6 -Chi se lo aspettava

Punto di vista di Marco
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Davanti a me, uno degli esaminatori del colloquio, nella sua giacca e cravatta nera ,si trova Giovanni.
Perché non ho chiesto ieri sera per quale azienda lavorasse?
Perché proprio a me?
Non ci posso credere.
Per un secondo rimango imbambolato tra l'eccitazione e la paura e ci metto qualche secondo a riprendermi,sotto richiamo dell'hr.
Mi scuso ,battendo dei colpi di tosse piuttosto vigorosi e ,davanti allo sguardo abbastanza colpito di lui ,rispondo alle domande.
Si tratta perlopiù di Python e Java ,nei quali sono abbastanza preparato e riesco ,nonostante l'imbarazzo, a rispondere a tutte le domande.
É così dannatamente professionale eppure percepisco che anche lui é colpito quanto me.
Dopo il primo test mi viene chiesto di compilare un caso d'uso aziendale e anche su quello me la cavo abbastanza bene.
Rivolgo lo sguardo verso Giovanni ma non noto nulla di che,anche se una parte di me si sente osservata
Dopo la fine del test guardo l'orologio e noto che é ora di pranzo.
Ho l'ultimo colloquio nel pomeriggio e un bisogno osceno di urinare.
Corro verso i bagni e ,davanti all'orinatoio,inizio a pisciare.
Sento un rumore provenire da una delle porte ed esce Giovanni.
Ci guardiamo di sfuggita e lui sembra dirigersi verso l'uscita.
Però decide di chiudere la porta principale del bagno,facendomi rimanere di sasso.
Corre verso di me e inizia a baciarmi,io ancora con il cazzo in mano.
So che non dovrei pensare neanche lontanamente al sesso in un momento del genere ma la paura di essere scoperto,l'eccitazione e credo anche il dresscode lavorativo,mi hanno fatto partire il cervello.
Rispondo al suo bacio con altrettanta passione.
Le nostre lingue si intrecciano come l'ultima volta.
Il cazzo di entrambi é durissimo e la voglia é troppa.
Ci sciacquiamo i cazzi e subito dopo succhio con voracità.
Lo guardo godere come non mai.
Gli occhi socchiusi,l'esperienza persa nel godimento più totale.
Non gli chiedo neanche di spogliarsi perché in quegli abiti da lavoro é maledettamente sexy.
Lecco e succhio con dovizia la sua cappella,arrivando fino in fondo per qualche minuto, poi mi rialzo e lo metto spalle al muro per poi baciarlo con passione ancora più grande.
Rimango inebriato dal suo profumo molto particolare,con sentori di sandalo.
Decide di abbassarsi e succhiare facendomi godere alquanto.
Sono perso nei suoi movimenti di bocca e non riesco a fermare l'abbondante venuta che gli riempie la bocca di caldo sperma,che ingoia prontamente.
Ho voglia del suo cazzo dentro di me.
Prendo dal borsello un preservativo e glielo fornisco.
Scopro il mio sedere tondo e me lo faccio leccare da quel bellissimo porco.
Ficca la sua mazza dentro di me e a fatica trattengo le urla di piacere.
Spinge con molta forza a ritmi crescenti.
Sono perso nei suoi movimenti,scava dentro di me con potenza inaudita.
Nonostante non mi stia segando sento un bisogno crescente di venire e,dopo qualche minuto ,ciò accade.
Mentre vengo sento lui sborrare dentro di me.
Sono sudato,soddisfatto ma anche molto preoccupato.
Ci baciamo,scrutandoci negli occhi ben sapendo che non doveva accadere tutto ciò.
Guarda l'orologio e trasale.
Mi dice di essere in netto ritardo,apre la porta del bagno lasciandomi interdetto.
Mi ricompongo ,ben sapendo di essermi giocato un'opportunità su tre per passare il colloquio.
Non ho neanche voglia di mangiare per quanto mi dispiace la cosa,non mi sarei mai aspettato una cosa del genere.
Ero venuto per una nuova opportunità lavorativa ma mi sono lasciato trascinare dalla lussuria.
Attendo l'inizio del colloquio alquanto affranto ma deciso a cercare un modo per riparare al danno.
Stavolta devo parlare con il mio probabile team leader e spero vivamente di non lavorare con Giovanni.
Mi viene detto di salire al secondo piano.
É deserto,mi viene detto di attendere ad una porta e,non appena sulla soglia sento un raggelante "Avanti".
Conosco questa voce e non promette nulla di buono.