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Dominato da un paziente


di Zodiaco59
01.01.2015    |    19.827    |    5 9.6
"Con fare più professionale possibile gli chiesi di potere vedere il suo cazzo, ma mi accorsi di avere usato "cazzo" e non "pene" e notai..."
Nella mia carriera di medico ho avuto parecchio opportunità' che avrei potuto sfruttare dal punto di vista sessuale ma che per non compromettere la mia attività non ho mai portato avanti.
Ho 45 anni sposato, ma ogni tanto mi prende la voglia di un maschio e devo trovare qualcuno che mi soddisfi.
Quel giorno non avevo molte visite e prevedevo di andare presto a casa.
Verso metà pomeriggio arrivò l'ultimo paziente e dissi alla mia segretaria che poteva staccare e andare a casa che poi avrei chiuso tutto io.
La persona che si presentò aveva 65 anni e dopo avere preso i suoi dati e fatto le domande di rito sulle varie malattie o interventi pregressi gli chiesi il motivo della visita.
Lui con molta naturalezza mi disse che il motivo per cui si era rivolto ad un medico era per sapere se c'era un modo per dilatare i tessuti anali perché la moglie non ce la faceva a prenderlo nel culo.
Usò un linguaggio molto schietto che rasentava il volgare e questo mi mise già in subbuglio perché mi ha sempre fatto eccitare una persona che descrive il sesso volgarmente.
Gli dissi che molte donne usano pomate e lubrificanti perché l'ano non si dilata molto ma lui mi rispose che il problema non era nel culo di sua moglie ma nelle dimensioni del suo cazzo.
Il linguaggio usato e questa ultima rivelazione mi stavano decisamente eccitando e decisi di lasciare da parte le mie prudenze e fare uscire il mio lato nascosto.
Con fare più professionale possibile gli chiesi di potere vedere il suo cazzo, ma mi accorsi di avere usato "cazzo" e non "pene" e notai un sorta di sorrisetto subito celato.
Si abbassò pantaloni e boxer e mise in mostra quello che si può chiamare solamente cazzo.
Già a riposo si intuivano le dimensioni che avrebbe raggiunto in erezione e li scoppiò la mia libidine.
Con fare provocatorio gli dissi che così a riposo non si poteva valutare bene e sarebbe stato necessario portarlo in erezione.
Mentre gli parlavo non avevo smesso un attimo di toccargli cazzo e palle quasi ipnotizzato.
La sua voce mi arrivò come una scossa elettrica nel cervello " allora fallo diventare duro".
Era passato improvvisamente al tu e il tono che usava era quello che mi fece trasformare da medico nella troia repressa che c'era dentro di me.
Iniziai a masturbarlo senza ritegno sentendo crescere sempre di più quel cazzo incredibile.
Mi ordinò deciso di prenderlo in bocca e li caddero i miei ultimi freni inibitori, iniziai a succhiarlo come la più navigata delle zoccole e più succhiavo più cresceva, sembrava non fermarsi più.
Sbavavo sul suo cazzo che ora non stava neanche nella mia bocca con lui che continuava ad incitarmi dicendomi le più oscene volgarità.
Si spogliò completamente e se non avessi saputo la sua età avrei pensato ad un 50enne, ma quello che ormai attirava tutte le mie attenzioni era quell'enorme cazzo che aveva fra le gambe.
Andai a chiudere la porta esterna dell'ambulatorio e tornai velocemente da lui che mi fece subito spogliare completamente.
Mi strinse a se appoggiandomi il suo cazzone alla pancia ed infilandomi la lingua in bocca.
Stavo impazzendo dalla voglia!!
Si staccò e mi disse che mi avrebbe fatto diventare la sua troia e visto che la moglie non lo prendeva nel culo avrebbe inculato me ogni volta che ne aveva voglia.
Io non capivo più nulla, avevo trovato il mio maschio ideale, maturo, porco e stradotato.
Mi girò e si mise a leccarmi il culo come un dannato, entrava dentro con la lingua come volesse già scoparmi con quella.
Quando appoggiò la cappella al mio buco lo fermai un attimo, anche se ero abbastanza aperto mi avrebbe spaccato con quel mostro.
Mi venne in aiuto la mia professione ed usando una crema lubrificante ed anestetica mi accinsi aa essere aperto completamente.
Nonostante la crema quando iniziò ad entrare mi sembrava che mi stessero infilando un ferro rovente, ma la troiaggine aveva raggiunto livelli assoluti e ormai volevo essere impalato.
Lentamente ma senza fermarsi introdusse metà cazzo e rimase così fermo per un tempo che sembrava non finire mai.
Mi sentivo già pieno ma non era ancora nulla " trattieni il fiato troia!!" Qualcosa di simile ad un paracarro mi invase il culo fermandosi con le palle sulle mie chiappe.
Rimasi davvero senza fiato per alcuni attimi e poi iniziò la vera goduria.
Cominciò a montarmi per tutta la lunghezza del suo maestoso cazzo arrivando quasi ad uscire per poi tornare dentro completamente senza smettere mai di rivolgermi volgarità che facevano di me la più felice delle troie.
Dopo una cavalcata che sembrava interminabile tolse il cazzo lasciandomi una voragine aperta e obbligandomi come la più ubbidiente delle puttane a farmi sborrare in faccia e bocca.
Si ricompose e mi disse che da quel momento sarei stata la sua troia ogni volta che ne avesse avuto voglia, cosa che puntualmente avviene ancora dopo alcuni mesi con il vantaggio che ora, dopo avergli fatto tutti gli esami la sua sborra è tutta per me e mi riempie per bene.

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