Lui & Lei
L'incontro
di ewuh
20.11.2020 |
167 |
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"La testa sempre girata, gli occhi negli occhi, lei iniziò a succhiarlo e mentre lo faceva il cazzo di lui spariva sempre più nella sua bocca, lui provò a..."
IncontroFinalmente era arrivato il giorno, da quasi un anno ne stavano parlando e non erano mai riusciti a concretizzare quell’incontro che dicevano di volere.
Non che non ci avessero provato, nel corso del tempo era il quinto appuntamento, i quattro precedenti erano saltati. Ora però sembrava che tutto fosse a posto, a meno di una disdetta all'ultimo momento.
Si erano conosciuti su una chat, un pomeriggio estivo, coetanei, adulti, educati, quasi timidi all’inizio.
Piano, piano si erano confidati, si erano scritti e il loro cercarsi era stato quasi naturale, non si erano scambiati il numero di telefono, si trovavano sempre e solo in chat a tutte le ore del giorno e della notte, lui le aveva confessato che il cuore gli batteva vedendo il pallino verde, che segnalava la sua presenza online.
E oggi, fra poco avrebbero finalmente saputo se quello che provavano, quell’eccitazione che li prendeva era reale o era frutto solo del gioco che si era creato fra di loro.
Davanti alla specchio lei controllava il trucco e i vestiti che aveva scelto.
Non era andata dal parrucchiere, non voleva sembrare quella che non era, il trucco appena più accentuato, giusto per darsi un tono.
Si era depilata ma non completamente. Era pronta, fremente e già alquanto eccitata.
Aveva messo la tuta di pizzo che gli piaceva molto, gliela aveva fatta vedere, mandandogli varie fotografie e aveva constatato l’effetto che aveva avuto su di lui. Una potente erezione che lasciava ben sperare per il loro incontro.
Sopra la tuta portava un vestito, perché non poteva aprirgli la porta mezza nuda, c’erano i vicini che avrebbero potuto vedere...
Le scarpe con il tacco completavano il suo abbigliamento, era pronta.
Il suono del citofono la fece scattare, terzo piano sussurrò.
Ormai non poteva più tornare indietro, lui era arrivato. Entrò in casa, emozionato anche lui, le parve. Un bacio, un finalmente sussurrato mentre il rumore del battito cardiaco rimbombava nelle orecchie di entrambi. Lei lo prese per mano, lo fece sedere sul divano, guardandolo in silenzio, gli si inginocchio davanti, gli appoggio le mani sul pube, sentì che la sua erezione era già in atto, tolse le mani, appoggiò la bocca e cominciò a dargli tanti piccoli bacini sopra il tessuto, girò la testa es alzò lo sguardo e lo vide già boccheggiante dal piacere.
Con mano ferma aprì la cerniera continuando a baciarlo, piccole scosse di piacere lo pervasero.
Con la bocca, fece scendere gli slip che a faticano contenevano l’erezione che si era fatta più potente, finalmente quel cazzo così tanto sognato e voluto era a portata di bocca. Una veloce passata con la lingua, e poi giù fino alle palle a slinguazzarle, a prenderle in bocca una alla volta, la lingua passata ovunque, ogni mm della pelle bagnato e leccato, la velocità di esecuzione sempre variata, lento, veloce, lento, un bacio, una toccatina con la punta della lingua, una passata a lingua piatta, per godere di quella carne palpitante, finalmente dopo un tempo che sembrava lunghissimo, la lingua arrivò alla cappella, la leccò come se fosse un cono gelato, impugnando l’asta. Le labbra succhiarono, le lingua passò ovunque e si infilò nel buchino, finalmente le labbra si dischiusero e senza che lui avesse nemmeno il tempo di un sospiro la cappella venne inghiottita dalla bocca avida di lei. La testa sempre girata, gli occhi negli occhi, lei iniziò a succhiarlo e mentre lo faceva il cazzo di lui spariva sempre più nella sua bocca, lui provò a spingerglielo più in fondo ma bastò l’occhiata di lei per desistere, doveva subire e basta, non fare nulla. Ben volentieri si lasciò prendere, era meravigliosa la sensazione che stava vivendo, una voracità ed una dolcezza che lo lasciavano sconcertato, eccitato e voglioso. Non riuscì a capire quanto tempo fosse passato, si sentiva sempre più eccitato, il cazzo era gonfio, dritto e duro, le labbra calde, la lingua insinuante, voleva venire ed allo stesso tempo sperava che non accadesse per potersi gustare il pompino.
Lei continuava a godersi quel cazzo, le mani che giocavano con le palle gonfie, lo guardava e negli occhi di lei lui leggeva tutta la lussuria, tutto il piacere che quel gioco le dava. Raramente gli era capitata una donna così, il viso trasfigurato dal piacere che provava a spompinarlo. Il ritmo continuava a variare, credeva di essere pronto a venire e invece lei quasi si fermava, la bocca piena di saliva, lo guardava, lui aveva il respiro corto, desiderava godere, riempirle la bocca di crema calda, voleva vederla ingoiare, voleva lasciarsi andare ma lei continuava in quella sua danza folle, in quella tortura sublime che preludeva al piacere.
Provò a protestare, le chiese di farlo godere, lei lo guardò, gli occhi colmi di piacere ma non mollò il suo cazzo, lui si arrese, capì che nulla avrebbe potuto. Dopo un tempo infinito, finalmente capì, all’ennesima modifica della velocità delle succhiate che lei era pronta a farlo godere. Un’ ultima accelerazione e per lui fu solo godimento puro, le scaricò in bocca 4, 5 schizzi potenti che lei prontamente ingoiò, qualche ulteriore schizzo meno potente seguì quella prima scarica, lei visibilmente soddisfatta, sempre con gli occhi puntati nei suoi, si rialzò, gli si sedette sulle ginocchia, tendendo il suo cazzo in mano e lo bacio.
Benvenuto, gli disse.
©hw2020
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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