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La macchina scura


di fulminao
27.09.2023    |    175    |    3 9.4
"Lo presi in mano e dopo un paio di colpi, gli leccai quella cappella umida che fece uscire ancor più liquido..."
Una sera di quest'estate, era una calda serata. Tornando a casa da un locale lungo la costa, sentivo impellente il bisogno di urinare.
Quella volta decisi di fermarmi un attimo in un luogo appartato noto per incontri notturni. Frequentavo ogni tanto quel posto ed ebbi anche incontri interessanti....ma quella sera fu inaspettata ed intrigante. Infatti appena sceso dalla macchina mi accorsi che qualche metro più in là c'era un'auto scura con lo sportello mezzo aperto....ma nessuna luce accesa. Molto incuriosito dalla situazione decisi di andare a verificare cosa e chi ci fosse dentro, difatti sembrava quasi un invito, dissi tra me e me. Bene, pian piano scoprii ciò che di bello mi si parava davanti gli occhi: un culo stupendo, non completamente depilato ma nemmeno peloso, perfetto. Pronto per essere messo sotto le attenzioni di chi lo avesse trovato. Nella penombra scoprii che era un giovane ragazzo sui 25 anni che indossava una tuta blu. La parte superiore a coprire la testa quasi del tutto e la parte inferiore tirata giù fin le caviglie, ai piedi indossava delle infradito di plastica bianche. Era messo a pecora, con il posteriore rivolto verso l'esterno della vettura. Mi appoggiai ancora vestito a quel bel sedere e sentii subito che la mia eccitazione fece sussultare il ragazzo. Allora non feci pregare ed iniziai subito a leccare quel buco stupendo in mezzo a quelle chiappe ben sode. Sentii i primi mugolii e decisi di continuare con più vigore cercando di mettere la lingua dentro quel buco. Nel mentre mi staccai un attimo per riprendere fiato vidi anche un bel cazzone spuntare dalle gambe. E' vero che lui era a pecora, ma con la mano spingeva il cazzo per farmelo notare. Era più corto del mio ma più largo e cosa molto eccitante con una bella cappella umida. Lo presi in mano e dopo un paio di colpi, gli leccai quella cappella umida che fece uscire ancor più liquido...divino. Mi eccitai moltissimo e mi tolsi i pantaloni e slip. Appoggiai la cappella a quel buco umido ma non spinsi. Mi accorsi che nel frattempo una ciabatta gli era caduta per terra e vidi la pianta di un bel piede. Pur essendo un estimatore ed appassionato di piedi femminili e di quelli soltanto, non potei fare a meno di notare quanto fosse simile e delicato nelle forme quel piede, tanto da non avere nulla da invidiare a nessuna. provai ad appoggiarci il cazzo e sentii la sua pelle, non callosa e liscia e curata. Dovrebbe avermi letto nel pensiero perchè lasciò cadere anche l'altra ciabatta e con i due piedi cominciò a farmi una sega magistrale. Pensai non fosse possibile ma il mio cazzo pulsava di piacere tanto che temetti di venire di li a poco, e difatti, tolsi controvoglia il cazzo da quel paradiso e lo appoggiai sul buco del culo. A questo punto il ragazzo prese un preservativo da una borsa vicino lui e me lo porse, aveva anche una crema lubrificante. Me lo misi con una velocità e voracità immensa e lo cosparsi di crema. Glielo spinsi dentro delicatamente mentre lui allargò con le mani le natiche. Ci andavo piano ma lui mi prese per un fianco e mi spinse dentro con più decisione e allora capii che dovevo spingere il più possibile dentro quel buco stretto. La goduria era tanta e mentre cercai di pensare a cose stravaganti pur di non venire presto, vidi che il ragazzo prese un fazzoletto e lo mise sotto il suo cazzo ormai prossimo alla venuta e dopo un paio di botte infatti lo sentii spruzzare sborra a fiotti insieme ad un mugolio intenso di piacere. Non resistetti oltre e dissi che stavo per venire al che se lo sfilò da culo e tolto il preservativo se lo mise in bocca. Venii in modo porco, molto porco, come non ho mai fatto e lui ingoiò tutto. Poi, sempre nella penombra, mi porse un fazzoletto così mi spostai e mi pulii. Così fece anche lui ma nascosto dallo sportello spalancato. Mi salutò sottovoce e tornò in macchina. Se ne andò via e non lo vidi mai più. Solo che qualche sera, il cazzo si ricorda di quella stupenda notte e reclama la mia mano per sputare fuori tutta la voglia che ancora porta.
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