Ho aspettato tanto tempo......

Questo racconto non è frutto di fantasia ma è accaduto realmente l'anno scorso.Decidemmo con mio marito di organizzare una gita in montagna in una di quelle giornate di Agosto dove il caldo e l'umidità rendono le giornate in paese davvero impossibili. Passammo una serata a decidere che cosa portare da mangiare e il posto dove andare e già si capì che giornata fantastica sarebbe stata.L'altra coppia di amici invitata era da noi frequentata da un po' di tempo e devo dire che da donna ero attirata sensibilmente dal fisico del lui A. e non nego che più di qualche volta quando facevo l'amore con mio marito i miei pensieri erano arrivati a lui.Anche mio marito era molto eccitato da lei infatti durante le nostre scopate io lo incitavo e gli domandavo di cosa avrebbe fatto se al mio posto ci fosse stata la B.Gli parlavo che avevamo avuto modo di spogliarci insieme e che lei presentava una passerina folta di peli e con due grosse labbra che andavano succhiate e leccate a dovere. Questo eccitava tantissimo il mio lui che mi cavalcava per molti minuti con foga facendomi raggiungere diversi orgasmi.
Arrivammo la mattina all'appuntamento e l' aria oltre ad essere frizzante si presentava già eccitante, il mio amico si era presentato con dei pantaloncini che lasciavano intravedere il suo grosso arnese , mentre la lei aveva dei pantaloni attillati che mettevano in risalto le grosse labbra . Mio marito alla vista mi strizzò l'occhio e mi fece capire che sarebbe stato tutta la giornata con un pensiero fisso.Decidemmo di partire con una sola macchina, mio marito si mise alla guida B che purtroppo , ma con tanto mio piacere, soffriva di mal d'auto gli si mise a fianco ed io ed A ci accomodammo dietro.Per arrivare alla meta prefissata avremmo impiegato un ora quindi ci sistemammo comodi per affrontare il viaggio. A. aveva il suo grosso arnese sotto il mio sguardo e io facevo di tutto per provocarlo e farlo eccitare affrontando argomenti piccanti. Durante il viaggio cercai molte volte di avvicinarmi con scuse di qualsiasi genere ma non riuscii nel mio intento. Nel salire su in montagna incontrammo un grosso prato in cui sostavano diversi cavalli al pascolo e chiesi di fermarci ad ammirare quelle meraviglie , mio marito accostò sul lato sinistro della strada dalla parte in cui A. si trovava vicino al finestrino e questa fu l'occasione giusta per accostarmi con le mie grosse mele al suo corpo e a iniziare a strusciarmi.Intanto si vedeva un piccolo puledro con un grossissimo attrezzo che cercava di sormontare una grossa puledra, quell'immagine portò ad incrociare lo sguardo con A. che cercò di coprire in un battibaleno la sua patta che oramai non riusciva più a contenere io non gli diedi il tempo e accostandomi ancora di più verso il lato del finestrino appoggiai la mano su quel palo nodoso. Il solo sfiorare il suo membro mi creò un brivido e dalla mia figa iniziò a uscire tanto di quel liquido umorale che pensai di avermi fatto la pipì addosso. Mentre ognuno di noi faceva i propri apprezzamenti scherzosi al puledro io continuavo a menarmi quel grosso palo tra le mani senza che gli altri se ne accorgessero, intanto a A ormai eccitatissimo iniziava anche lui a pizzicarmi da sotto i capezzoli ormai diventati dei chiodi per quanto si erano irrigiditi.ci ricomponemmo dopo una decina di minuti e continuammo a salire per la meta prefissata.Arrivati a destinazione scaricammo tutta la macchina e io con una scusa e guardando A. negli occhi dissi che dovevo assolutamente andare in bagno, A. non si fece ripetere due volte la cosa e dal mio sguardo penetrante trovò anch'egli la scusa per accompagnarmi.Lasciammo quindi i rispettivi compagni a finire di mettere a posto le cose e ci avviammo verso i locali che il parco metteva a disposizione per i bisogni fisiologici.Arrivati a destinazione trovammo tante persone in fila che dovevano espletare il loro compito così presi spunto di invitare A ad inoltraci nei boschi per farla all'aperto .A.non se lo fece ripetere due volte e così ci inoltrammo in mezzo ad una pineta , giunti quindi in luogo fuori dagli occhi comuni A. mi si avvicinò e scendendosi i pantaloni tirò fuori i suoi 23 cm che non esitai a prendere in mano e a segare.....era da tanto che aspettavo questo momento.Con un colpo mi inginocchiai e lo presi a sbocchinare con dolcezza avevo voglia di sentire il suo seme inondarmi la bocca e assaporare il gusto del suo grosso membro , la cosa riuscì quando abbandonai il suo fallo per passargli la lingua sul buchino del culo. Il getto di sperma fu così forte che mi inondò bocca e viso con tanta di quella sperma che non avevo mai visto, ma non finì qui preso dalla foga di una eccitazione non comune si chinò e mi iniziò a leccare la figa. La sua lingua sbatteva contro le mie grandi labbra i peli si erano inumiditi e non mi fermai da scaricargli tutti i miei umori in faccia ormai repressi da tanto tempo.Intanto il suo attrezzo si era rimesso nuovamente in posizione e con tutta la forza mi accostò ad un pino e mi puntò il suo bel cazzone sul buchino del culo, iniziò un movimento lento fino a quando con un colpo secco mi impalò ero completamente senza forza mi sentivo cavalcata come la puledra vista precedentemente e non riuscì a trattenermi arrivando nuovamente copiosamente. A anche mi scaricò tutto dentro con un altro getto immenso, restammo in relax per un paio di minuti ci ricomponemmo e prendemmo strade diverse per il ritorno presso i rispettivi compagni che nel frattempo avevano iniziato a cucinare il pranzo.....Continua