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La scop…erta di un amico


di Sognatore91
18.05.2022    |    12.581    |    14 9.7
"“Cazzo robi scusa, ero in doccia e non mi sono accorto dell’orario..."
Ore 8, suona la sveglia. Sono ancora sudato e agitato dal sogno di stanotte. La sega delle 4 mi ha devastato, ero eccitato come non mai. Ancora ci penso. Quei due ragazzi così belli, così eccitanti. Nudi nel mio sogno, che sembrava così reale.

Mi accorgo di avere nuovamente il cazzo di marmo. Ho ancora qualche minuto di tempo prima di alzarmi, decido di dedicare al mio cazzo qualche coccola prima di affrontare la giornata lavorativa.

Lo sento pulsare dentro le mutande, vuole uscire, vuole esplodere pensando ancora al sogno della notte. Mi bagno la mano, pensando che potrebbe essere la bocca di Roberto, o di Massimo. Mi basta poco. Due una decina di scivolate su e giù ed ecco che vengo. Lo sperma mi inonda la pancia, l’odore del mio orgasmo è forte. Ma che cazzo di effetto mi hanno fatto questi due ragazzi?

Guardo l’orario, è tardi. Mi butto in doccia, corro a lavoro e affronto questa giornata super impegnata.

Passa in fretta. Tanti clienti, pranzo, spese e commissioni. Torno a casa alle 19 e prendo il telefono che ancora non ero riuscito a frugare bene. Apro i direct, risposta di Roberto di questa mattina alle 8. “Mattiniero il ragazzo” penso.

“Ciao Ale. Io tutto bene, e tu? Mi hai anticipato la domanda. Anche a me piacerebbe vederti. Per chiacchierare un po’, raccontarci di noi.
Io oggi sono impegnato tutto il giorno ma per cena dovrei liberarmi. Se ti va possiamo vederci”.

Mi fiondo a rispondere. Troppe ore di distacco, penso, ormai si è organizzato.

“Certo che sì, scusa se rispondo solo ora. Ho lavorato tutto il giorno. Se sei ancora libero (ci speravo) io sono a casa”

“Perfetto io un’oretta e dovrei liberarmi. Se vuoi facciamo un giro. Mangiamo qualcosa e passeggiamo”

Passeggiamo? Io? Troppo pigro.

“Ma in realtà sono un po’ bollito per uscire. Perché non passi a casa? Mangiamo qualcosa e se ci va possiamo guardare un film. Io non ho orari domani non lavoro”

“Assolutamente si va benissimo. Ci vediamo alle 21 da te allora?”

“Perfetto, ti aspetto alle 21”

Do l’indirizzo a Roberto e mi preparo, sistemo casa, preparo la cena e aspetto.
Manca ancora un po’ alle 9 e decido che un’altra doccia non guasta. Indugio un po’ del dovuto, con la musica a palla interrotta solo dai bip dei messaggi che arrivano. Maledetto me quando non tolgo la suoneria.

Esco dalla doccia, mi asciugo e apro il telefono. Le 20.50. Roberto è già fuori. Mi metto al volo un paio di pantaloncini corti e vado ad aprire la porta, senza pensarci, con solo i pantaloncini. Lui rimane sulla porta, quasi senza parole.

“Cazzo robi scusa, ero in doccia e non mi sono accorto dell’orario. Accomodati mi metto una maglietta e arrivo. La cena è già pronta”

Non proferisce parola, mi squadra da testa a piedi. E sotto i pantaloni della tuta vedo che qualcosa si è svegliato. Non ho un fisico super palestrato, ma posso dire che essendo magro ho comunque le giuste linee. Sorrido e vado a mettermi una maglia.

La cena si consuma con molta naturalezza, l’imbarazzo passa e chiacchieriamo del più e del meno. Scopriamo di avere tante passioni in comune tra cui tanti film. E dato che si pensava di guardarne uno era perfetta come cosa.

“Il divano non è comodissimo, è piccolo. Spostiamoci in camera almeno siamo comodi” dico io.

Lui acconsente senza batter ciglio. Fatto partire il film ci sdraiamo nel letto. Uno affianco all’altro. Non attaccati ma nemmeno tanto lontani. Il film va avanti tra i nostri commenti sugli attori non poco belli. Inizia a far caldo e mi tolgo la maglietta (non era poi così tanto caldo, ma volevo vedere fin dove potevo spingermi). Invito anche lui a mettersi comodo se vuole, e così mi segue a ruota. Cazzo che fisico. Anche lui per niente muscoloso ma comunque un bel fisico tonico.

Ormai il film sembrava non essere più così interessante. Erano più le occhiate che buttavo su di lui che altro. E anche Roberto si fece molto silenzioso. Cosa li starà passando per la testa?

Le nostre mani erano abbandonate sul letto nei fianchi. Così vicine che riuscivo a sentirne il calore. E piano piano sentivo la sua sempre più vicina. Fino a che si sfiorano. D’istinto, involontariamente la sposto. Non so perché, forse non me l’aspettavo.

“Scusami” dice Roberto

“Ma ti pare, mica mi hai morso. Ahahaha. Il tocco mi ha preso alla sprovvista e son saltato”

Ridiamo e continuiamo, o facciamo finta, a vedere il film. Ed ecco nuovamente il calore, non è più un gesto involontario penso. Il solo tocco anche se leggero mi fa salire i brividi, il mio cazzo decide di risvegliarsi. E noto che sotto i pantaloncini leggermente attillati si nota e anche parecchio. Decido di non nasconderlo, vediamo come va.

“Ti piace?” Mi fa Roberto

“Come?” Colto alla sprovvista e destato dal mio film mentale erotico non capivo a cosa si riferisse.

“Il film ovviamente, ti piace?”

“Ah si il film, bello si. Non lo ricordavo così interessante”

Con il mignolo mi accarezza il lato esterno della mano. Ho il cuore a mille, una voglia pazza di scopare e il cazzo che pulsa nelle mutande. Butto un occhio su di lui e noto con piacere che anche qualcosa nelle sue parti basse si sta svegliando.

Mi avvicino un po’ di più, con la scusa di mettermi meglio. Oramai le nostre mani sono una sopra l’altra. Ce le accarezziamo senza dir nulla. Il film termina, lo schermo diventa nero lasciandoci nell’oscurità attenuata solo dal chiarore che lascia la schermata nera di una tv accesa. Rimaniamo immobili. Si sente nell’aria un senso di eccitazione. Si sente nell’aria il solo suono dei nostri cuori che battono all’’impazzata e una sensazione di calore che emanano i nostri corpi.

Sento Roberto muoversi, come se si stesse alzando dal letto, forse mi son spinto troppo oltre. Mi sto per muovere anche io per alzarmi e accendere la luce ma qualcosa mi blocca. La sua mano ha iniziato a passare lentamente sul mio petto. Sento il suo naso davanti al mio, il suo respiro sulle mie labbra.

“E questo ti piace?”

La sua mano è arrivata sotto gli addominali, all’altezza dei pantaloncini.

“Si, anche questo non ricordavo così interessante” rispondo io con un filo di voce.

Appoggia le sue labbra sulle mie, senza baciarmi mi sfiora e si sposta ripetutamente. Sto impazzendo. Con la mano sento che mi sfiora la cappella che sta per uscire dall’elastico delle mutande. Lentamente prende i pantaloncini e me li abbassa. Rimango in boxer, troppo poco per coprire tutto, la punta del mio cazzo è completamente fuori.

Sento che si porta un dito alla bocca, lo riempie di saliva e inizia a giocare sul mio petto, sui capezzoli, fino agli addominali. Sto impazzendo, sono eccitato come pochi. Potrei venire solo per quel trattamento, ma mi trattengo. La sua bocca ormai è incollata sulla mia, sempre senza iniziare il bacio. Con il dito bagnato inizia il contorno della cappella. Mi abbassa le mutande, si bagna la mano e avvolge con tutta la mano il mio cazzo pulsante iniziando una sega lenta e super bagnata e nel frattempo finalmente mi bacia.

Lo faccio stendere di lato, in modo che non si stacchi da me e dal mio cazzo che è diventato bollente e ancora di più di marmo. Con una mano gli tengo la testa attaccata alla mia, con l’altra gli abbasso pantaloni e boxer, senza troppi complimenti.

Iniziamo una bellissima sega a vicenda. Abbiamo voglia l’uno dell’altro, e lo sentiamo. Salgo sopra di lui e iniziò a baciarlo con foga prima sulla bocca (le nostre lingue non si davano tregua) e poi scendo. Con la lingua passo dal suo collo ai suoi pettorali. Lo sento genere sotto di me. Mi dedico ai capezzoli stuzzicandoli con i denti. Ha un profumo bellissimo. Continuo a scendere.. sugli addominali.. fino ad arrivare alla punta del suo cazzo. Lo odoro, e non appena il mio naso percepisce il suo profumo non resisto più e lo prendo tutto in bocca. Succhio come un forsennato e lui geme come un assatanato. I gemiti e i suoi movimenti aumentano, capisco che lo sto portando al limite e mi fermo.

Risalgo per baciarlo ma con maestria mi prende e mi mette a pancia in su. Capisco che vuole restituirmi il piacere. Si fionda immediatamente sul mio cazzo e mi fa una pompa degna di nota. Lo sento che lo prende tutto in bocca, nonostante i miei 21cm. Ci sa fare il ragazzo. Sto godendo come un disperato, e più godo più rivoglio il suo cazzo in bocca.

Senza mai staccarsi si mette sopra di me per un bellissimo 69. La sensazione è bellissima. Nonostante avessimo i cazzi in bocca l’uno dell’altro i gemiti di piacere uscivano dalle nostre bocche come delle vere puttane in calore. Ero al settimo cielo. Eravamo sudati fradici, ma questo facilitava solo di più l’eccitazione.

Dal suo cazzo scendo per leccargli le palle. Gli piace. Con la mano mi spinge sempre più giù, fino a farmi arrivare all’ingresso del suo culo. Inizio mordicchiandoli le chiappe. Per poi proseguire leccando ogni centimetro del buco, penetrandolo con la lingua e lui godeva, urlava per quanto godeva.

“Cazzo Michi, se continui così vengo senza nemmeno toccarmi”

“Non ti azzardare” dico io “voglio scopare con te tutta la notte”

Non so se sia stata la mia frase o che altro, sta di fatto che in un attimo me lo son trovato sopra di me, con il suo culo dritto sul mio cazzo. Pronto a farsi penetrare, a farsi aprire. Mi bagno una mano con cui poi bagno il cazzo. Metto il preservativo e faccio lo stesso. Doppia lubrificazione doppio piacere. Come vede che son pronto non ci pensa due volte e ci si siede sopra, facendosi aprire in due senza troppi complimenti.

“Ah beh vedo che non è la prima volta”

“Con un cazzo come il tuo si. Ma finalmente qualcosa per cui valga la pena urlare. Ora zitto e scopami”

Non me lo faccio ripetere due volte. Lo prendo per i fianchi e iniziò la cavalcata verso il piacere. Sentivo il mio cazzo uscire ed entrare senza difficoltà. Aveva il culo un po’ stretto, ma questo non faceva che aumentare il piacere, mio e suo.

“Oh si cazzo, fammelo sentire tutto dentro.”

Continua a cavalcarmi per almeno 10 minuti, fino a quando decidiamo di cambiare posizione. Lo metto a 90, davanti allo specchio, e accendo la bajour. Voglio vedere come gode, voglio vedere come il mio cazzo entra e esce da quel bellissimo culo.

Andiamo avanti ancora per una bella mezz’oretta tra posizioni varie, ma sempre molto simili. È insaziabile e io sono praticamente al limite.

“Dammi due minuti, se no vengo e la festa finisce” gli dico.

“Ok signor stallone, due minuti di tempo a partire da ora”. Ridiamo e

riprendiamo a baciarci. La sua mano torna sul mio cazzo che ancora è di marmo. Completamente bagnato. Prosegue la sua corsa verso il mio culo, aperto dall’eccitazione.

“Ah vedo che anche il tuo culo non è niente male. Se non ti dispiace vorrei vedere se è stretto come il mio”

“Fa pure, vediamo se sai scoparmi e farmi godere come ho fatto io con te”

“Ha tutta l’aria di una sfida. E a me piacciono le sfide”

Detto ciò mi mette di lato, mi bacia il collo, mi prende il cazzo in mano e rinizia quella sega mollata all’inizio che mi fa andare in estasi. Nel frattempo sento che si bagna il cazzo e lo punta dritto nel mio buco.

È delicato, entra piano fino ad arrivare a fine corsa e si ferma, per dare il tempo al mio culo di abituarsi a quella bestia. Non lunghissimo ma grosso e super venoso.

Con la mano continua il movimento e da dietro inizia a penetrarmi, con dolcezza e delicatezza. Io sono al limite nuovamente, non penso di riuscire a resistere.

“Ti prego scopami forte” gli dico io. “Sto per venire e voglio venire con te che mi apri in due”.

Inizia a scoparmi più velocemente, movimenti forti e veloci. Davanti e dietro. Sento l’orgasmo pronto ad arrivare ma ancora non esplode. Mi giro per baciarlo e salgo a pancia in su sopra di lui, in modo che possa scoparmi meglio. Sono completamente aperto e sento il suo cazzo che arriva fino all’ombelico.

“Cazzo sto per venire” diciamo all’unisono.

E con un urlo disumano da parte di entrambi spariamo fiotti di sborra. Io sulla mia pancia, lui sul mio culo.

Stremati ci accasciamo. Lui a pancia in su, io sopra il suo petto. Mi accarezza la schiena, mi bacia. Mi sembra di star con lui da sempre. Non sembrava nemmeno una scopata con uno conosciuto da poco più di 24 ore.

“Stanotte ho sognato questo momento” mi dice “speravo mi chiedessi di uscire. Ma non mi aspettavo così presto, e tanto meno questo risvolto alla prima uscita”.

“Ti dispiace?!”

“Ti sembro dispiaciuto? Assolutamente no. Tutt’altro.”

Ridiamo e ci baciamo. Rimase da me a dormire, la mattina dopo doccia e scopata mattutina. Ci salutiamo con la promessa di coltivare questo nuovo rapporto d’amicizia. Con la promessa di vederci presto.

E inaspettatamente il presto arriva molto presto. Ma questa è un’altra storia.

———————

Spero vi sia piaciuto. Qua c’è molta realtà è un po’ di mia fantasia. Chissà magari “Roberto” lèggerà la storia e gli parte l’ispirazione.

Via ai commenti e buona lettura :D
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