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Lui & Lei

il secondo incontro.. in camporella!


di Giuleone
04.10.2023    |    61    |    0 6.0
"Salimmo in macchina e mi avviai vero la periferia della città, imboccai una stradina sterrata a caso e camminai fino a quando non trovai un posto ben..."
Dopo la quasi disfatta del primo incontro, con Mirella le comunicazione in chat erano ormai diventati appuntamento giornaliero, partivamo come sempre da messaggi di routine, per finire sistematicamente a parlare di sesso.

Era passato un po' di tempo e finalmente riuscimmo a organizzare tra i mille impegno di entrambi, un incontro per un pranzo al volo; passammo tutto il tempo a guardarci fissi negli occhi, con desiderio di saltarci addosso.

Il pranzo fu velocissimo, usciti dal locale gli dissi: “vieni con me!”.

Salimmo in macchina e mi avviai vero la periferia della città, imboccai una stradina sterrata a caso e camminai fino a quando non trovai un posto ben appartato lontano da occhi indiscreti.

Appena il tempo di spegnere il motore che le nostre lingue roteavano vorticosamente, la sua mano che cercava di slacciare i miei pantaloni e le mie che cercavano le sue splendide tette, la sua mano iniziò a segarmi lentamente, mentre la mia bocca passava dalle sue tette alle sue labbra, poi mi staccai di colpo e gli dissi di scendere giù dalla macchina, la feci sdraiare sul sedile posteriore, alzai la gonna e sfilai gli slip fradici dei suoi umori e mi tuffai a leccare la sua figa.

Con la lingua massaggiavo il suo clitoride e con le dita scivolavo lentamente dentro di lei, poi inizia con la punta della lingua a giocare col suo ano, inizia ad accelerare passando dal culo alla figa e ad un tratto sfilai le dita dalla figa e gliene ficcai uno nel culo; emise un grido e un “nel culo no” strozzato, ma non mi fermai, con le dita “a forbice” entravo contemporaneamente nella sua figa e nel suo culo, il tutto ben lubrificato dalla mia saliva e dai suoi umori.

Dopo aver giocato per un po' con i suoi buchi, adesso era il momento di appagare il cazzo che pulsava dentro ai miei slip, la presi per le braccia e la tirai su, la tirai fuori dall’auto, la feci piegare a novanta e il mio cazzo fu come risucchiato dalla sua figa bagnata! Pompai per un po', i suoi umori colavano sulle sue cosce, volevo anche il suo culo, uscii dalla figa e puntai dritto al culo, ma venni fermato dalla sua mano e mi implorò di non farlo, allora tornai nuovamente dentro di lei, fino a quando sentivo lo sperma che iniziava a muoversi dentro alla mie palle, mi staccai da lei, le feci girare e sedere dul sedile, lei capì subito e lo prese in bocca, iniziando un pompino fantastico, adesso oltre alla mie labbra, anche il mio cazzo avevo il rosso del suo rossetto, poi scaricai sulle sue tette tutta la mia eccitazione.

Il tempo di ripulirci alla buona con dei fazzolettini e sudati e stropicciati la riaccompagnai in macchina...
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