Gay & Bisex
Firenze
di Bsxczx
31.08.2024 |
5.494 |
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"Mi stendo e lui si mette sopra di me, al contrario, per iniziare un 69..."
Cari lettori, a differenza del primo racconto totalmente reale, in questo c’è molta fantasia. Spero vi piaccia .Era il giorno seguente il ritorno dalle vacanze, avevo ancora un giorno di ferie prima di riprendere il lavoro e stavo sistemando le piante sul terrazzo.
A un certo punto….
“Din” il suono arriva dal telefono. Questa volta so che è Telegram, ho cambiato la suoneria apposta per capire da dove arrivano i messaggi.
Apro l’app.
“Ciao sono 123&456 di a69, ho letto il tuo racconto e l’ho trovato molto eccitante. L’ho avuto duro per tutto il tempo”.
Iniziamo così una lunga chat scoprendo di avere gli stessi gusti sessuali che ci assicurerebbero una scopata lunga e appassionata.
Purtroppo io vivo a Milano e lui a Firenze quindi non possiamo fare altro che fantasticare sul nostro incontro hot e sperare prima o poi di incontrarci veramente.
Un bel giorno in ufficio mi dicono che avrei dovuto seguire un corso per due giorni a Firenze. Non ci potevo credere! Forse le mie fantasie si sarebbero concretizzate.
Scrivo subito a Marco (questo il suo nome) e ci mettiamo d’accordo sul nostro incontro reale. Purtroppo per degli impegni precedenti di Marco avremmo potuto passare solo qualche ora insieme, ma va bene così.
Arriva il gran giorno, in treno sono agitato, ho mille pensieri e fantasie e riesco a pensare solo a lui che fra poco vedrò.
Scendo dal treno e non faccio fatica a riconoscerlo, ci siamo già visti in foto ma dal vivo è ancora più figo!
Ho le farfalle nello stomaco, vorrei saltargli addosso e baciarlo, vorrei sentire la sua lingua nella mia bocca, vorrei spogliarlo, vorrei toccare la sua pelle e vorrei sentirlo godere.
“Ciao, ben arrivato!”, mi dice allungando la mano, “finalmente ci incontriamo di persona”.
“Non vedevo l’ora!” è tutto quello che riesco a rispondere mentre ci baciamo sulle guance. La sua barba mi fa il solletico e il suo profumo mi eccita tantissimo.
Salgo in macchina con lui e non resistiamo: mi guarda, gli sorrido, ci avviciniamo lentamente, la bocca socchiusa. Le sue labbra sono morbide e la sua lingua si intreccia con la mia per qualche secondo.
Ci stacchiamo e parte a tutta velocità per casa sua. Lungo il tragitto non smettiamo di toccarci: non so chi di noi ha il cazzo più duro!
Apre la porta di casa e appena entrati finalmente ci lasciamo andare.
Ci baciamo e senza mai staccarci iniziamo a spogliarci lentamente per prolungare il piacere.
Siamo sempre più eccitati, il respiro si fa corto e affannato.
Via la camicia, i pantaloni, i boxer e siamo nudi.
Ci tocchiamo dappertutto, sento il suo corpo caldo stringersi al mio e finalmente ecco il suo arnese: 20 cm di carne tutti per me!
Mi solleva e mi porta sul letto. Mi stendo e lui si mette sopra di me, al contrario, per iniziare un 69.
Prende il mio cazzo in bocca e con la lingua comincia a leccarmi la cappella, poi scende lungo tutta l’asta, risale e lo mette tutto in bocca. Inizia ad andare su e giù poi si ferma e ricomincia a leccarmi la cappella.
Da quella posizione inizio una lenta masturbazione a quel bel cazzo e ho anche il suo culo in bella vista. Gli allargo le chiappe e inizio a leccare il buchetto. Con la lingua do dei colpetti sempre più in profondità che lo fanno godere. Passo a infilare un dito, poi due e ora lo sento pronto.
Lo allontano, non voglio venire subito, non prima di aver scopato il suo bel culetto e aver preso quei 20 cm dentro di me.
Vogliamo godere di quelle poche ore insieme fino all’ultimo bacio, all’ultima goccia di sudore e di sborra.
Marco si mette a pecora, appoggio la cappella e lentamente lo penetro, fino ad essere tutto dentro di lui.
Con le mani sui suoi fianchi inizio a scoparlo dolcemente.
“Si, così, non ti fermare, il mio culo ha bisogno del tuo cazzo” mi dice.
A quelle parole mi eccito ancora di più e inizio a dare colpi sempre più forti e accelerati.
Nella stanza si sentono solo i nostri gemiti di piacere.
Sto per venire e allora mi blocco, non deve finire così, voglio sentire il suo cazzo dentro di me e godere come un maiale.
Mi sdraio sulla schiena e metto le gambe sulle spalle di Marco. Lui è davanti a me, mette un po’ di saliva sul dito e mi penetra. Sono talmente eccitato che infila facilmente anche il secondo e terzo dito.
Sono pronto per i 20 cm!
Appoggia la cappella e inizia a entrare lentamente. Sento ogni vena e ogni cm di quel giocattolo entrare e farsi strada dentro di me. Il mio culo voglioso lo accoglie con sempre maggior piacere finché non è tutto dentro.
Marco si ferma un attimo per farmi abituare ma gli dico “Non ti fermare, scopami, voglio sentirlo tutto fino in fondo, che entra ed esce”.
Inizia a muoversi, avanti e indietro. Esce e rientra e ogni volta che lo sento entrare ho dei brividi di piacere lungo la schiena.
Stiamo ansimando come non mai e il mio cazzo è di marmo.
Pochi colpi ancora e vengo sulla mia pancia senza neanche toccarmi. Uno schizzo, due, tre, ho i brividi talmente il piacere è forte.
Marco, eccitato dalla mia sborra, non si trattiene ed esplode in schizzi ripetuti.
Esausto si accascia su di me e restiamo così, con lui dentro di me, a baciarci per qualche minuto, abbracciati finché il nostro respiro si calma.
E alla fine ci addormentiamo, stretti l'uno all'altro felici e contenti.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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