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Lui & Lei

le buone intenzioni non bastano


di eroticoreale
19.08.2012    |    1.946    |    0 6.0
"La cosa non si rivelo'così facile come aveva immaginato, lo portarono in una specie di mercato do vendevano ragazze d'ogni genere, ma furono gli occhi da..."
george era andato in africa per portare a casa una giovane ragazza appena maggiorenne farla studiare e darle un avvenire in europa.La cosa non si rivelo'così facile come aveva immaginato, lo portarono in una specie di mercato do vendevano ragazze d'ogni genere,ma furono gli occhi da cerbiatta di luana a colpirlo come una frustata era arrivato fin la' per trovare una specie di figlia ora si trovava a desiderare follemente quella giovane venere nera,l'accompagnatore si accorse del feeling lo accompagnò vicino a lei la fece volteggiare su se stessa le scopri il culo ,il pube leggermente coperto dipeli il tutto sotto una vestaglietta senza nulla di intimo indossato,così per il petto adornato da piccole tettine molto sode ,i denti perfetti tutto per la modica cifra diecimila euro, rigorosamente in contanti, il tempo di sistemare i documenti ed era sua pronta per portarla a casa proprio come una macchina o un altro oggetto.Arrivati in albergo pensava di svenire il cuore era arrivato in gola ,era tutta sua e poteva farci tutto, ma dov'erano i buoni principii ,il concetto di considerarla come una figlia?questo turbinio di pensieri lo stritolava tanto da farlo stare male,riuscì a riprendere il controllo di se stesso le offrì dei vestiti un completino intimo adatto a lei e la invitò ad andare nella sua stanza a vestirsi lei andò ma rimase la porta aperta, non ce la fece a non sbirciare aveva un corpo irresistibile, non voleva pensare a quello che sarebbe successo,si sentiva un verme, lei tornò vestita le face i complimenti cenarono insieme quasi senza parlare, poi fu il momento di andare a dormire lei si spogliò piegò i vestiti glieli porse si inginocchiò e disse grazie baciandogli le mani,george rimase immobile incapace di proferire parola non ebbe neanche in coraggio di domandarle cosa stesse facendo, lei si alzò andò verso il letto e una volta giunta si piegò in avanti :voleva essere sculacciata lui voleva fargli capire che lui era il padrone e doveva trattarla daschiava,cercò di resistere ,di controllarsi,ma lei era determinata e lo implorò con uno sguardo irresistibile,la vista di quel culo perfetto dal quale si vedeva in bella mostra una passera meravigliosa coperta di rigogliosi peli, gli rivoluzionava tutti gli equilibri ormonali, cominciò lentamente, ma i movimenti di quel culo sodo gli fecero perdere il controllo cominciò a suonargliele di santa ragione piu' la sculacciava con vigore piu' lei godeva liberando dei fremiti inumani fino a raggiungere un orgasmo violentissimo che la scosse tutta e ci vollero alcuni minuti perche' tornasse in se, si alzò gli baciò la mano che la aveva sculacciata e si mise nuda con il culo orrendamende segnato sul tappeto pronta per addormentersi ,lui non fece nulla si sdraiò sul letto la guardava e non riusciva a capire.Era tutto così assurdo tutto troppo vero, quel giovane corpo tutto a sua disposizione era una cosa che non sapeva gestire ,l'uccello duro voleva infilarsi da qualche parte,ma lei si era addormentata,e lui la lasciò dormire ,quando si svegliò lei si accorse dell'erezione possente e con molta naturalezza si avvicinò a quella lancia d'amore turgida l'accarezzò e cominciò a succhiarla,la ragione in quel momento non esisteva, era il dominio dei sensi vederla in ginocchio che ingoiava la sua verga dura gli procurava delle sensazioni indescrivibili,scatenavano in lui desideri primordiali che nemmeno sapeva di avere era riuscita a svegliare il suo istinto primitivo,violento bestiale la prese la sollevò da terra la picchiò selvaggiamente la violentò in tutti i buchi e dopo lunghissimi minuti di questo trattamento la prese per icapelli e le scaricò il suo seme caldo in bocca,lasciandola cadere subito dopo come un oggetto senza vita ,giaceva a terra quasi immobile con una parte del liquido che le usciva dalla bocca e il corpo segnato dalle percosse lui era confuso, si beava del suo strapotere ,ma allo stesso tempo si vergognava non aveva il coraggio di guardarla,ma risolse tutto lei si girò si inginocchò gli baciò affettuosamente i piedi ,così capì che non l'avrebbe persa mai più!
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