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Inondata


di bridget
18.02.2013    |    59.330    |    3 7.8
"Io rimango sola, ascolto, e di colpo l’ovetto che ho in figa inizia a vibrare… mi contorco come una puttanella in calore, grondando succhi sul pavimento..."
INONDATA
Spesso racconto al mio compagno, a cui piace un sacco il mio essere una vera porca, le mie fantasie. Una di queste mi vede circondata di maschi che offrono i loro membri eretti, fino a venire e ricoprirmi completamente di sborra. Mmmmm….mi sto bagnando solo a scrivere…
Mai più avrei pensato che un giorno mi organizzasse una sorpresa… una sorpresa vera che non dimenticherò tanto presto.
-Stasera facciamo un’uscita “un po’ speciale”, ti va?
Nel nostro gergo un’uscita “speciale” finisce inevitabilmente con me che ne faccio di tutti i colori.
-Mmmm… certo che mi va, ma solo se posso essere veramente troia… che ne dici?
-Certo! A proposito non mangiare stasera, avrai modo di nutrirti più tardi…
Mmmm, penso e spero che voglia dire ciò che immagino, ma staremo a vedere.
Così mi preparo: mi assicuro che la mia patatina sia perfettamente depilata, tacchi vertiginosi, autoreggenti, cappotto. Prima di uscire, mi infila nella patatina un ovetto vibrante comandato a distanza.
Ci avviamo verso il nostro club preferito. Sono tutta eccitata, per tutto il viaggio infilo un paio di dita nella mia fighetta, già ampiamente allagata dal mio abbondante nettare.
Quando arriviamo, il gestore del locale mi accoglie come se fossi una delle sue “artiste” più affermate. Scopro che c’è una saletta prenotata solo per noi, e la mia curiosità sale a mille. A questo punto il mio compagno mi porta in saletta, mi toglie il cappotto, mi fa inginocchiare al centro, e mi benda. Non vedo assolutamente nulla…
-Aspetta, e divertiti… per te stasera non devono esserci limiti. Io sarò qua, a controllare che ti stia divertendo… sei sempre al sicuro.
E così dicendo e esce dalla saletta.
Io rimango sola, ascolto, e di colpo l’ovetto che ho in figa inizia a vibrare… mi contorco come una puttanella in calore, grondando succhi sul pavimento lucido…
Di colpo mi rendo conto di gente attorno a me… maschi… tanti… eccitati come animali…
Qualcosa mi sfiora la faccia. Mi giro, tasto con le mani, gambe di marmo, sode. Salgo con la mano: un culo d’acciaio e finalmente arrivo alla parte più interessante: Mio Dio è enorme, duro come la roccia!
Inizio a succhiare come una troia, e subito ne sento altri, tutti intorno a me. Le mie mani sono al lavoro, segano cazzi a più non posso, la mia bocca fa altrettanto. Succhio un po’ qui e un po’ la… sempre avidamente. Sento la sborra arrivare alla punta, trafilare dalla cappella, quanto basta per sentirne il sapore e farmi impazzire dalla voglia!
Ma sono una succhia cazzi provetta, so come gestire uccelli prossimi all’orgasmo, e smetto al momento giusto… I maschi intorno a me non parlano, ma mugulano come animali. Stanno per venire, li sento, vogliono venire… in me, su di me… E io continuo a segare e succhiare…
Finchè decido, è ora!
Ho un cazzone enorme in bocca: sento la tensione, i muscoli che si irrigidiscono… e finalmente mi esplode in bocca! Ingoio a più non posso, ma è troppa, mi scappa dalla bocca sul collo e sulle tette!
Nel frattempo, dalla mia destra, sento fiotti di sperma colpirmi la faccia e le tette… mi giro, ma ha finito! Peccato, ne prendo un altro… succhio come una porca, mentre chi non ha il piacere delle mia bocca si sta segando su di me… Ancora fiotti di sborra da destra, questa volta… Intanto il cazzo che ho in bocca mi inonda: quanta, buona, tanta dolce sborra!
Continuo… succhio e ingoio quanto posso, mentre con le mani sego… altri fanno da soli e mi scaricano tutto addosso: in faccia, sul collo, sulle tette… sono completamente glassata di sborra, mi cola fino alla figa e poi sul pavimento…
Mi siedo, gambe aperte, braccia indietro, testa reclinata e bocca aperta…
-Avanti, chi ne ha ancora si accomodi!
Li sento, i maschi, eccitati come scolaretti! Chi mi schizza in faccia, chi sulle tette, chi si inginocchia e mi viene dritto sulla figa spalancata!
Non sono mai stata così piena… Mi passo le mani sul corpo ormai grondante, raccolgo quello che posso sulle dita e lecco, lecco e ingoio a più non posso!
Che maiale il mio compagno: lo conosco bene. Avrà selezionato personalmente questi stalloni: belli, tonici, con cazzoni grossi e palle lisce… come piacciono a me! Grazie! Grazie!
Poi, ormai svuotati, ad uno ad uno sento che escono… rimango sola sul pavimento, completamente ricoperta…
Due mani mi tolgono la benda:
-Ti sei divertita amore?
-Tantissimo, ma… quanti?
-I ragazzi erano quindici, poi si è aggiunto qualcuno all’ultimo minuto! Alcuni hanno sborrato più volte… Penso sia il tuo record, no?
-Sai cosa si dice? Ogni record è fatto per essere battuto! Ma andiamo a casa ora, avrai bisogno anche tu di una troietta, no?
Senza pulirmi mi infilo il cappotto e ce ne andiamo.
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