Un incontro insperato

Il messaggio era inequivocabile: siamo in due e vogliamo incontrarvi. Non pensavamo di spingerci a tanto. Ma siamo stati al gioco: dove? Per fare cosa? Che esperienze avete? Pensavamo di dissuaderli con tante domande. Ma loro rispondevano con puntualità, mettendoci sempre di più le spalle al muro. Rimaneva l'imbarazzo, specie di mia moglie. Un conto è incontrare uomini maturi, quasi sempre professionisti sposati. Altro due trentenni, con tante donne a disposizione. Ma loro non facevano che riempirla di complimenti, sollecitando il suo orgoglio. Quando infine risposero di si alla sua richiesta di essere bendati ogni remora venne meno. Per me fu estremamente imbarazzante aprire loro la porta e condurli in stanza. Vederli spogliare e porgergli delle sciarpette in seta con cui avrebbero dovuto bendarsi. Non potei fare a meno di sbirciare la loro dotazione e immaginare cosa avrebbe provato mia moglie. Poi le cose andarono più velocemente di quanto avessi immaginato. Lei entrò in stanza e, a differenza del solito, era già nuda, con indosso solo delle calze autoreggenti nere. Si avvicinò al divano a tal punto da potersi fare toccare, mentre io guardavo estasiato e meravigliato. Le loro mani erano dappertutto. Scorrevano sul suo corpo, stringevano i suoi seni, si insinuavano impertinenti tra le sue gambe. E lei rideva, divertita e quasi orgogliosa della loro impazienza. Poi decise di sedersi al divano, in mezzo a loro. Prese i loro membri in mano, mentre loro le baciavano il collo ed il seno. Infine si chinò su uno di loro, cominciando a giocare con il suo membro con avidità. Poi fece altrettanto con l'altro. Si alternava in modo naturale, come se fosse per lei una situazione abituale. A quel punto furono loro a prendere l'iniziativa. Uno rimase seduto mentre l'altro la mise in piedi, la costrinse a pecorina e senza che lei potesse accorgersene si tolse la benda per infilare il preservativo. La prese di colpo, quasi con violenza, senza alcuna forma di rispetto. Lei cominciò a gemere, quasi con difficoltà visto che l'altro le spingeva il membro in bocca e la costringeva a prenderlo tutto, tenendole la testa premuta. Quello che la stava penetrando venne subito, con un orgasmo vigoroso. Fu a quel punto che anche l'altro si tolse la benda. Le ordinò di sedersi sul suo cazzo. Lei quasi supplicò di mettersi il preservativo e aderì al suo invito di provvedere lei. Poi si sedette sopra quel membro, dapprima di fronte e poi di spalla, facendosi impalare. Da quel momento fu un continuo cambiare di posizione. La prese a pecora, a gambe sollevate, fino all'ultimo affronto. Cominciò a bagnarle il culo per aprirsi la strada e rimase indifferente alle sue timide proteste. Entrò dentro con forza, facendola gridare. Il resto appartiene solo a noi e alla nostra voglia di lasciarci andare ogni tanto. Ancora oggi ne parliamo e fantastichiamo su futuri incontri.