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Il viaggio


di Napoletanofocoso80
03.02.2025    |    5    |    0 6.0
"Ora basta dissi, prima ti voglio leccare i tuoi enormi tettoni e poi ti infilo il cazzo in fica, e se mi va ti faccio pure il culo..."
Vi racconto la mia prima esperienza con una coppia.
Avrò avuto all'incirca 24/25anni, parto con la mia macchina dell'epoca per recarmi da parenti fuori regione, in cerca di qualche lavoro in prossimità dell'estate.
Durante il viaggio, dopo aver guidato per un paio d'ore, iniziai a sentire uno strano rumore,e preso un po' dall'ansia e dalla paura di rompere l'auto, decisi di uscire dall'autostrada,presso una località.
Iniziai cosi la ricerca di un meccanico.
Per mia fortuna, sul lato opposto al mio, della carreggiata notai un officina.
Mi fermai e gli esposi il dubbio che avevo, l'uomo con fare gentile, mi invitò a sostare nel bar di fronte,per rifocillarmi se volevo,e permettergli così di verificare tramite diagnostica, il problema da me riscontrato,e che se fossi stato fortunato, avrei ripreso il viaggio in breve tempo.
Lui era un uomo di mezza età, calvo un po' di pancetta,un aria da brava persona insomma,mi disse che potevo star tranquillo con lui, perché i napoletani gli erano molto simpatici in quanto aveva sposato una donna delle mie parti che si occupava della sua contabilità,e che di lì a poco, dopo aver fatto la sua solita colazione al bar, sarebbe arrivata al lavoro.
Preso dalla curiosità, e un po' di fame,attraversai la strada e mi recai a questo bar, entrai dentro, il bar si presentava come un luogo accogliente, stile fast food americano con tavoli quadrati e poltroncine uno di fronte l'altro,ed un ampia vetrata che mostrava la strada quindi le persone potevano vedere chi vi fosse all'interno.
Ordinai allora qualcosa e nell'attesa guardavo i presenti all'interno del locale,vi erano un paio di coppie di ragazzi,una signora anziana,e un altro paio di uomini.
Ma della fantomatica moglie del meccanico nemmeno l'ombra.
Finito, il mio pasto, mi girai verso la vetrata del locale che si affacciava praticamente sull'officina , e in quel momento notai che il meccanico stava parlando con una donna,lei di spalle indossava un jeans aderente una camicetta bianca a maniche corte e su un giacchino smanicato con il logo dell'officina, doveva per forza essere lei sua moglie.
Non riuscivo ancora a vedere il suo viso,ma la carrozzeria che si presentava,era da far invidia a tante donne o ragazze giovani.
La signora che avrà avuto all'incirca 45 anni circa si presentava con un fisico statuario,un culo a mandolino e un seno abbondante, una terza se non pure una quarta insomma,la classica donna mediterranea,la situazione sinceramente provocò in me una certa eccitazione.
D'un tratto vidi l'uomo che faceva segno alla donna,indicando la mia macchina e successivamente il locale,probabilmente gli stava spiegando la situazione e gli stava dicendo che mi trovavo li,in attesa del controllo dell'auto.
In quel preciso istante la donna si voltò e si mise a guardare verso il bar, con mio stupore guardava e sorrideva, cavolo mi ripetevo,quanto è bona questa, me la farei propio,e feci un cenno di saluto, facendole capire che la stavo osservando anche io con aria compiaciuta.
Fu allora che salutò il marito, attraverso' la strada ed entro' nel bar.
Si mise a parlare col barista,credo stesse ordinando,e gli fece segno di portarlo al tavolo,ma non un tavolo qualsiasi,il tavolo dove ero seduto io.
Iniziai così a sentire come una vampata di calore e la mente faceva mille pensieri.
Gli ormoni erano a mille.
Si presentò, e mi disse che potevo stare tranquillo perché era in buone mani in quanto suo marito era un bravo meccanico.
Allora io gli dissi che se il marito era bravo quanto era bella sua moglie sicuramente era il migliore della zona.
Lei inizio' cosi a ringraziarmi per i complimenti ricevuti,e arrossiva come una ragazzina.
Mi disse che aiutava il marito con la contabilità,ed essendo una piccola zona di passaggio,a parte camionisti rozzi e scorbutici,gli unici clienti erano spesso i loro compaesani e non le dispiaceva un ragazzo carino solare, una faccia pulita e soprattutto delle sue parti,cosa che non gli capitava di vedere spesso.
La ringraziai del complimento, e iniziai a farmi sempre più audace.
In quel momento sinceramente a me dell'auto non fregava affatto,e onestamente me la stavo mangiando con gli occhi,lei donna mora,capelli mossi,occhi castani,sorriso stampato sul volto, e un seno turgido e culo sodo.
Nulla da invidiare a donne più giovani di lei.
Mi faceva troppo arrapare,lei parlava, mi raccontava di lei di come aveva conosciuto il marito durante una vacanza in costiera,vent'anni prima,io annuivo ma sinceramente,di tutto quel chiacchierare non me ne fregava un accidente.
Non staccavo lo sguardo da qui seni,lei accortasi della situazione si fece anch'essa audace,e mi disse che gli piaceva quando una persona era interessata alle sue grazie,la faceva sentire viva,desiderata e la cosa la lusingava, ma era
sempre stata fedele,e non si era mai sbilanciata per principio e rispetto verso il marito,ma al tempo stesso sapeva,perché in un momento di debolezza l'uomo gli disse che per il suo bene,pur di renderla felice sarebbe stato disposto diciamo,ad assecondare un suo capriccio, se ci fosse stata occasione, perche lui non riusciva più a soddisfarla come in gioventù, e pur di non perderla e di vederla contenta era disposto a fare il sacrificio.
A quelle parole per un attimo rimasi spiazzato.
Quello era un calcio di rigore a porta vuota,non potevo sbagliare.
A quelle parole in me scattò come una molla in testa, e iniziai a fargli complimenti dicendole che la sua presenza aveva provocato in me uno stato di eccitatizione e che in un certo qual modo,mi scusavo della situazione.
Ma era troppo il desiderio esternare quello che provavo in quel momento e che se lei voleva io ero a sua disposizione per qualsiasi cosa.
A quelle parole la donna mi lanciò un sorriso e cambiò tono, iniziò a farsi anche lei più audace, voleva sapere cosa mi piacesse di lei, quali secondo me fossero i suoi punti forti,e io non esitai nel dirle che non aveva nulla da invidiare a nessuna donna nemmeno a quelle che apparivano in tv.
Ormai non vi erano più freni e mi facevao sempre più audace,le sfioravo la mano chiedendole di passarmi un tovagliolo cosa che avrei potuto prendere da solo ma lasciandole intuire che stavo cercando un contatto fisico con lei.
Mi disse che lei non era solita comportarsi così,era lusingata,e che la mia audacia e la mia sincerità andava premiata.
Pago' lei il conto,anche per me cosa che mi diede un po di fastidio e lo feci presente,lei con aria seria mi disse che semmai volevo ricambiare il gesto quella non era la sede adatta il favore l'avrei pagato in un altro modo e in un altro luogo.
Mentre ci alziammo per andare fuori,d'improvviso si fermo' di scatto, come se volesse controllare qualcosa,e io che le stavo dietro la tamponai,in pratica il mio cazzo duro si poggio' letteralmente tra le sue chiappe,lei senza nessun problema si volto' mi fece un occhiolino e mi disse che ora erano cazzi miei,perché la colazione la dovevo pagare con gli interessi.
Ora che si fa'?
Mi porta a casa sua ?
Albergo?
Queste erano le domande che mi ponevo.
Con una scusa si allontana dal marito?
Mentre immagino la cosa,una volta attraversata la strada va a parlare col marito,prima in maniera molto cordiale,poi notai che lui iniziava a lanciarmi occhiate, ma successivamente notai come una sorta di sottomissione.
Finita la discussione la donna mi fa cenno di andarle vicino,nel frattempo il marito si allontanava da lei e si dirigeva verso la porta d'ingresso per andarla a chiudere.
Io tra un misto di stupore e un po' di tensione cercai di capire cosa stesse succedendo,e di li a poco la donna mi invito a seguirla nello studio,li mi spiegò che aveva comunicato al marito che era giunta la situazione, che da un po di tempo lui stesso le consigliava,e che doveva stare tranquillo,perche diceva che vedeva in me una persona dalla faccia pulita educata,e che se l'amava come sosteneva doveva assecondarla.
Ormai era da troppo tempo che voleva provare un po di calore umano cosa che lui purtroppo non riusciva più a soddisfare come un tempo.
Ma ad una condizione,lui doveva essere presente,anche se in disparte ma voleva vedere tutto.
Io anche se un pochino timoroso, accettai e a quelle parole iniziò a baciarmi a toccarmi,era come assatanata mi baciava dappertutto sembrava una piovra,ormai eravamo una cosa sola,eravamo entrambi in fiamme,non perse tempo e in un niente mi ritrovai con la patta sbottonata,iniziò ad accarezzare il cazzo,lo stringeva e quasi mi fa faceva male,mi ripeteva che lo voleva troppo,d'un tratto mi ritrovai seduto sul divano con le braghe abbassate e il cazzo in tiro.
Lei inizio' così a spogliarsi,prima si tolse il giacchino,poi la camicetta, restando in reggiseno,e dandomi le spalle sitolse i jeans dandomi la visione di quel culo ancora tonico,sodo e a quella visione mi parti' istintivamente uno schiaffo sul culo,che tra lo stupore e l'eccitazione,venne apprezzato.
Era in intimo,iniziò a inginocchiarsi a me,e parti' con una pompa da paura,prima dolcemente,poi sempre più forte,sempre più vorace,affogava tutto il mio cazzo in gola,e poi mi massaggiava le palle,le leccava,io con le mani iniziavo a scoprirle quelle tettone turgide,aveva due aureole grandi e scure con due capezzoli tutti da mordere.
Ma desideravo leccarle ora e la feci accomodare su di un lato a carponi sul divano,cosi da potermi permettere di rovistare un po' le parti basse,le sfilai le mutande,con una mano le stringevo le poppe e con l'altra iniziavo un ditalino mentre lei continuava a succhiare avidamente il mio uccello,di tanto in tanto si girava verso il marito che ci guardava vicino all'uscio della porta dello studio,per capire la sua reazione,se gli piaceva la cosa,se era di suo gradimento,e sinceramente lo era perché si toccava l'uccello.
A me non fregava un cazzo di lui,in quel momento stavo godendo troppo,le stavo infilando letteralmente tutta la mano nella fica che grondava di umori,sbrodolava ed ansimava come una cagna,decisi di farmi piu' audace e iniziai a giocare con il buco del culo,che si sentiva che non era stato mai violato.
Notai da parte sua un timido cenno di disapprovazione,ma a me non importava un cazzo,volevo fargli quel culo,e con il dito grondante dei suoi umori,iniziavo a farmi strada fino ad infilarlo interamente.
Lei si dimenava come se la cosa non fosse gradita.
Fu allora con mio stupore che il marito,che fino ad ora non aveva detto una parola,si avvicinò a noi e rivolgersi alla moglie disse che se voleva farsi rompere il culo da me, poteva farlo se lo desiderava e non doveva vederlo come una mancanza di rispetto,a patto però che voleva essere li accanto a noi,perché voleva vedere godere e rincuorare la moglie, nel caso in cui si stesse facendo male o non volesse più farlo.
A quelle parole ancora con il mio cazzo in bocca,mi fissava,come ad aspettare la mia decisione,entrambi ormai pendevano dalle mie labbra,ero io a dettare le regole,accettai e lo feci sedere sulla sedia di fronte a noi e se voleva poteva pure segarsi mentre io mi scopavo sua moglie e gli dissi che era un buon cornuto.
A quelle parole la moglie mi redargui' e sorridendo disse che al massimo se c'era qualcuno che doveva chiamarlo cornuto,quella persona doveva essere lei.
Io la spingevo sempre più giu' facendola ingoiare il mio cazzo e il marito intanto seduto di fronte a noi, guardava il culo e la fica della moglie violata dalla mano di un altro uomo e si segava come un infoiato.
Anzi ci incitava sempre di più come se stesse dinanzi alla tv a guardare una scena porno.
Ora basta dissi,prima ti voglio leccare i tuoi enormi tettoni e poi ti infilo il cazzo in fica,e se mi va ti faccio pure il culo.
A quelle parole si stacco' dal cazzo e mi spinse la testa tra quelle poppe enormi , iniziai a leccarle e mordicchiarle i capezzoli turgidi sembravano chiodi talmente era eccitata.
Più leccavo più le stringevo e lei più ansimava , ora però era arrivato il momento di fotterla non c'è la facevo più,avevo paura di venire tanta era la foga, fu in quel momento che mi disse che se non avevo un preservativo però,non si faceva nulla, ma io per fortuna sono uno che non se li fa mai mancare e presi il borsello che avevo di fianco a me e porsi il goldone alla donna e gli dissi di sfilarlo dall'involucro e infilarmelo prima con le dita poi con la bocca come si addice ad una puttana.
Lei con un po' di fatica ci riusci' era una pratica che non aveva mai fatto e si vedeva ma seppe cavarsela.
Una volta messo l'impermeabile al cazzo la presi e la feci sedere su di me,sembrava la scena di un film porno,io che la stantuffavo seduto sul divano e lei a cosce aperte davanti al marito,che seduto si segava,lei saltava su e giù come un indiavolata,con una mano le tenevo le poppe a fatica riuscivo a contenerle,tanto erano grandi e le stringevo i capezzoli mentre con l'altra la sgrillettavo il clitoride,sempre piu forte,sempre piu' spingevo sempre di piu.
Lui continuava ad incitarci apostrofando la moglie come lurida cagna succhiacazzi e cose simili.

Cosa che a lei non dispiaceva sentirsi dire,e avendolo di fronte e guardandolo negli occhi sembrava quasi lo sfidasse a continuare.
I nostri gemiti rimbombavano nella stanza,stavamo godendo insieme,fu in quel momento che invitai il cornuto dopo che aveva imbrattato la tuta da lavoro con il suo seme,ad alzarsi perché stavo per venire e lui doveva leccare immediatamente la fica della moglie grondante di umori. Il cornuto non se lo fece ripetere due volte e si fiondo' sulla fica bagnata della moglie, godo,godo esclamai lecca tutto cornuto gli dissi,mentre entrambi ci abbracciamo esausti e soddisfatti.
E il culo mi direte.
Quella è un altra storia.
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