La dottoressa ha le chiavi

L'estate stava iniziando e, dopo aver superato i test attitudinali del concorso come autista dovevo recarmi al centro medico per le visite di rito. L'appuntamento era fissato per le 7:30 del mattino, quindi sveglia prestissimo e di corsa a prendere il treno per essere puntuale. Arrivato al centro, mi presentai in reception e mi diedero un questionario sul mio stato fisico e il mio numero d'attesa...85!
Pensai "ma se già da quest'ora ci sono così tante persone chissà quanto dovrò stare qui dentro! "
Fortunatamente esami del sangue ed elettrocardiogramma furono abbastanza veloci, il tutto seguito da una dottoressa sulla 50, non bellissima certo e con l'abbigliamento coperto dal classico camice bianco ma dalla quale potevano vedersi le sue forme...un bel seno, probabilmente una terza piena o una quarta e un sedere piuttosto pronunciato. Completavano la visione dei capelli a caschetto castano chiaro, degli occhi grandi e verdi e delle labbra piuttosto fini con un rossetto color carne. Naturalmente per un sottomesso come me non potevo che abbassare lo sguardo sui suoi piedi...piedi piccoli, dentro delle scarpe lucide con il tacco basso, ma dalla quale potevano vedersi due dita sulla punta scoperta...lo smalto era nero e riportando lo sguardo ad altezza consona a non farmi vedere notai le calze: velate e nere.
Riuscii a distogliere lo sguardo, la tensione per le visite era tanta e solo il pensiero di rovinare il percorso per questo motivo tenne a freno le mie fantasie. Quello che purtroppo non andava era il fatto che dopo le prime visite la coda per gli ultimi accertamenti si fece estenuante, erano passate almeno tre ore nella sala d'attesa e non sembrava muoversi nulla. Tutto d'un tratto sentii "85!"
"Finalmente" Pensai, era arrivato il momento del drug test: avrei dovuto fare la pipì dentro un contenitore con dei reagenti per vedere la positività o meno a qualche droga.
"E che problema c'è" Dissi alla dottoressa che aveva colpito le mie fantasie ore prima "dove posso trovare un bagno per riempirlo? "
"85 lei dovrà venire nell'ambulatorio in fondo al corridoio a destra. Aspetti un minuto però, dovrò esserci anch'io"
Mi si gelo il sangue. "Come? Dovrei farla di fronte a lei? " Pensai.
Arrivato nella stanzetta mi pose il contenitore
"Su 85 deve solo riempire questo e poi le manca l'ultimo controllo! "
Mi vide titubante
"Che problema c'è 85? Fa uso di droghe o si vergogna? Devo solo vedere un secondo che non faccia magheggi con questo test su! "
Presi coraggio e abbassai pantaloni e mutande, il mio membro dalla tensione si rattrappí e trovai difficoltoso prenderlo in mano.
"Su ora può pure girarsi e farla" Disse lei con uno sguardo che passava tra il divertito e il severo. Le consegnati il contenitore e mi affrettati a rivestirmi.
Tornai alla sala d'attesa per l'ultima visita. Passò un'altra ora prima di venir chiamato dalla dottoressa.
"85! "
Mi affrettai a raggiungerla, la stanchezza e la pazienza finita si facevano sentire.
"Mi può dare il questionario che le hanno consegnato stamattina? "
"Cazzo" Pensai "il questionario! "
"Ma questo non è compilato!" Disse lei "perché non l'ha compilato? "
"Mi scusi dottoressa, non avevo una penna...ma ci metto un attimo, potrebbe prestarmene una lei? "
Non so da dove mi uscì ma le sorrisi
"Non penso proprio" Disse lei "ha avuto una mattina completa e ora la chiede a me? Pensa che sia qui per giocare? "
"No dottoressa, mi scusi"
Abbassai lo sguardo in segno di resa.
"Bravo" Disse lei " È l'unica cosa che puoi fare".
"Comunque" Continuò, "vai verso il lettino e rimani in mutande, devo comunque visitarti"
Mi tolsi maglietta e pantaloni e mi misi davanti a lei. Il mio sguardo non riusciva a sollevarsi dai suoi piedi, ma questa aria autoritaria della dottoressa cominciava ad eccitarmi.
"Cosa fa 85? Cos'è quello che vedo? Sa che potrei sbatterla fuori? "
'Mi perdoni dottoressa, non so che mi e è preso, mi perdoni umilmente "
Senza pensarci mi misi in ginocchio al suo cospetto.
"Ohh e pensi di salvarti così? " Disse lei
"No dottoressa, mi perdoni"
"Ora sai cosa farai? Visto che ho capito cosa ti piace, comincia a baciarle quelle scarpe che ti eccitano"
Sollevai lo sguardo
"Chi ti ha detto di guardarmi? "
"Puliscile e basta"
Cominciai a leccare tutta la parte superiore, tra paura ed eccitazione non persi tempo e lavorai per bene.
"Che bravo che sei, e il cazzetto che ho visto prima come sta ora? "
Ero in piena erezione
"Ora segati! Ma avvisami quando stai per venire"
Cominciai a toccarmi e quando fui sul punto
"Dottoressa ci sono quasi'
" Fermati" Mi disse
"Compila il questionario"
Mi lancio la penna e il questionario in terra. Compilai tutto e glielo restituì.
"Bravo. Ora segati di nuovo, e quando stai per venire fermati"
Ripartì subito e lei con la faccia soddisfatta mi guardava e muoveva i piedi scoperti sulle mie labbra.
"Così ti piace vero? Ti piacerebbe farlo sempre per me? "
Un ondata di calore mi pervade
Feci di si con la testa
"Lo immaginavo"
"Dottoressa ci sono quasi"
"Fermati" Mi disse.
Prese un foglio e mi guardò
"Se vuoi rivedermi scrivi il tuo numero di telefono in questo foglio, mi farò sentire io"
Poi rivista nella borsetta e tiró fuori una cintura di castità.
"Mettiti questa e rivestiti, la chiave la terrò io naturalmente...sicuramente tornato a casa ti segheresti fino alla fine e io non voglio. D'ora in poi sarò io a decidere quando come e dove potrai toccarti"
Mi misi la cintura sul pisello ormai moscio.
"La visita l'hai superata, conoscerai il mio nome quando ti chiamerò, ma se non vuoi che la cosa cambi d'ora in poi chiamami padrona Elly. Non mi interessa dove sei o con chi sei, dovrai rispondermi sempre"
"Si padrona Elly" Risposi
"Ora sparisci" Disse lei.

Continua...