Il ciclista evoluto

Il ciclista
Frequento saltuariamente una pineta, a circa 3 km dalla mia residenza.
È una pineta che ha, sotto, una spiaggia “per nudisti”, ma è frequentata soprattutto da singoli che vogliono fare sesso tra loro.
Un mese fa circa, venivo da “ponente” per raggiungere la mia città.
Era l’una del pomeriggio.
In genere, nella piccola piazzola a lato della strada, vi sono macchine o moto, che evidenziano la presenza di “attivi” “passivi” o “guardoni”.
Stavolta nessuno.
Ok. Entro e posteggio la mia moto. Mi tolgo il casco e mi guardo intorno.
Dopo circa un minuto vedo salire dalla stradina che porta alla pineta un ciclista con annessa bici.
Completamente abbigliato per l’allenamento, evidentemente non si è fidato di lasciare la sua preziosa e, giudico, costosa bici legata ad un qualunque palo, ma se l’era portata con se nella escursione, presumo, a “caccia di culi”.
Come mi vede, si tocca il pacco, e inverte la direzione di marcia, scendendo di nuovo verso la pineta.
Io lo seguo a ruota.
Avrà 40 anni, un fisico asciutto,atletico, polpacci “da ciclista amatoriale evoluto.”
Non riesco a vedere il pacco, perché mi precede, ma la tuta attillata mi mostra due glutei molto belli, scolpiti, credo, da lunghi allenamenti in bici.
Dopo poche decine di metri, scavalcando la linea ferroviaria ora in disuso, raggiungiamo la pineta.
Questa è esposta alla vista della strada.
Ma scendendo di una altra decina di metri, si raggiunge un “tunnel” di scolo della acque meteoriche, a cielo aperto, molto ampio di larghezza e completamente avvolto da vegetazione.
È un luogo ideale, coperto alla vista dalla strada e dalla pineta, ma accessibile a qualche guardone occasionale.
Come siamo dentro, mi abbraccio a lui.
E vestito con la tuta da ciclista, pantaloncini corti.
E magro, ma ha dei bei muscoli pettorali.
Ci lasciamo andare ad un languido bacio.
Mentre le lingue si intrecciano, maliziosamente, la mia mano scorre i sui pettorali e si avvicina all’incavo delle cosce.
Sento subito una buona consistenza.
Tuttavia non mi posso immaginare quello che troverò.
Mi accuccio sulla sua patta, la lecco dal di sopra.
Lui fa scorrere la lampo e libera anche la parte inferiore.
Ha mutande bianche che fasciano completamente il suo inguine.
Mi avvicino e scopro, sempre coperto, un bastone di carne molto ma molto rilevante.
Sento la sua voce, quasi ridente.“Non ti aspettavi eh tutto sto cazzo vero?”
Alzo la testa e guardo i suoi occhi azzurri… sorrido e gli chiedo: “Sei sposato”
“Si”
“Accidenti che fortunata la troia” ……
Lui non risponde ma appoggia le mani alla mia testa, la avvicina al pacco e con un filo di voce mi dice……. “Leccalo… ora… attraverso le mutande”
Mi dedico alle sue richieste.
La lingua a spatola insegue la curvatura del bastone sulle mutande.
Ad ogni passata, lenta ma costante, l’indurimento si fa sempre più marmoreo.
Non resisto… con tutte e due le mani gli afferro l’orlo delle mutande e, dolcemente, le faccio scorrere giù, attraverso i marmorei muscoli delle gambe.
Ora è completamente alla mia vista, a pochi centimetri dalla mia faccia.
E’ il più lungo che abbia mai visto….. non è grosso, non è massiccio, ma è proporzionato: un cazzo normale ma extra lungo.
Il cervello mi comanda di fare una affermazione… “Ma come fai a infilarlo tutto fino alle palle in un culo?”
E lui, sempre con una voce contraffatta dal piacere: “vedrai… entra… entra tutto.. anche nel tuo culo…. Mmmmm....siiiii”
Sono stravolto…. La saliva bagna abbondantemente il cazzo……
Sono in un tunnel, coperto da vegetazione, in ginocchio che succhio come una troia affamata.
Vedo che lui non da alcun cenno di venuta…. Si limita a mugolare e a lasciarsi scappare un “quanto sei bravooooo……… che bocca calda….. mmmmm….. daiiii siiiii….. “
Mi prude il buco del culo…..
Ho voglia…..
Mi sfilo dalla tasca un preservativo alla fragola…… lo apro sempre leccandogli in cazzo.
Poi tolgo le labbra da quel palo e mi metto il preservativo in bocca…. Lui strabuzza gli occhi, forse non ha mai ricevuto un servizio simile.
Appoggio le labbra al cazzo duro, alla cappella e, lentamente, glielo sfilo tutto sul cazzo…​
Il preservativo non arriva alla fine dello scroto… ne mancano due dita abbondanti….
Continuo il pompino per altri due minuti.
Prendo il gel, lo apro e ne spalmo una copiosa parte sul preservativo.​
Poi gli do il telefonino in mano e gli dico, con una voce languida accattivante, scandendo bene le parole e passandomi la lingua sulle labbra: “Riprendimi, mentre mi infili il tuo lungo cazzo nel mio buco del culo…..”
E mi giro a pecora, appoggiando le mani ad un muretto di calcestruzzo e spalancando, per quanto possibile, l’ano.
Lui eccitato, si mette dietro a me. Tiene il telefono con una mano e mi dice: “Siamo in onda”
Poi sento la cappella che si appoggia al buco… E’ bravo, trova subito l’angolatura giusta.​
Sento una leggera pressione….. il buco si apre, come per magia..la cappella entra, dolcemente, non sento male…. Il culo se la mangia, avido.
Lui bofonchia, con voce eccitata e tremula un “entra…..entra…..mmmmm….. che culo di burroooo……”
Non è ancora arrivato al fondo che inizia a stantuffare….. gli chiedo: “Quanto dentro?" E lui: “quasi tutto….Ora goditi l’inculata, troiaaaaaa”
Posa il telefonino sul muretto, in orizzontale, affinchè si veda il culo e sopratutto il cazzo che pompa. Mi tiene per i fianchi, mi arpiona…. Sento che il cazzo entra, entra, entra ancora, sempre di più ….Ma esce anche…. Il bastardo sa come far godere col suo attrezzo….
Come in trance sento la mia voce: “Mmmmmmm…. Che belloooooo. Daiiiiii. Daiiiii... Ficcalo tuttooooooo.”
Lui ansima come un toro, ma riesce a dire: “Troia, c’è gia tutto dentroooo. Fino ai coglioniiii…. Mmmmm come sei strettooooo mmmmmm mi fai impazzireee. Che culooooo bollente che haiiii….e come mi stringi in cazzooooo….. me lo stai strizzandooooo….ohhhh come godoooo…..come lo prendi beneeee”.
Sto impazzendo dal piacere, non pensavo di prenderlo tutto… ma evidentemente il porco ci sa fare col suo attrezzo…continuo a dire frasi senza senso.
“Siiiii….. inculami amoreeee…. Sono tuaaaaa. Tuttaa tuaaaaa….. godoooo daiiii inculamiiii…… sono una vaccaaaaaa… ancoraaa….. ancora… spingi…. Rompimi il culoooo”
Ora lo sento veramente bene, abbiamo trovato un sincronismo ottimo. Scorre che è una delizia, come un pistone nel cilindro di una ferrari formula uno…..
Ho perso la cognizione del tempo. Credo siano passati almeno dieci, quindici minuti.
Il culo incomincia a farmi male. Decido, se possibile, di farlo venire.
Sculetto un attimo….. destra sinistra…… è troppo per lui….. lo sento arpionarmi i fianchi e dire in un rantolo: “non resistoooo…… troiaaaaa….. cazzo non resisto piuuuuuu…. Ti sborro in culooooooo……prendila tuttaaaaa tuttaaa. vaccaaaaaa… siiiiii”
Lo sento piantato in fondo….. si ferma….. il cazzo si gonfia e la sborra riempie il preservativo.
Si accascia sulla mia schiena……. Mi bacia la nuca e poi mi slingua un orecchio e mi sussurra: “Che puttana…… mi hai fatto godere come un riccio…. Hai visto che l’hai preso tutto? spero che il video sia rimaso bene e che tu possa guardare quanto cazzo ti sei preso.”
Fa transitare una mano tra la mia chiappa e il suo ventre. Prende in mano il cazzo, lo sfila…. Sento il vuoto in me, come sempre dopo l’inculata.​
Mi giro per guardarlo. E' ancora bello lungo….. il preservativo e' pieno di sborra……
Lui mi dice: “Sono sicuro che tu la voglia…magari tutta in faccia”
Ed io, da troia navigata: “Ma certo, amore….. ti vorrei tutto per me, non solo la sborra.”
Mi inginocchio, ancora una volta, davanti al suo scettro. Lui rivolta il preservativo e mi fa colare in faccia tutto il contenuto, lentamente. E' ancora bella calda.
E' come un pompino in faccia.
Il telefonino continua a riprendere.
Resto li, in ginocchio, mentre lui tira fuori dalla tuta da ciclista un fazzolettino e si pulisce il cazzo.
Poi getta il fazzoletto, si rimette lo strumento del piacere nella tuta e prende la bicicletta.
Si gira e mi dice… “Ciao…. Mi hai fatto morire. Domani all’una ripasso”
Sento la mia voce, dall’esterno, che dice “Senza dubbio. Appuntamento a domani, stessa ora stesso programma”.
E’ un gran porco, e tra me gongolo di averlo incontrato.