La fermata sotto la pioggia

La pioggia cadeva a dirotto, trasformando le strade in fiumi scintillanti. Marco guidava lentamente, i tergicristalli che lavoravano freneticamente per tenere pulito il parabrezza. La città era avvolta in un velo grigio, e l'aria era carica di umidità e freschezza.

Alla fermata del bus, una figura solitaria attirò la sua attenzione. Era una donna, completamente bagnata, con i capelli neri e ricci che si attaccavano al suo viso. La sua pelle, di un ricco color cioccolato, luccicava sotto la pioggia, e il suo abito leggero si appiccica al suo corpo, delineando ogni curva sensuale. I suoi seni, pieni e ben proporzionati, si stagliavano sotto il tessuto bagnato, mentre il suo fondoschiena, tonico e armonioso, accentuava la sua silhouette sinuosa. Marco sentì un'ondata di compassione e qualcosa di più, qualcosa di caldo e inaspettato.

Si fermò accanto a lei, abbassando il finestrino. "Ha bisogno di un passaggio?" chiese, la sua voce calda e rassicurante.

Lei lo guardò, i suoi occhi grandi e luminosi pieni di gratitudine. "Grazie," sussurrò, aprendo la portiera e scivolando sul sedile accanto a lui.

L'auto si riempì del profumo della pioggia e di qualcosa di dolce, forse il suo profumo o semplicemente la sua presenza. Marco le passò un asciugamano che teneva nel bagagliaio, e lei lo accettò con un sorriso timido.

"Mi chiamo Marco," disse, riprendendo a guidare.

"Elena," rispose lei, asciugandosi i capelli. "Grazie ancora. Non so cosa avrei fatto se non ti fossi fermato."

Il viaggio continuò in un silenzio confortevole, rotto solo dal suono della pioggia che batteva sul tetto dell'auto. Ogni tanto, i loro sguardi si incrociavano, e qualcosa di elettrico passava tra di loro.

Arrivati a casa di Marco, lui propose: "Vuoi venire a scaldarti un po'? Posso offrirti qualcosa di caldo, un tè o un caffè."

Elena sorrise, un sorriso che illuminò l'intera auto. "Mi piacerebbe molto."

Entrarono in casa, l'odore di legno e libri che li avvolgeva. Marco accese il camino, e il calore delle fiamme iniziò a scaldare la stanza. Seduti vicini sul divano, parlarono per ore, scoprendo di avere molto in comune. La pioggia continuava a cadere fuori, ma dentro, il mondo sembrava perfetto.

Dopo un po', Marco si voltò verso di lei, i suoi occhi pieni di un misto di gratitudine e desiderio. "Grazie per questa serata," disse, la sua voce un sussurro.

Elena gli sorrise, sentendo un'ondata di calore attraversarla. "Grazie a te," rispose, la sua mano che sfiorava la sua.

Per un momento, il tempo sembrò fermarsi. Poi, lentamente, si avvicinarono, le loro labbra che si incontrarono in un bacio dolce ma passionale. La pioggia continuava a cadere fuori, ma dentro, il mondo era caldo e vivo, pieno di promesse e possibilità.