artistica) e per una concomitanza decidiamo di incontrarci per vedere un lavoro.
Quel giorno faceva un caldo pauroso e camminavo con la capote abbassata. Ero in ritardo, ma nonostante tutto noto che mi aspettava pazientemente. Ho notato subito la sua eleganza e, scusandomi, le propongo di andare a mangiare qualcosa in un ristorante che conoscevo. Senza esitare, con un gran sorriso sale in macchina.
E' stato un pranzo conviviale, spiritoso e si è messa subito a suo agio, tant'è vero che mi ha raccontato pure della sua crisi con il marito...
Cominciammo così a prendere una certa confidenza.
Mi accorgevo sempre più che mi sarebbe piaciuta, ma era sposata e la cosa mi fermava.
La riaccompagnai e guardando allo specchietto la seguii per tutto il percorso. Sentivo che lei si sentisse osservata ma non si voltò.
Quel pomeriggio mi inondò di messaggi. Evidentemente non le ero indifferente...
cominciammo così a vederci ogni tanto e pian piano si aprì sempre più: cominciò a raccontarmi la sua vita.
Mi disse che da diversi anni tradiva il marito e che l'aveva fatto con diversi uomini. Così cominciai ad incuriosirmi e le chiesi di raccontarmi tutto.
Non fu una cosa facile, ma pian piano si aprì fino all'inverosimile.
Aveva cominciato a tradire grazie alla sua bellezza. Moltissimi uomini la importunavano da sempre ma non aveva mai ceduto; fino a quando cominciò a balenarle in testa il fatto che non godeva da tanto. Fu una scintilla.
Cominciò a guardare i pacchi degli uomini che incontrava.. Era curiosa di sapere come sarebbe stato quel membro piuttosto che l'altro...
E fu così per gioco che si lasciò avvicinare da un ragazzo che sembrava avesse un pacco bello grosso. Si lasciò invitare a bere un caffé e tra un complimento e l'altro si fece invitare a casa del tizio.
Arrivati a casa si lasciò baciare e subito lui cominciò ad accarezzarla, stringere i seni e ad affondare le dita nella figa che era già bagnata. L'idea di essere presa da un altro la eccitava da morire.
Lui ormai era partito per la tangente. Non credeva ai suoi occhi, ma lei era lì davanti a lui, a disposizione e stava accarezzando il pacco...
Cominciò a stringere per provare la consistenza che pian piano si faceva sempre più massiccia. Decise di aprire la patta, un po' goffamente, ma pian piano fece uscire un membro abbastanza grosso. Lo guardò con ardore e pian piano si abbassò per osservarlo da vicino.
Era venoso, liscio e morbido. Era teso, duro. Cominciò ad agitarlo con una mano e si rialzò.
Si baciarono profondamente e lui le alzò la gonna corta, la appoggiò al tavolo e lo indirizzò nella fessura umida.
Si aprì subito e la penetrò in un sol colpo.
Aveva voglia di lei e la stava possedendo. Lei invece aveva voglia di godere, ma non fece in tempo a chiudere gli occhi che lui era già venuto sulla tavola, proprio in mezzo alle sue gambe.
Non credeva ai suoi occhi..
Lui si giustificò dicendo che era troppo eccitato. Così lei si abbassò cercando il cazzo ormai a metà. Lo agitò per bene e poi lo mise in bocca agitando la lingua e succhiando fino a quando lo risentì rianimato.
Si appoggiò al divano di spalle le lo guardò con uno sguardo languido. Lui la accontentò subito e la cavalcò per un bel po'. Questa volta si trastullò la clitoride fino a venire prima che lui le sporcasse le chiappe con i suoi schizzi di sperma bollente....
Si congedò da lui quasi subito dopo e presa dall'euforia incontrò un amico che la importunava da una vita.
Non ci aveva mai pensato ma lo stuzzicò al punto da farsi proporre una sveltina nel bagno del bar. Ci pensò un attimo e poi fece cenno che si poteva fare.
Lui tentò di baciarla ma lei schivò e con fare serio si impose: Voglio solo lui.. disse.. indicando il pacco che si gonfiava.
Lui aprì i pantaloni e fece uscire un arnese consistente. Era molto più grosso dell'altro e si stava ancora gonfiando. Lo prese in mano e cominciò a leccarlo con goduria. Mentre leccava stava decidendo se prenderlo in figa o no. Ma lui fu più veloce. La prese per i fianchi e portò il culo verso di sè. Lei lo lasciò fare.
La penetrò subito con ardore. Fece solo un pò di fatica ad entrarlo tutto perché era grosso ma lei si lasciò trombare con tutta la passione che aveva. Si toccò fino a godere.
Lui capì che aveva goduto e la prese per i capelli trascinando la bocca sul membro che sapeva stava scoppiando.
Lasciò fare e si ritrovò con la bocca piana di un liquido caldo che non aveva mai assaggiato. Aveva un sapore forte.. indescrivibile. Non era brutto ma neanche facile da mandare giù. Così sputò nel lavandino, si asciugò la bocca e uscì dal bagno.
Quel giorno l'aveva cambiata per sempre...





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