Prime Esperienze
Primo giorno di lavoro
di Leonard89
06.08.2024 |
497 |
3
"Fabio "Ha ragione, è che sono un po' agitato, oggi è il mio primo giorno di lavoro, comunque vado al sesto piano..."
Settembre 2023 sono le 07e45 del mattino il sole comincia a perdere forza e dopo un' estate afosa si comincia a respirare.Sono fuori dall'edificio dove ha sede il mio nuovo ufficio, sto per iniziare una nuova avventura lavorativa come procacciatore di nuovi clienti presso una multinazionale che si occupa di servizi per l' edilizia, sono nuovo in questo lavoro,ho solo un minimo di esperienza ,in più ho sempre lavorato in Smart working non ho quasi mai lavorato con altre persone.
L' ufficio marketing è al sesto di nove piani,mi dirigo verso l'ascensore che sta per chiudersi, all' improvviso dall' interno una mano blocca la porta permettendomi di entrare ed è lì che vedo Valentina per la prima volta..
Bellissima rossa ,capelli mossi lunghi oltre le spalle,sulla trentina, corpo formoso ma non grassa,alta circa 165, le sue linee sono armoniose, occhi marroni misto verde.
Ha una camicia bianca poco scollata, ed una gonna bordeaux morbida lunga fino alle ginocchia, ed un paio di scarpe nere con un tacco non esageratamente alto, ha delle caviglie sottili, profuma di lavanda.
Non posso vedere la mia faccia, ma credo di avere la tipica espressione da pesce lesso, mi ha veramente colpito è sono un po' stordito tanto che quando mi parla ho quasi un sussulto..
Valentina " A che piano va?"
Fabio "Al mio ufficio grazie."
Appena uscite di bocca queste parole penso a quanto sono deficiente e credo che il mio viso sia vistosamente paonazzo.
Valentina "Credo anch'io che lei vada nel suo ufficio dato che siamo in un edificio pieno di uffici, sarebbe bello sapere il piano magari."
Il suo tono è gentile e scherzoso, credo abbia intuito che sono un mezzo imbranato...
Fabio "Ha ragione, è che sono un po' agitato, oggi è il mio primo giorno di lavoro, comunque vado al sesto piano."
Lei mi sorride e preme il tasto sei.
La salita sembra interminabile, mi sento in imbarazzo per la figuraccia, sono così agitato che non ho nemmeno notato che oltre il sei non ha premuto nessun'altro numero.
Infatti arrivati al sesto esce dall' ascensore insieme a me.
Valentina "Mi presento sono Valentina, benvenuto all' ufficio marketing."
Fabio "Piacere Fabio, sono il nuovo procacciatore di clienti, grazie del benvenuto."
Valentina "Molto bene Fabio, sono la tua Capoufficio ti aspetto nella sala riunioni tra 5 minuti per il briefing di benvenuto per i nuovi collaboratori. Intanto puoi sistemarti nella tua postazione che si trova esattamente di fronte il mio ufficio."
Dopo avermi indicato la mia postazione si è diretta nel suo ufficio, sistemo le mie cose ma soprattutto cerco di riprendere il controllo, sono stranamente agitato in più non ho iniziato con il piede giusto, la mia prima gaffe l' ho fatta proprio con il mio nuovo capo oltre che con una bellissima donna.
La mia postazione è il classico cubicolo chiuso su due lati ,scrivania, il terminale ed il telefono, una sedia ed una cassettiera con tre cassetti, sono il primo di una fila di 7 sono difronte l' ufficio di Valentina che è fatto di pareti a vetro,di fianco a me un' altra fila di cubicoli con altrettante postazioni, in fondo ci sono i servizi igienici la sala ristoro e la sala riunioni.
Il briefing di benvenuto si svolge alla presenza del responsabile acquisti e del responsabile vendite oltre che della Valentina,dura non più di dieci minuti, il tempo di darmi qualche linea guida e il benvenuto e sono già nel mio cubicolo al telefono.
La mattinata scorre tra decine di telefonate, mi capita spesso di guardare Valentina, avendola di fronte è anche difficile non farlo, è proprio bella quindi inevitabilmente la mia fantasia comincia a viaggiare.
Immagino che la bacio e l' accarezzo mentre ci spogliamo, immagino il suo corpo nudo, il suo seno abbondante, immagino di baciarla sul collo e di scendere giù lentamente verso il suo seno, leccare avidamente i suoi capezzoli ormai turgidi, immagino di farla sedere sulla sua scrivania e di spalancare oscenamente le cosce prima di buttarmi a capofitto con la lingua tra di esse,immagino le sue mani intorno alla mia testa che mi premono contro il suo sesso.
Immagino così vividamente che quasi riesco a sentire l'odore dei suoi umori entrarmi nelle narici, immagino di torturarle il clitoride, lo sento perfino indurirsi, la sento ansimare e contrarsi immagino il suo orgasmo inondarmi la bocca.
Sono così concentrato che per un secondo mi sono dimenticato dove mi trovo.
Improvvisamente una voce familiare mi riporta alla realtà.
Valentina "Fabio potresti venire nel mio ufficio per cortesia?"
Rispondo di getto senza riflettere
Fabio "Certo capo, arrivo subito."
Nell' esatto momento in cui mi alzo dalla sedia mi rendo conto della mia evidente erezione, fa ancora un po' caldo quindi ho optato per un pantalone elegante molto leggero, decisamente difficile nascondere la protuberanza.
Ormai sono già in piedi, non posso rimettermi seduto e non posso nemmeno restare fermo immobile ne tanto meno fare aspettare il mio capo, così mi dirigo verso il suo ufficio nella vana speranza che non noti nulla.
Continua...... (Se vi piace)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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