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Lui & Lei

Supermarket


di WashingtonDC
13.07.2024    |    458    |    4 9.6
"Eravamo al culmine di un'intesa che cresceva da tempo, due menti affini che stavano per esplodere assieme, questo volevamo ed è quanto ci siamo regalati..."
Con Laura chattavo da diverso tempo, parlavamo di tutto, ed il sesso veniva trattato come qualsiasi altra tematica . Non era la prima volta che percepivo un legame così intenso con una sconosciuta.
Amava il mio lato vojeuristico , sguardi furtivi sotto la gonna, sexy lingerie, la mia atavica passione per le gambe femminili.
Dal canto suo , provava piacere nel mettersi in mostra ,soprattutto nella quotidianità, era piuttosto esibizionista.
Mi diede appuntamento in un noto centro commerciale di Torino e mi titrovai a seguirla tra le corsie ricolme di biscotti e merendine.
Quando mi notò, fece subito un sorriso malizioso, come di sfida,ma che invitava a seguirla nella corsia adiacente .
Girato l'angolo la trovai chinata nel rimirare una crema per il corpo, nella parte superiore la gonna rimase aderente alle sue polpose coscie, ma nella parte inferiore si apri' una voragine che probabilmente, qualche minuto dopo, mi avrebbe inghiottito senza lasciare scampo.
Si rialzo' inarcando la schiena come un felino ,guardandomi per la seconda volta ,ma questa volta mordendosi le labbra e facendo cenno di seguirla, la corsia di vini e super alcolici che stavamo percorrendo sembrava interminabile.
La seguii fino al primo bagno, che fortunatamente era semi deserto e stringendola per i fianchi la indirizzai all'interno .
Era la prima volta che la toccavo, la sentii fremere come se già conoscesse le mie mani , desiderava rimanere voltata per rimanere a contatto col mio membro, per sentirlo pulsare di desiderio, mentre io continuavo avidamente a percorrere l'intera lunghezza delle sue gambe con le mie mani ,per poi terminare sempre e comunque nella sua fighetta , che pareva un'albicocca .
Irrimediabilmente mi ritrovai sotto la sua gonna, pura estasi, le labbra erano rigonfie, completamente fradicie , il suo pistillo vibrava .
Ormai era pronta per soddisfare le mie voglie ,come Lei stessa desiderava .
Voleva essere usata, ma solo da una persona che stimava e che l'avrebbe rispettata.
La feci inginocchiare e non ebbi bisogno dì avvicinarla alla mia asta, con ingordigia cominciò a succhiarlo ad un ritmo sostenuto, soddisfatto presi la testa fra le mie mani ,aumentando ancor di più ritmo e lussuria.
A breve, la passione divenne irrefrenabile, la volevo tutta per me e la presi nell'unica posizione possibile per quello spazio angusto.
Cominciai ad infilarlo con ritmo lento ma spingendolo fino al fondo, con colpi decisi e ben assestati , volevo che sentisse quanto la desideravo, come se volessi rimanere all'interno in profondità e soprattutto più a lungo possibile.
Tuttavia i suoi gemiti cominciavano ad entrarmi dentro, ed io che ero già dentro di Lei, la volevo e la sentivo sempre di più.
Eravamo al culmine di un'intesa che cresceva da tempo, due menti affini che stavano per esplodere assieme, questo volevamo ed è quanto ci siamo regalati.
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