Gay & Bisex
il cliente. parte 2
di bmrz69
24.01.2018 |
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"Sono in balia delle persone, non capisco più nulla, comincio a gemere come una troia, urlo che voglio di più..."
Suona la sveglia.Ancora indosso le autoreggenti, il peri ed il resto dell' abbigliamento è in terra.
Una bella doccia è quello che ci vuole, mentre sto sotto il getto caldo, ripenso a quello che è successo la sera prima e mi faccio una bella sega.
mi vesto normalmente, scendo a fare colazione. mentre risalgo, rivedo l' uomo della sera prima scendere in sala colazioni. mi vede anche lui, ma nulla, ne un sorriso, totale distacco. è così che devono essere gli incontri. finito l' incontro, tutto finisce li.
Mi presento in officina, cominciamo a prepararci per l' ispezione. puntuale come un orologio svizzero arriva il cliente. scende dalla macchina, e riconosco l' uomo della notte precedente. Anche lui mi vede, ma anche adesso, non una sola parola, non uno sguardo. La mattinata procede con la massima professionalità, compresa la pausa pranzo che passiamo insieme , non una sola parola.
Alle 17.00 finisce l' ispezione, ci stringiamo la mano ed stiamo per andare via. sto per salire in macchina, quando mi si avvicina. con voce tranquilla mi dice semplicemente.
"Lascia la porta aperta alle sette"
arrivo in stanza, ho il cuore a mille. mi aspetta un' altra serata come quella di ieri.
alle 19.00 ero pronta, pulita, anche dentro, con miniabito, avevo indossato una cat suit ben aperta dove serve, inoltre indossavo i tacchi e la parrucca. stavo al bagno, a rimirare la mia troiaggine quando la porta si apre. ho un sussurro, lui viene in bagno... mi afferra la testa e me la piega... comincio a pomparlo...
Dopo un paio di minuti mi dice
"copriti i vestiti da troia per il momento". tolgo la parrucca, metto una camicia, un paio di jeans.
andiamo a cena. durante la cena eravamo semplicemente due colleghi, si è parlato della fornitura, del più e del meno, pagato il conto, mi fa lasciare la macchina e mi fa entrare nella sua. ci fermiamo in un parcheggio buio dove mi tolgo la camicia ed i pantaloni, ri indosso le scarpe e la parrucca e mi fa ridiventare una troia.
saliamo in macchina e torniamo al luogo di incontro del giorno prima. Non immagino cosa stava per succedere.
mi da un pacchetto regalo. lo scarto. ci trovo dentro un collare. lo indosso, usciamo dalla macchina, prende un guinzaglio. mi obbliga a camminare a quattro zampe. la cosa non passa inosservata. Nel giro di pochi minuti mi ritrovo circondata di gente che mi segue, fa battute. rivolgendosi al mio PADRONE gli dicono, che ha una bella cagna.
Ovviamente da a tutti il permesso di farmi quello che vogliono.
mi ritrovo due cazzi in bocca in un baleno, ed un altro che si spara una sega a tre centimetri dalla mia faccia.
mi sento alzare la gonna, e qualcuno mi penetra a secco, senza complimenti. gemo. non mi dispiace affatto.
qualcuno mi sculaccia, mentre il guinzaglio viene utilizzato per frustarmi il culo.
quello che si segava, mi poggia il cazzo su una guancia i mi riempie di sborra, mi cola sulle guance, ho gli occhiali sporchi.
anche quello che spompino mi sborra in faccia, mentre dietro continuano a scoparmi.
sono in balia delle persone, non capisco più nulla, comincio a gemere come una troia, urlo che voglio di più.
dopo un po di tempo finisce tutto. la gente se ne va, ho il viso sporco di sborra, toccandomi il culo, scopro che qualcuno mi era venuto sui glutei, ero sporca anche dietro. il mio padrone mi rassicura
"dentro te lo hanno messo solo col guanto, tranquilla cagna"
mi tranquillizzo. faccio per rialzarmi.
"no troia, torni col guinzaglio in macchina"
nel traggitto, ho visto altre persone finchè non siamo arrivati in macchina, stavo per salire, quando mi dice
"E no.. le cagne come te salgono dietro"
mi apre il bagagliaio. Salgo.
Arriviamo in albergo, parcheggia dietro. ormai è ardi e non c' è più nessuno. la reception è chiusa, si vede solo la luce di una tv.
mi porta in camera da lui, faccio per sciacquarmi ma lui me lo vieta.
mi sdraia con la schiena sul letto, mi alza le gambe e mi comincia a scopare. non mi ero resa conto che lui non mi aveva sfiorato per niente.
"sei stata una brava stasera.. mi hai fatto davvero arrapare... " mi dice mentre me lo pianta nel culo. lo spinge tutto dentro, fino alle palle, probabilmente gli era piaciuto lo spettacolo di prima, perchè dopo pochi colpi, me lo sfila, mi mette in ginocchio, me lo pianta in gola e mi rilascia il suo nettare, parte in gola, parte di nuovo in faccia.
si alza, prende il butt plug, me lo infila nel culo e nel congedarmi mi dice:
Adesso vai a dormire così, senza pulirti, con il butt plug nel culo e non toglierlo. lascia la porta aperta... se mi va torno.
Ho seguito alla lettera le istruzioni, solo che quella notte non è tornato, ed il collaudo era ormai finito.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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