Racconti Erotici > Lui & Lei > La Dottoressa
Lui & Lei

La Dottoressa


di Vincent_W
17.08.2019    |    7.554    |    2 7.5
"Stai assumendo il farmaco che ti ho prescritto con una certa regolarità ? - Sì, tutti i giorni e all'incirca allo stesso orario..."
Oggi la dottoressa specialista Elena, si sente un po' euforica, sarà che dopo un lungo periodo, è riuscita a chiudere con il passato, e mettersi alle spalle definitivamente la fine di una lunga relazione, che le ha dato soddisfazioni ma anche tante delusioni e brutti momenti; sarà che la primavera si sta lentamente palesando dopo un lungo e freddo inverno, e che un pallido sole, facendosi strada attraverso le spesse e deprimenti finestre dell'ambulatorio, le sta accarezzando i capelli lungi e neri.

Ha un camice bianco non troppo grande, che quando si muove mette in evidenza le curve nonostante sia aperto sul davanti, sotto si vede un abitino scuro abbastanza corto, ma in compenso non troppo scollato, e un paio di scarpe con il tacco non troppo fine ma alto, non sono scarpe volgari ma raffinate e sensuali, forse leggermente sopra le righe per un ambulatorio medico, ma è una donna sexy e sofisticata e se le può permettere.
Vedendola si intuisce la forma di un bel sedere sotto il camice, si vede la parte inferiore delle gambe nude e si comprende quanto sia attenta all'outfit e che tutti i dettagli sono curati e ricercati.

Dopo una densa mattinata di visite, manca solo l'ultimo paziente, l'appuntamento è per l'una del pomeriggio, quello per le 12,30 è stato disdetto, nel tempo rimasto libero ne approfitta per dissetarsi e recarsi al bagno.
Gli enormi corridoi degli ambulatori del grande ospedale sono quasi completamente deserti, anche le infermiere sono in pausa, si sentono in lontananza le loro chiacchiere ed il profumo di caffè.

Sul water per fare pipì, si abbassa le costosissime mutandine nere, perché di bianco e dozzinale ha già il camice. Vedendo sopra le mutandine gli effetti dell'eccitazione che aveva avuto la mattina al tavolino del bar, quando una sua cara amica d'infanzia le aveva raccontato alcuni particolari hot di un incontro, che aveva avuto la sera prima, le scappa un sorriso, tanti soldi per delle mutandine per poi ridurle così, pensa.

Dopo essersi liberata la vescica con un getto fragoroso, nel silenzio assordante della pausa pranzo, si accorge che nel bagno riservato, non c'è più la carta igienica, la costosa borsetta con tutto il necessario per una pulizia accurata, è chiusa a chiave nello schedario del suo ambulatorio; per fortuna in una tasca ha un pezzo di un fazzoletto di carta che usa strappandone dei pezzetti, per avvolgere i chewgum prima di gettarli, chewgum che mastica da quando ha smesso con il fumo.

Si asciuga alla bene meglio, in modo appena accettabile, si ricompone, tira lo sciacquone, si lava le mani e si dirige quasi in ritardo verso l'ambulatorio per l'ultimo paziente del giorno, poi pensa che ci sarà tutto il tempo per pulirsi con le salviettine imbevute.

Professionale come sempre, fa in tempo solo a prendere la LV dallo schedario e accoglie l'ultimo paziente, un uomo dall'aspetto giovanile. Dopo i convenevoli e le formalità burocratiche, si siede dietro la sua scrivania, con lui seduto di fronte.

Si conoscono da circa due anni, con visite trimestrali ed una visita annuale più approfondita, tra loro c'è una certa confidenza, lei gli dà del tu e talvolta lo saluta con dei nomignoli, lui è più distaccato parte sempre con il lei e poi quando sente lei che gli dà del tu, si adegua.

La dottoressa è attratta, ma pensa che sia più giovane di quanto lo sia realmente, quando prende in mano la cartella clinica e vede la data di nascita si rende conto della effettiva differenza di età, non certo abissale.
Questo ultimo pensiero insieme al pregresso degli ultimi giorni: il ritrovato senso di libertà, l'euforia del nuovo inizio e l'eccitazione per le confidenze dell'amica; colpiscono la parte più erogena ed erotica del suo corpo, la sua psiche.

- Allora dimmi come stai nel complesso, hai sintomi....stai assumendo il farmaco che ti ho
prescritto con una certa regolarità ?
- Sì, tutti i giorni e all'incirca allo stesso orario.
- Bravo, veramente bravo, proprio tutti i giorni ?
- Certamente dottoressa, io faccio tutto quello che mi dici di fare !

Questa frase risuona nella sua testa e fa scattare qualcosa, e inizia a giocare con lui.
- Sei sicuro che fai tutto quello che ti dico ?
- Certo, come no !
- Magari te ne potresti pentire... -
Ormai anche lui aveva capito, ed entrambi sapevano come sarebbe finita.
- Non credo proprio, mettimi alla prova.

Lei di alza di scatto, e si mette tra lui e la scrivania; senza pensare, si allarga il camice, appoggia il sedere alla scrivania e si alza la parte bassa del suo abitino mostrando le mutandine nere.
Sta per abbassarsi le mutandine, quando si ricorda con imbarazzo di aver la parte intima non in condizioni perfette, forse gli umori che sentiva fluire copiosi sarebbero stati sufficienti a mascherare, il suo sesso intriso dell'eccitazione del mattino e di urina, o forse no.

Mentre la dottoressa sta temporeggiando assorta nei pensieri, il paziente passa all'azione abbassa le mutande, le fa allargare le cosce e si dirige con la bocca verso la sua preda.
Forse sentendola odorosa, ha ora lui un attimo di esitazione.
Ma lei prende in mano la situazione, ora i ruoli is sono invertiti, il suo punto debole è divenuto un potere.

- Hai detto che fai tutto quello che ti dico di fare, allora lecca. Guarda ti aiuto io.
Così dicendo si sporge un poco in avanti e lascia cadere una generosa quantità di saliva sul suo pube perfettamente rasato a forma di triangolino.

Lui vedendo questa scena si eccita se possibile ancora di più, lecca tutta la saliva ancora prima che cada, bacia l'interno coscia e poi si dedica con pazienza alla fica, partendo dall'esterno lecca lentamente le labbra esterne e finalmente passa al clitoride. Lo lecca, lo succhia, appoggia i denti, facendola fremere e sospirare, la fa sua non solo con la lingua ma anche strofinando con le labbra e il naso. Ormai la fica è completamente lavata.

Quando, senza fermarsi con la lingua, la riempie con due dita e con l'altra mano inizia a stuzzicare l'ano, in breve tempo esplode in un orgasmo fortissimo, lui sente fluire i liquidi ancora più copiosamente e lei emettere un suono strozzato in gola.

Il paziente si stacca, si alza, si avvicina, la abbraccia, cerca i seni e i capezzoli turgidi, fa per baciarla, lei gira la testa, forse non voleva sentire il sapore del suo sesso, le bacia il ciuffo di capelli tra la tempia e l'orecchio, le succhia leggermente il lobo, poi piccoli baci ai lati della bocca, poi un bacio al labbro superiore, lo succhia leggermente, lo mordicchia, le lingue si cercano prima fuori dalle loro bocche, poi dentro in un intenso e passionale bacio.
Elena pensa, che forse come baci di lingua ha avuto di meglio, ma la carica erotica e l'impeto sono da dieci e lode.

Le tira giù le spalline, le sfila l'abito abbassandolo dall'alto verso il basso, lei si toglie il reggiseno e ripone con cura tutto sulla sedia dietro la scrivania, in fin dei conti sono capi firmati.
È completamente nuda ad eccezione del camice, lui si abbassa i pantaloni e fa uscire il suo pene gonfio a dismisura e pronto a scaricare l'eccitazione accumulata.
La dottoressa si siede sulla sedia, con lui in piedi ed inizia una lenta fellatio, apprezza questo membro duro, caldo e pulsante, la colpisce di più il diametro della lunghezza nel complesso però buona, a lei non interessa come sia, le interessa che sia un maschio eccitato e duro per lei.

Capisce che eccitato così come è non durerebbe tanto se insistesse troppo con un pompino aggressivo, così si limita a goderselo in modo leggero, lo succhia un po', lo lecca lentamente e con poca pressione.

Lui tira fuori un preservativo, lei lo guarda e fa una smorfia di disapprovazione, prende la sua borsa e tira fuori i suoi profilattici, della marca di cui ha fiducia e conservati nelle condizioni ideali. Lo apre e lo indossa su quel membro aiutandosi poi con la bocca.
Conduce il gioco, si gira e si appoggia alla scrivania, offrendosi per una gustosa pecorina.
Lei sa che ancora eccitata come è le basterà poco per avere un secondo finalmente gratificante orgasmo, ma è consapevole che lui a quel livello di eccitazione durerà poco, spera solo che il tempo sia sufficiente.
Se avesse avuto più tempo e non si fosse trovata in un luogo pubblico, con il rischio di essere scoperti da qualche infermiera, lo avrebbe svuotato con un bel pompino fatto bene e poi dopo averlo fatto rinvigorire con qualche trucchetto, si sarebbe goduta una buona scopata.

Le solleva il camice scoprendo il sedere giunonico, si toglie completamente i pantaloni, si avvicina e appoggia il pene tra le natiche, lo struscia sull'ano, lei per un attimo teme il peggio, sta per dire qualcosa quando aiutandosi con le mani si fa strada facilmente nella sua femminilità.

Dopo alcuni colpi instabili, inizia con alcuni giochetti, dentro piano fuori veloce, dentro veloce fuori piano, due colpi veloci ed uno piano, poi comincia a prendere un ritmo regolare, con una mano raggiunge un seno e comincia a tastarlo, poi comincia a fare roteare il dito attorno al capezzolo senza toccarlo, con l'altra mano afferra la mano della sua femmina come a stabilire un secondo contatto, intrecciano le dita.
I movimenti di fanno lentamente più veloci, lei è molto vicina, lui non sa quanto potrà resistere.

Finalmente raggiunge il capezzolo duro e lo stringe in modo delicato ma deciso, porta le loro mani intrecciate verso il sesso di lei per iniziare insieme una lenta stimolazione del clitoride.
Cerca di rallentare il ritmo perché è ormai prossimo, quando sente lei che lo invita ad aumentare, pochi istanti e gli stringe la mano fino quasi a fargli male...sta venendo, lui che non apettava altro si scarica in maniera violenta, quasi non riesce a distinguere gli spasmi tipici dell'eiaculazione, da quanto sono forti e ravvicinati, sembra quasi un getto unico.

Pochi attimi ancora e si sfilano, lei si chiude il camice, lui si sfila il preservativo gonfio lo annoda e lo mette sulla scrivania, non fa in tempo a mettersi i pantaloni, che si sente bussare alla porta, la dottoressa prende il preservativo e lo nasconde in una tasca.

L'infermiera entra nota la situazione, la dottoressa con il camice, ma sotto completamente nuda, finge di essere nel bel mezzo di una visita:
- Bene per questa irritazione le ordino dei farmaci, si rivesta.

L'infermiera ha capito tutto, anche perché l'aria è carica di odore dei sessi, sorride sorniona alla dottoressa, e le dice che pensava non ci fosse più nessuno dentro, saluta e se ne va.

Lui si riveste, la dottoressa scrive delle ricette, con fare professionale gli dice:
- Prenota la visita ci vediamo tra tre mesi, poi gli dà una ricetta bianca e gli dice compra questo farmaco e prendi una compressa mezz'ora prima di venire qui.

La dottoressa di alza lo bacia dolcemente con la lingua e con un sorriso lo saluta.

Fine








Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 7.5
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La Dottoressa:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni