Lui & Lei
Non ci credevo
di amerigo57
27.01.2012 |
8.580 |
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"Andiamo avanti così per alcuni minuti..."
Non credevo ai miei occchi. non sembrava possibile. Eppure non sarebbe stato possibile altrimenti se solo avessi ragionato un po. Ma la razionalità una volta tanto l'avevo abbandonata.Quel giorno avevo deciso di non far venire la segretaria in ufficio. Ufficio piccolissimo e una riunione piena di gente La sua presenza sarebbe stata di troppo. Le sedie le scrivanie , tutto mi sarebbe servito, è così è stato.Ohhh si così è stato.
Vestito normalmente, ma curato nei minimi particolari, il mio look era perfetto, anche l'orologio, la cinta e le scarpe erano abbinate. La doccia poi era stata un vero piacere, poichè in fondo speravo e sentivo che era nell'aria. Le mie mani lavarono accuratamente ogni parte del corpo e quando arrivarono al pene cominciarono a massagiarlo soffocandolo di sapone, eccitantissimo. in quel momento ho iniziato intensamente a pensare a lei, al suo corpo, alla sua pelle bianchissima ai suoi capelli naturali rosso fuoco, alle sue tette che dovevano essere sode e completamente bianche come la sua carnagione. Lavai tutto più volte passando dal buco del sedere che penetrando in modo delicato ma preciso,mi faceva ingrossare la cappella tanto da diventare viola , nonostanteil sapone, e subito dopo di nuovo la cappella ... no dovevo fermarmi non potevo completare questo immenso piacere, 50anni perchè rischire di non essere all'altezza della situazione. Certo se fosse accaduto "lui" avrebbe fatto la sua parte, ma se non sprecavo energie era meglio. Ma se invece non sarebbe accaduto nulla? Pazienza avei ricominciato nel pomeriggio una nuova doccia sfogando tutto il desiderio accumulato da una mattinata vicino a lei.
Una telefonata. Lei. Le vado incontro.Più di 15 anni che ci conosciamo eppure, eppure qiel giorno era speciale.Salimoin ufficio, un ufficio vuoto da tutti e da tutto tranne due scrivanie.
Basta un attimo ed è subito un bacio. Ce ne era stato uno 2 anni prima ma poi nulla. Oggi no era tutto diverso.
Mi rcconta qualcosa ma io non la sento o meglio non la ascolto .L'ho iniziata a toccare inconsapevolmente. Lei mi guarda intensamente. Ho l'ipressione che il suo pensiero sia peggiore del mio. Sembrava un film quando mi chiedeva di fermarmi, ma quel dai, no , è diventato velocemente un fremito.
Mi siedo su una delle due sedie e lei sopra di me , forse due parole poi la mia mano velocissima , delicata ma presente slaccia la camicetta e alza il reggiseno: incredibili , come una coppa di champagne. Sorride mi fa alzare ed in men che non si dica mi trovo completamente nudo in piedi davanti a lei.
Mi siedo di nuovo sulla sedia e lei con veloce sensualità si spoglia. Si siede sopra di me , mi bacia, si solleva leggermente, mi prende l'uccello che ormai scoppiava di desiderio e strofinsndolo piano piano sulla vagina inizia a farsi prenetare. Sempre più dentro fino alla fine. Un lungo abbraccio, intenso poi inizia a salire e scendere mettendo in mostra tutto il suo corpo.
Alcuni minuti con il mio pene enorme dentro lei, con movimenti senpre più frenetici mentre le accarezzo e le bacio le tette.
D'improvviso la prendo e lasciandola attaccata a me mi alzo in piedi, mi sposto sono vicino alla scrivania. La'ppoggio sopra la bacio,con una mano sposto tutto, butto tutto in terra, ripeto il gesto con l'altra mano. Lei distesa con la schiena sulla scrivania, le gambe avvinghiate intorno aimiei fianchi, io dentro di lei , le mie mani sui suoi fianchi inizio amuovermi in modo imprssionante. Vedo il mo uccelo che entra ed esce da lei . Oh muoio di piaceere. Ho quasi paura di fale male. Ma lei inzia ad emetere suoni di vero piacere. Cerca di prendermi per tirarmi ancor più a se.andiamo avanti così per alcuni minuti. ....un attimo e mi allontana. Mi spinge sulla sedia. Mi allarga le gambe si inginacchia davanti a me . Con una manoprende l'uccello all'altezza delle palle. Sono alsettimo cielo. La sua bocca mi avvolge e le sue labbra mi coprono l'uccello, non si perdono nulla di qiello che esce, ma ancora no sono venuto , è soo la prima parte. La guardo , succhia e si muove anche con il corpo. Si ferma un'altra volta. Prende la borsa , tira fuori un preservativo, lo infila con tale delicatezza da farmi quasi venire. Mi prende, ci sdraiamo sulla moquette mi vuole subito dentro, nel modo più semplice , ma dentro. Non me lo faccio ripetere, inizio a muovermi prima lntamente poi sempre più velocemente, duro pochissimo, sfogo in modo incrdibile un desiderio represso da anni. Meraviglioso. Mi abbraccia e mi sussurra: oggi è il mio compleanno. Questo è il regalo che volevo farmi.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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