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Prime Esperienze

LA PRIMA VOLTA


di Membro VIP di Annunci69.it Sir_Nickolas
26.08.2024    |    109    |    0 8.7
"  Ecco quindi che arrivò quel fatidico sabato di luglio soleggiato..."
Eccoci qui, finalmente pubblico il mio primo racconto! È quasi incredibile, e non posso fare a meno di pensare che alcune esperienze andrebbero tenute segrete. Ma poi, riflettendo su tutto ciò, mi sono reso conto che non è un obbligo né una prescrizione medica; al contrario, sento che sia un atto di gratitudine verso quella coppia speciale che mi ha introdotto in questo affascinante mondo. Grazie a loro ho potuto esplorare l'universo della trasgressione, un luogo straordinario e, per molti versi, vietato... Quindi vi auguro una lettura intensa e coinvolgente!

Era il 2008 e mi trovavo al culmine della mia carriera professionale. Avevo avviato qualche anno prima un'azienda nel settore finanziario, e in un batter d'occhio ero passato da una semplice Società a responsabilità Limitata a una Società per Azioni, con uffici a Milano e Bologna. Certo, il mio tempo era limitatissimo, ma i profitti che ne derivavano alimentavano la mia autostima e mi facevano sentire onnipotente, una sensazione che tutti dovrebbero provare almeno una volta nella vita. Ed è proprio in quel periodo che fui invitato a un party in un castello nelle colline del Veronese grazie al titolare di uno dei più prestigiosi studi fiscali del Veneto.
 
Quando arrivai, rimasi colpito dal parco auto: Porsche ovunque, Ferrari, Bentley, alcune Lamborghini e Aston Martin; la mia RS6 sembrava quasi un giocattolo accanto a quelle bellezze. Entrando, mi venne incontro l'organizzatore dell'evento che subito mi presentò a una coppia affascinante della zona. Fin da subito capii che non si trattava di un aperitivo qualsiasi; tutti gli invitati erano persone di spicco, uomini impeccabili con orologi costosissimi e donne con scollature mozzafiato e abiti di seta provocatori. Ormai ero abituato a eventi del genere grazie alla mia rete di contatti che mi portava alle serate più esclusive della borghesia, ma quel party non mi convinceva del tutto.
Comunque la serata proseguì leggera tra risate e chiacchiere su vari argomenti. Conobbi tanti professionisti che poco dopo sarebbero diventati miei clienti. Proprio mentre stavo per andarmene, il marito della coppia che avevo incontrato inizialmente si avvicinò sorprendendomi con un invito: trascorrere una giornata in barca con loro partendo dal porto di Lignano Sabbiadoro. Guardando la persona che mi aveva invitato a quel party e presente in quel momento, mi sentii dire: "Vai Nicola, non preoccuparti, vedrai che ti troverai bene e che ne trarrai beneficio", e quindi accettai volentieri l'invito.
 
Ecco quindi che arrivò quel fatidico sabato di luglio soleggiato. Non ricordo di essermi mai sentito così energico come quel giorno; arrivai puntuale come un orologio svizzero al luogo concordato. A ricevermi c’era il marito della donna e dopo una stretta di mano ci dirigemmo verso la loro imbarcazione. Quando arrivai al molo non potevo credere ai miei occhi; appassionato di motori come sono, quel Riva da oltre 100 piedi brillava in tutta la sua magnificenza! Salito a bordo rigorosamente scalzo, lui mi mostrò la mia cabina dove potermi cambiare mentre i motori iniziavano a ruggire... eravamo pronti per partire e prendere da li a poco il mare aperto!

Salito sul ponte superiore trovai ancora il marito che si scusò dicendo che doveva lavorare e se potevo tenere compagnia a sua moglie sarei stato ben ricompensato. "Nessun problema!" risposi io con entusiasmo mentre venivo condotto verso lei che prendeva il sole a poppa dello scafo. Ed eccola, sdraiata sul suo materassino c’era lei, un corpo stupendo incorniciato dalla sua chioma bionda; le sue curve perfette emanavano fascino insieme al sorriso radioso che mi accolse come un raggio di sole caldo. Guardai suo marito confuso ma lui sorrise rassicurandomi dicendomi di non preoccuparmi affatto e insistette sul fatto che se fossi stato bravo ad intrattenere sua moglie sarei stato ricompensato generosamente.
Capendo il mio stato d'animo, prese l'asciugamano, se lo portò al collo coprendo il suo seno, e mi diede la mano, dicendomi: ”Tu sei Nicola?? Ricordo bene?? Vero??” Pur essendo nervoso pensando alla situazione – sperando fosse solo per discutere di affari – decisi comunque di mantenere la calma mostrando sicurezza ed eleganza mentre le stringevo la mano rispondendo alla sua domanda e cambiando discorso porgendole i miei complimenti per l'imbarcazione. Inconsapevolmente però mi ero messo in una situazione complicata; dopo aver sorriso lei tornò a sdraiarsi sul lettino chiedendomi se potevo spalmarle la crema solare indicandomi dove si trovasse.
 
Salutando suo marito che tornò all'interno mentre navigavamo sotto la guida del capitano, iniziai a massaggiare quel corpo celestiale soffermandomi sulle sue curve perfette lungo i fianchi. A quel punto lei disse: "Spero tu non lasci neanche un centimetro scoperto! Non vorrai mica che mi prenda una bella scottatura dove mi dispiacerebbe?!” Preso dal coraggio cominciai quindi ad accarezzarle le natiche fantastiche mentre i suoi gemiti iniziavano ad eccitarmi sempre più. "Hai mani meravigliose! Potresti spalmarla anche davanti? Non ti dà fastidio?" suggerì lei giocosa.
"Come vuoi," risposi io, deglutendo la mia saliva a fatica, dimostrando ancora una volta la mia difficoltà. Così, mentre mi mettevo la crema nelle mani, lei si voltò, lasciando scoperto quel corpo disegnato da un angelo: seni perfetti ornati da un paio di capezzoli duri che facevano da cornice ad una terza spettacolare, una rosellina rosa con all'estremità un solo ciuffetto di pelo, come quasi a indicare la strada per il paradiso. Dopo uno sguardo di complicità, guardandomi in giro, iniziai a spalmarle la crema con movimenti delicati, toccando ogni millimetro di quel corpo come ordinatomi.

Mentre stavo spalmando la crema su quel corpo celestiale, la sua mano scivolò quasi come per magia nel toccare il fuoco che ardeva dentro di me, ormai duro come un pezzo di ferro. "Scusami, mi è scivolata la mano," disse lei accennando un sorriso. "Scusami tu, ma siamo su candid camera? Ora esce tuo marito con un fucile? Perché io potrei gettarmi in mare, ma avrei bisogno di un salvagente." Finalmente, con quella frase, ero riuscito a spezzare il ghiaccio, sentendomi rispondere: "Pensavo che mio marito ti avesse detto che siamo una coppia libertina e che ogni tanto io mi prendo i miei spazi di gioia dopo il suo benestare. Non facciamo del male a nessuno e lui è felice nel vedermi star bene." In quel momento, stavo inevitabilmente entrando in un mood capace di farmi capire l'importanza della donna, la libertà che è giusto concederle e quanto fortunati siano le coppie che vivono la loro unione in questo modo.

Viste le sue parole, decisi che era il momento di lasciarmi andare e, continuando a spalmarle la crema e soffermandomi nel giocare con i suoi seni, iniziai a chiederle cosa le sarebbe piaciuto provare e come avrei potuto fare la differenza. A quelle mie domande, lei si alzò dal lettino, si coprì, mi prese per mano e mi accompagnò verso la loro camera. Entrati in quella suite, lei fece cadere a terra l'asciugamano, mostrando ancora una volta quel corpo di una milf che nulla può invidiare a una ragazzina di 20 anni.

Si sdraiò nel letto e mi disse testuali parole, che ancora echeggiano nella mia mente dopo anni "Voglio che mi prendi e mi tratti come una troia, mi devi scopare come sia la tua schiava incurante di quello che potrebbe succedere in qualunque momento". A quel punto, mi spogliai, la presi per i capelli, le ordinai di mettersi in ginocchio, e le sbattei il mio cazzo ormai duro come il ferro in bocca, provando un pompino degno di una pornostar. Le sue labbra facevano sparire il mio arnese dentro la sua bocca, sentendo la sua lingua che andava a colpire il mio glande. Le presi il collo, la feci alzare e le diedi un bacio succhiando la sua lingua, mentre le mie mani strizzavano quei capezzoli duri dall'eccitazione mentre la mia mano stava scendendo nell'andare a scoprire le sue labbra più belle, ormai divenute un lago.
 
La presi, la buttai sul letto, e mi gettai letteralmente tra le sue gambe per assaporare quel gusto inebriante, mentre le stesse si aprivano sempre di più. Preso da quella foga, non mi accorsi che intanto era entrato in camera suo marito che eccitato da ciò che stava vedendo, si spogliò e iniziò o farsi una sega gustandosi quel momento avvicinandosi all’orecchio di lei sussurrandole di mettersi a pecorina, e mentre noi uomini ci stavamo posizionando ognuno per i propri compiti, alla visione di quel culo ben in vista, pronto ad accogliere il mio augello reale, lui mi passò il lubrificante posizionato sul tavolino.

“Non ho mai visto mia moglie così eccitata, falla tua in qualunque modo” Spronato da quelle parole, lubrificai per bene quel buco afrodisiaco e iniziai ad aprire quel lato B da urlo con il mio cazzo duro come il marmo. Di solito, fino a quel momento avevo trovato donne che avevano avuto difficoltà nell’accogliere il mio bastone, ma non quella, lei si chinò ancora di più per sentirlo tutto dentro e gustarne ogni centimetro mentre la sua bocca era avvinghiata nel gustarsi il cazzo di suo marito.
 
Le onde del mare ci cullavano attraverso la navigazione, e dentro quella camera si respirava un odore di sesso fortissimo proveniente dalle nostre voglie.

Lei si sdraiò sul letto a gambe ben divaricate e mi disse: “voglio che tu mi riempia tutta di sborra” e così inizia a montarla come un forsennato mentre suo marito si era seduto nel gustarsi quell’attimo memorabile. Le mie spinte pelviche facevano entrare il mio arnese dentro quelle labbra stupende, la sua bocca cercava la mia, le sue mani e le sue unghie graffiano dolcemente la mia schiena lasciandomi segni indelebili, e la sua fica ormai fradicia bramava sempre di più il mio pene, ed è proprio in quel contesto che esplosi in un vulcano di sborra incandescente capace di riempirla tutta come da sua richiesta.
Una volta lasciato quel paradiso e ritornato in me, vidi suo marito che si avvicinò e gli esplose tutta la sua voglia sul suo seno, gustandomi quell'attimo nel vederla giocare spargersi quel nettare sui suoi capezzoli.

“Ne vuoi ancora??” le dissi ancora eccitato - “Non mi stancherei mai” mi rispose, e così, a quelle sue parole, le presi i piedi, la tirai verso di me, la feci mettere in ginocchio e le dissi: “ora voglio riempirti anche la gola, devi far vedere a tuo marito come ti lasci inondare e ti fai scivolare dalle labbra la mia sborra” , “io voglio gustarmela tutta come una zoccola, fai il tuo dovere e riempimi la gola” rispose lei. A quel punto suo marito prese il telefono e iniziò a filmare quell’attimo che da li a poco sarebbe esploso in un finale da premio oscar. Il mio nettare venne in soccorso immediatamente esplodendo in un’emozione unica, e lei da brava golosona, non se ne fece scappare una sola goccia, aprendo la bocca in direzione di suo marito che stava riprendendo il tutto con il suo cellulare, per poi ingoiarsela tutta.
 
Quella è stata la mia prima esperienza in un triangolo, e devo dire che ci sono stati anche altri incontri con loro. Oggi ogni tanto ci sentiamo per scambiare qualche saluto. Ma tutto è cambiato quando ho capito cosa mi piaceva davvero e cosa no; ho trovato il coraggio di stabilire alcune regole mie, dopo aver passato tanto tempo a rispettare solo i desideri degli altri. Un enorme grazie a tutte le persone che ho incontrato in questi anni e con cui sono rimasto in contatto. Grazie di cuore a chi non si è limitato a guardare delle foto, ma ha avuto il coraggio di conoscermi meglio; da questo è nata un’amicizia che sicuramente durerà per molti anni!
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