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Gay & Bisex

"MI HAI ROTTO IL CULO"


di Membro VIP di Annunci69.it PerCamionista
31.08.2017    |    51.624    |    29 9.4
"La macchina si fermò giusto il tempo di permettere a due dei quattro ragazzi che vi erano su, di fare una pisciata e ripartì e noi fortunatamente ci..."
L'avevo liquidada, dicendole che non riuscivo piu' a mantenere quel rapporto di lontananza e che era giunto il momento che le nostre strade si separassero, come potevo dire alla donna che per 9 anni era stata la mia compagna che, avevo assaggiato la minchia e non riuscivo piu' a farne a meno? Quindi optai per mentirle forse per la prima volta da quando la nostra storia era iniziata.
Ne parlavamo da un paio di giorni, ma ormai la decisione era presa e, dopo averla lasciata in aeroporto, comincia a tornare verso casa, con il pensiero fisso che vista l'ora forse non l'avrei trovato, ma siccome l'area di parcheggio era di strada, mi sarei fermato lo stesso.
Erano le 11 di una notte di fine estate e la temperatura era ancora gradevole, quando misi la freccia per entrare, il cuore mi batteva all'impazzata, speravo di trovarlo, non c'era piu' dubbio, lo desideravo con tutto me stesso e fui fortunato, era li, in macchina a guardarsi un film, con la portiera aperta, un piede fuori sull'asfalto, solo il bermuda addosso e l'immancabile sigaro nella mano sinistra.
Non c'era anima viva nel resto del parcheggio quindi posteggiai quasi attaccato al posteriore del suo veicolo e scesi.
Lui quando mi vide mise in pausa il film e scese venendomi incontro e con un sorriso grandissimo, mi disse che era felice di vedermi.
Gli risposi che la cosa era reciproca e che speravo fosse li per poter imparare altro da lui, che mi aveva aperto un mondo nuovo nella mia vita.
Senza dire nulla mi baciò con molta passione e io ricambiai, così le nostre lingue si intrecciarono, esploravano la bocca altrui e si scambiavano fiotti di saliva.
Mi parse un bacio lunghissimo, ma davvero bello ed intenso, nessuno dei due sembrava volesse staccarsi dall'altro, ma fummo costretti dall'arrivo di una macchina e così ne approfittai per accendermi una sigaretta e fare due chiacchiere con il mio ormai nuovo amico.
La macchina si fermò giusto il tempo di permettere a due dei quattro ragazzi che vi erano su, di fare una pisciata e ripartì e noi fortunatamente ci ritrovammo soli, io continuai a raccontargli come avevo trascorso i 3 giorni con la mia ormai ex e lui ascoltava e fumava, io ormai avevo finito la mia sigaretta e fu li che mi fece provare una cosa nuova, una cosa che mi avrebbe segnato, ad un certo punto, mi disse di stare zitto e di fare tutto ciò che da li a poco mi avrebbe ordinato, io sentito quelle parole fui come ipnotizzato, smisi di parlare e lo guardai dritto negli occhi, "ora ti passo il mio fumo", fece una lunga boccata dal suo sigaro, si avvicino', mi prese per il mento quasi a costringermi ad aprire la bocca e passò il fumo dalla sua alla mia. Sapendo che il fumo di sigaro non andava aspirato, lo buttai quasi subito fuori, ma lui mi diede un buffetto sulla guancia e disse :"Forse non ci siamo capiti, sono io a dirti ciò che devi fare, quindi mettiti subito in ginocchio e fatti perdonare, riproviamoci, ma buttalo fuori solo al mio ordine".
Mi inginocchia e lo guardai quasi ad implorarlo, tirò un'altra boccata e me la riversò nuovamente in bocca, dopo penso cinque interminabili secondi mi fece cenno che potevo buttarlo fuori, non resistevo piu' e fui velocissimo, ma mi eccitai a tempo zero e il mio cazzo si indurì all'istante, forse questo gioco mi iniziava a piacere e l'effetto era chiaro, ero suo e lui mi ordinava cosa fare.
"Porco ti piace, lo vedo da come mi stai guardando, sembri chiedermene ancora, allora sai che ti dico, ora rimani così e invece di buttare il fumo fuori, spompinami e piano piano lo tiri fuori"
Cacciò fuori il cazzo già bello Barzotto e iniziò a toccarsi, io provai ad allungare la mano, ma mi fermò e mi schiaffeggiò leggermente ancora una volta "ti dico io quando puoi, ora usa solo la bocca", mi prese la nuca mi sputò nuovamente il fumo in bocca e mi costrinse a spompinarlo "Fumati sta minchia, che ti piace", non me lo feci ripetere, iniziai a succhiarlo e pian piano a espellere il fumo dalla bocca, cazzo che bello che era vedere il fumo che risaliva dalla sua asta mentre io mi impegnavo e usare la mia bocca su di essa. Andò avanti così per circa dieci minuti e poi mi fece alzare.
"E' giunta l'ora che ti faccia provare una nuova bella sensazione, ora che ti ho portato a desiderarmi, mettiti prono sul cofano della tua macchina che ti faccio un altro regalo".
Subito feci come voleva e lo sentii dirigersi verso la sua macchina, provavo a guardare, ma non riuscivo a vederlo bene, lo sentivo solo armeggiare, quando torno' nella mia direzione con in mano un tubetto e un preservativo, capii.
"Ora cerca di rilassarti che penso a sverginarti sto culo voglioso che hai, ricordati che se non vuoi sentire male devi rilassarti, almeno godi e fai godere me"
Iniziò a leccarmi il buco con tutta la lingua e riversandomi tanta saliva, mi fece un vero e proprio bidet e ogni tanto alternava leccate e schiaffi leggeri anche alle chiappe, stavo impazzendo e lo desideravo dentro di me, sembrò capirmi, quindi iniziò a spalmarmi del gel nel buco e indossò un preservativo.
"Ti vedo già bello rilassato ora ci provo, avvisami solo se senti male, ma se collabori godrai solamente". Appoggiò prima la cappella leggermente e piano piano iniziò a farsi spazio dentro di me, io godevo e tanto e speravo di sentire presto le sue palle sbattermi sul culo, ma quel coso era enorme e mentre era circa a metà, sentii un pò di male e mi ritrassi.
"Fermati cazzo, abbi un pò di pazienza, sopporta un pò e stai tranquillo, godrai come una bestia ma questa te la sei meritata" Bam e mi schiaffeggia la chiappa destra io a quel punto non so preso da che gli faccio "Si Luca, possiedimi, voglio sentirti tutto dentro di me, entralo tutto e fammi sbattere i coglioni contro le natiche, voglio che mi allarghi il buco, me lo merito, tu sei il mio Padrone e devi farlo".
"Ah si, è questo che vuoi"? in un colpo solo fu dentro ed io vidi le stelle, ma dopo pochi secondi fui di nuovo in me e iniziai a muovere il culo per sentirlo ancora piu' dentro e lui, a spingere piu' forte e piu' in fondo possibile, me lo sentivo in gola per quanto ci dava dentro, si aveva ragione, rilassandomi avrei ottenuto il miglior godimento.
Capito che ero ormai sereno, iniziò a fare tutto piu' velocemente e spesso, lo tirava fuori lasciando dentro solo la cappella, per poi rientrare con forza.
Il piacere era piu' forte del fastidio, del dolore e iniziai a godere, a volerne di piu' il cazzo iniziava a gocciolarmi e lui mi scopava e mi sculacciava, piu' lo faceva e piu' godevo, speravo però finisse presto, ormai era da almeno dieci minuti che mi era dentro e sentivo il culo come una caverna, non mi stava sverginando, mi stava quasi violentando, ma mi piaceva e lo imploravo di darmene ancora, fu allora che lo sentii' irrigidirsi e iniziare a gridare "sborro sborro" ed io con lui, mi segavo e raggiunsi l'orgasmo.
Ricadde su di me, senza forze ed io mi rilassai con lui, ero davvero sfinito, ma contento, il mio culo aveva ricevuto la sua prima minchia ed ero in estasi, perchè anche se un pò doloroso era stato bello "Luca, MI HAI ROTTO IL CULO".
Lui sorrise ed esclamo': "Cazzo Andrea, sei spettacolare, mi hai accolto davvero bene, non ci avrei mai creduto potessi farlo così, spero davvero ti sia piaciuto" e si alzò, tolse il preservativo, mi passò un fazzoletto e con un altro si ripulì, "Pulisciti sia davanti che dietro Maiale".
Mi alzai e mi ripulii subito il cazzo, avevo paura a toccarmi dietro, lui avvertì questo mio disagio e mi sorprese ancora, "girati, ci penso io, prese un fazzoletto e piano piano mi ripulì dietro "sei pulito, tranquillo, ma non ci crederai, sei di nuovo già strettino, evidentemente hai dei muscoli che tornano subito nella posizione originale, sei fortunato", allora fui curioso gli strappai il fazzoletto dalle mani e provai a toccarmi dietro, in effetti sembrava non fosse successo niente, non ero poi così dilatato come mi sentivo.
Ricomposti, tornammo a fare due chiacchere e vidi che era già l'una, cazzo erano passate due ore da quando ero arrivato e il tempo era volato.
"Luca grazie, non potevo desiderare di meglio, anche oggi mi hai insegnato cose nuove e fatto scoprire piaceri che nemmeno pensavo potessero coinvolgermi".
"Grazie a te, che sei davvero un bravo alunno e che ho capito vuoi essere trattato un pò da schiavetto a volte, complimenti".
Un'altra bella Limonata e ci salutammo, promettendoci che ci saremmo rivisti ancora li...
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