Francesca, la troia di papà. Parte 2

Salve a tutti lettori di racconti di a69 :) in questo racconto propongo una tematica un fuori del comune e che molti potrebbero non gradire, se questo è il caso vi invito a fermarvi qui.

Mi scuso per gli eventuali errori grammaticali, non sono una scrittrice ma spero di migliorare col tempo, se voleste continuare a leggere i miei racconti.

Il mio racconto è tutto fantasia (nei fatti e nei nomi) ed è solo frutto della mia immaginazione maialina e sempre in ricerca di nuovi stimoli. Non incoraggio a tali pratiche.

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Allora mio padre mi prese e mi tirò su senza molti problemi, visto che sono molto minuta. E mi buttò sul divano a panza in su.

Lo vidi negli occhi ed erano tutto fuoco! Mai visto così neppure quando da piccolo si arrabbiava con me per le mie bravate. Si era trasformato in un toro... un toro in calore che ha come unico obiettivo fecondare! Scaricare il suo seme in profondità della femmina.

Allora mi alzò le gambe e mi inficò la sua grossa nerchia, ancora umida e bagnata dai liquidi della mia fichetta anale, tutta in un colpo, fino le palle, io urlai: "AHHHH" Restò dentro per qualche secondo, e poi lo tirò fuori di nuovo, per rientrare con più potenza e così cominciò a chiavarmi con una potenza tale che pensai che oltre a sfondare a me, sfondasse pure il divano.

Era un toro scatenato! Io ero stremata... non resistevo più una chiavata di tale potenza. "PAPÀ,  FERMATI TI PREGO, NON RESISTO!" Ma lui non ascoltò, era prossimo a svuotare le palle.

Qualche secondo e papà: "AHHHH CAGNA, tieni la sborra!" Arrivò la sua investita finale e più profonda, sentii i suoi coglioni premere sul culo, e la sua cappella nel profondo dentro di me, cercando un utero. Esplose dentro di me! Sentii la sua nerchia pulsare e scaricare il suo latte caldo di me. Il mio sfintere invece premeva per non lasciare uscire il suo cazzone da dentro di me, e affinché non scappasse una sola gola del suo seme... ma era così tanto che traboccava e lo sentivo mentre cominciava a uscire e colare per la mia fighetta anale devastata da papà.

Si buttò sopra di me e mi abbracciò, per poi tirare fuori il suo cazzone da dentro di me e si alzò... mi guardò con faccia di soddisfazione e contemplò ciò che aveva fatto... la figa anale della cagna di suo figlio (anzi figlia mignotta... tutta truccata, con tette finte, e tacchi rosa) completamente aperta e piena di sborra che colava tutta dal buco sul divano.

Il suo cazzone era ancora duro... allora mi disse che sarebbe andato in bagno a pulirsi e farsi una doccia.

Io ero distrutta ma ancora vogliosa dal cazzo di papà, allora lo insegui in bagno, lui era sotto la doccia ma non aveva ancora aperto l'acqua.

Lo guardai sorridendo per un po' e pensai: madonna che bel manzo che è mio padre... era tutto sudato dopo la trapanata che mi aveva dato ed era ancora duro lì...

Allora mi avvicinai a lui, mi misi in ginocchio davanti alla sua mazza e cominciai a leccarla dalla cappella alla base. "Papi, mi ha farcito la figa mi riempi anche lo stomaco? Voglio ingoiare la tua crema"

Mi prese per i capelli e mise sul muro in ginocchio e mi sbatte il suo cazzone sulla faccia mentre io con la lingua provai a leccarlo: "Sei una brava troia figliola, poche donne sono riuscite a prenderlo tutto" Allora apri la bocca e lui mise il suo cazzone dentro in un colpo, arrivando fino in gola.

Mi stantuffò la gola per un po' mentre io mandavo giù tutta la mia saliva con il sapore del suo cazzo mentre aspettavo la sua crema.

"AHHH sto sborrando troia! Bevi tutto!" Disse lui e sentii il suo cazzone arrivare in fondo la gola e pulsare, riempiendomi l'esofago di sborra...

Mmm come era dolce la sborra di papà, la migliore che avesse mai assaggiato.

A questo punto sono andata via e l'ho lasciato da solo farsi la doccia.

Quella sera non ci siamo più parlati, i giorni passarono e sentivo mio padre strano e distante, non mi parlava oltre le cose necessarie. Penso che era disturbato da quello che è successo tra noi quel giorno... mi sentivo colpevole per ciò, dato che è stata un'idea mia.

Allora sono andato da lui per scusarmi: "Papà devo chiederti scusa per quello che è successo l'altro giorno..." e lui rispuose: "No,  Francesco è tutta colpa mia, sono tuo padre e avrai dovuto avere più giudizio e fermarmi. Anche se mi è piaciuto e rispetto le tue preferenze sessuale, sono tuo padre e non sta bene, dimentichiamo ciò che è sucesso e non accadrà di nuovo, va bene?" E allora io gli dissi: "Certo papà, non voglio rovinare il nostro rapporto".

È arrivato il weekend, è tornata mamma a casa, la nonna stava meglio. E le nostre vite continuarono normalmente come erano prima.

Il Giovedì sera prossimo arrivai a casa dall'università e sentii un odore di caffè mescolato con un forte profumo di maschio, sentii subito la mia fighetta scaldarsi...

Sulla tavola della cucina c'erano papà, mamma e un collega di lavoro di papà, Roberto.


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Grazie a tutti porcellini per aver letto i miei racconti e i vostri commenti :) spero vi sia piaciuta anche questa parte! Fatemi sapere se volete continuare con le avventure bollenti di Francesca, la figlioletta maiala 💋
Cosa succederà tra Francesca e Roberto? Come mai è venuto a casa sua? 🤪