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La discoteca


di mt72
23.08.2017    |    20.808    |    6 9.0
"Cominciò a giocare con la lingua e la cannuccia, scavallò le gambe e lasciò intravedere la sua patatina ben rasata, e cominciò ad ammiccare ai ragazzi..."
La discoteca

Una sera, annoiati in casa, io e Maria decidemmo di divertirci un po' e ci preparammo per la serata.
Lei di mise una camicetta bianca semitrasparente, una gonna nera che arrivava a metà coscia, autoreggenti nere e niente intimo né sopra né sotto.
Era maggio e la temperatura era molto gradevole, arrivammo in breve al parcheggio della discoteca e li ci separammo, io entrai per primo e mi accomodai sui divanetti adiacenti l' ingresso ed attesi li suo arrivo.
Era magnifica, bella e prosperosa, attirò in breve l' attenzione degli uomini che intravedevano le sue forme sotto la camicetta.
Andò a sedersi praticamente davanti a me e cominciò a guardarsi intorno.
Le mandai un messaggio e le dissi di andare a prendersi un cocktail e di prenderlo con la cannuccia e cominciare a giocare.
Mentre cominciava ad assaporare il liquore mi guardò cercando un segnale, ma ancora non avevamo nessuno di papabile.
Poco dopo un gruppetto di 4 ragazzi sui 20/25 anni si fissò a guadare Maria e li le mandai un messaggio” Gioca”.
Cominciò a giocare con la lingua e la cannuccia, scavallò le gambe e lasciò intravedere la sua patatina ben rasata, e cominciò ad ammiccare ai ragazzi.
“Sigaretta”
Letto il messaggio si alzò e andò dai ragazzi a chiedere una sigaretta.
Si alzarono e andarono nel giardino del locale, io li seguii e mi misi a guardarla fare la civetta: giocava con la lingua e la cannuccia, accarezzava il braccio dell' uno o dell'altro, si appoggiava ad uno o all'altro facendo le fusa come una gattina.
“Macchina”
Lesse il messaggio e chiese ai 4 ragazzi di accompagnarla alla macchina e subito accettarono, entusiasti di poterla scortare fuori.
Arrivarono alla macchina, lei mise la giacca sul cofano dell'auto, si voltò verso di loro e disse
“Adesso vi devo ringraziare”
Così dicendo alzò la gonna e mostrò le sue grazie, si sedette sul cofano allargando oscenamente le gambe per farsi ammirare in toto, sbottonò la camicetta e liberò le sue magnifiche tettone e cominciò ad accarezzarsi i seni e le labbra della patatina.
I ragazzi, prima sbalorditi e poi eccitati, liberarono gli uccelli e cominciarono a menarseli affascinati dallo spettacolo di Maria.
Lei accelerò le carezze tra labbra e clitoride, si penetrò un poco per poi portarsi alla lingua le dita colme dei suoi stessi umori e a quella scena un paio dei ragazzi vennero copiosamente.
A quel punto cominciò a penetrarsi e a sfregare il clitoride come una pazza.
Lei raggiunse l'orgasmo e si lasciò andare a gridolini di piacere e scivolò praticamente giù dal cofano.
Gli altri due ragazzi cominciarono a segarsi più velocemente per raggiungere anche loro il piacere, ma io, bastardo, feci scattare l'apertura dell'auto e loro si bloccarono.
“Tiratevi su i calzoni e salite in auto” il mio tono era duro e intransigente, dovevo un po' farli stare sulla corda.
Stavano per ribattere qualcosa ma ad un mio cenno Maria salì in auto e li chiamò dentro, imbarazzati e un po' preoccupati salirono cercando di ricomporsi.
Andai alla guida e in pochi minuti raggiunsi uno spiazzo in campagna lontano da tutto e da tutti, fermai la macchina e quella zoccolona vogliosa di Maria scese subito e andò nel baule a prendere una coperta e la borsa dei giochi.
Si andò a piazzare davanti alla macchina, stese la coperta, si tolse gonna e camicia e ricominciò lo spettacolo.
“Ok ragazzi stasera siete fortunati, la signora ha voglia di cazzo e ha scelto voi. Uscite e fate quello che vi dice lei o quello che vi dico io e ci guadagnerete una grande serata.”
I ragazzi si guardarono tra l'impaurito e il dubbioso ma quando Maria tirò fuori dalla borsa un rabbit e cominciò a giocarci si precipitarono fuori.
Maria ordinò che si togliessero i pantaloni e che facessero bella mostra dei loro cazzi, ovviamente da bravi ubbidirono e tirarono fuori quattro membri belli duri e, devo dire, un paio di loro anche belli grossi, cosa che non sfuggi alla protagonista della serata.
“Voi due, cazzoni, venite avanti che vi voglio succhiare” disse indicando i ragazzi meglio dotati e invitandoli a mettersi ai lati della sua testa.
Il rosso, quello con il membro più grosso, su il primo ad accostare la cappella alle labbra di Maria che, senza smettere di giocare con il rabbit, cominciò a succhiarlo avida. Ne aveva così voglia che se lo infilò in bocca in un colpo solo rischiando quasi di soffocare, ma non mollò l'oggetto del suo desiderio.
L'altro cazzone, un ragazzo con i capelli rasta, si posizionò dall'altro lato e presto ebbe il piacere di provare quella meravigliosa bocca. Adesso li alternava senza rinunciare al suo giocattolo, gli altri due continuavano a segarsi impazienti di poter partecipare.
“Togliete quell'affare e cominciate a leccarla” ordinai e subito si gettarono tra le cosce di Maria aprendole la patata ancora di più e cominciando a leccare labbra e clitoride alternandosi per non rischiare di toccarsi con le lingue.
Dopo pochi minuti esplose in un magnifico orgasmo.
“Voglio che mi scopiate adesso vi voglio dentro!!!!!” urlò senza tanti preamboli la zoccola.
Il ragazzo con i capelli lunghi che le aveva dato l'orgasmo con la lingua stava per buttarsi dentro quando
“Fermo stupido, senza cappuccio stasera solo seghe” la mia voce lo paralizzò.
Stava per ribattere qualcosa ma io gettai sulla coperta due scatole di profilattici e subito capirono.
Appena furono tutti e 4 gommati il capellone affondò il suo cazzo dentro Maria che gemette di piacere a prenderlo, anche se i suoi versi erano ovattati dall'enorme cazzo del rasta che le impegnava la bocca.
Mi tolsi i pantaloni pure io e portai il mio cazzo alla bocca della mia troia che lo riconobbe subito e ignorò gli altri per dedicarsi al mio piacere.
“ Scopatela frocetti non la sento godere, fate a turno non più di una decina di affondi a testa, il primo che viene perde.”
Mi guardarono allibiti, ma mi presero in parola e cominciarono a fottersela uno alla volta e chi non la scopava si faceva segare mentre io mi gustavo quelle labbra e quella lingua.
Il più timido dei quattro fu il primo a godere
“Bene adesso siediti in macchina e aspetta” Deluso e deriso dagli altri tre andò mogio in macchina.
Feci alzare Maria, stendere il rosso e lei si impalò sul suo cazzo avvolgendoselo completamente tra le labbra della sua figa vogliosa, ordinai agli altri due di togliere il preservativo e farsi sbocchinare mentre io mi preparavo a sodomizzare la mia donna.
Sputai nel suo fiore dietro, poi giocai di lingua e dita per allargare un poco il buco, quando fu pronta puntai la cappella
“Sfondami voglio godermelo tutto” e di colpo lo feci entrare, prima un gemito di dolore, poi seguirono alcuni gemiti di piacere e poi i suoi incitamenti soffocati solo dai cazzi che alternava in bocca.
La sentii godere almeno tre volte durante quella doppia, i due davanti a lei sborrarono in bocca, in faccia e sulle tette di Maria che cerchò di non farsi scappare nemmeno una goccia.
Anche lo stallone che cavalcava venne proprio pochi secondi prima di me, il mio seme le riempì il culo e lei godette di nuovo.
Fece allontanare tutti, tranne me ovviamente, ordinò che si rivestissero poi mi sorrise, io le strizzai l'occhio e feci cenno al timido di tornare sulla coperta. Volò fuori dalla macchina a cazzo duro e si fermo solo ad un gesto di Maria.
Lei cominciò nuovamente a succhiare il suo e il mio mentre gli altri guardavano ancora bramosi.
Mise il profilattico al ragazzo, prese la vasellina dalla borsa dei giochi, e me la passò, le spalmai per bene il buco dietro, mi misi a pancia in alto e lei si fece aiutare ad impalarsi col culo su di me.
Quando fu certa di averlo ben piantato in culo invitò il ragazzo a scoparla ancora e ovviamente fu subito accontentata.
Sentivo la foga del giovane, ma Maria non voleva che godesse subito, la doveva spaccare in due, era il premio alla faccia degli altri che lo avevano preso in giro
“Mettilo dietro insieme a mio marito, ne voglio due in culo”
Il ragazzo esitò, ma esortato dalla mia troia obbedì.
Lo sentivo scivolare contro il mio e sentivo il buco di Maria aprirsi e lei urlare come una pazza.
Prese a sfregarsi il clitoride come una forsennata intanto che i nostri due cazzi le rompevano il culo ed ebbe un orgasmo epico.
Noi intanto continuavamo a pompare il suo culo ormai sfondato e aperto e lei invito gli altri tre a portare i loro cazzi alla sua bocca e ricominciò a succhiare.
Io venni per la seconda volta, dopo poco anche il ragazzo e di nuovo Maria, che poi volle sdraiarsi per farsi schizzare da tutti sulla bocca e sulle tette.
Distrutta, con la figa e il culo in fiamme, ma soddisfatta come non mai, prese un pacco di salviette dalla borsa e cominciò a pulirsi, i ragazzi si ricomposero ed io pure.
Maria li baciò tutti e 4 sulle guance, passando la sua mano vogliosa ancora sui cazzi, anche se imprigionati nei pantaloni, poi salì in auto.
“Ragazzi è stato un piacere” li salutai e salii pure io in auto e, prima che potessero salire, partimmo lasciandoli li.
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