Lui & Lei
In spiaggia di notte
di Iac6124
27.08.2023 |
3.155 |
2
"Esco e la faccio girare per prenderla da dietro..."
Stasera il caldo è insopportabile, l’aria è ferma immobile.Ho scelto questo ristorante nelle campagne dell’entroterra romagnolo, nel ravennate, sperando in una temperatura minore rispetto alla città.
Non è così.
Solamente la bellezza di TM mi distrae dal caldo. La sua pelle abbronzata, i suoi capelli mori lunghi, le sue labbra, il suo sguardo, il suo profumo, mi eccitano da quando ci siamo trovati per venire a cena.
Stasera indossa un vestito aderente verde pastello senza spalline che arriva a metà coscia. Non indossa reggiseno. Le sue forme risaltano morbide, piene e armoniose.
Beviamo un amaro ghiacciato abbracciati in un appartato salottino esterno.
Propone di andare a fare una passeggiata in spiaggia alla ricerca di fresco.
Mentre guido avvicina il suo viso al mio. Mi lecca il collo fino all’orecchio. Mi bacia. Mi sussurra quanto mi desidera. Poggia una mano sul mio cazzo. Lo trova duro pronto per lei.
Mi conduce al parcheggio dello stabilimento balneare adiacente la spiaggia libera di Lido di Classe.
Parcheggiata l’auto ci avviamo verso la spiaggia.
Un gruppo di uomini è fermo fra la spiaggia e il parcheggio a lato dello stabilimento. Ci osservano, o meglio osservano il culo e le tette di TM. Da vera femmina accentua le sue movenze e attira ancor più i loro sguardi.
La stringo in un abbraccio carico di desiderio.
Raggiunta la riva immergiamo i piedi in acqua. La temperatura dell’ acqua non procura alcun giovamento. Troppo calda. Continuiamo finché non ci arriva al ginocchio. Ci fermiamo ad abbracciarci e baciarci.
La tiro a me dal suo splendido culo. La bacio. Con l’altra mano percorro il suo fianco fino ad averla piena del suo seno.
Mi mordicchia la lingua, la percorre con la sua con movimenti circolari. La succhia. Le sue mani sulla mia nuca mi stringono a lei. Mi sta spompinando la lingua.
La tengo aderente al mio corpo premendole una mano sulla schiena dal culo risalendo fino alle scapole per poi scendere nuovamente fino a mollarle un sonoro sculaccione.
Inizio a premere il capezzolo fra le dita. So quanto le piace. Infatti spinge il suo bacino verso il mio. Verso il mio cazzo. Le piace sentirmi duro per lei.
Aumento la pressione sul capezzolo. Lascia la mia lingua e si abbandona al piacere con la testa all’indietro con un lungo sospiro.
Tuffo il mio viso fra i suoi seni, ma siamo ancora vestiti. Passo la lingua dall’attaccatura del seno fino al mento. Il suo sapore, il suo sudore, i suoi gemiti, i suoi fremiti, tutto di lei mi fa godere. I nostri bacini, i nostri sessi premono l’uno contro l’altro, si cercano da sopra i vestiti.
Prende la mia testa con entrambe le mani e me la guida sul seno. Scosto il tessuto e circondo il capezzolo con le labbra. Lo bacio. Ci gioco con la lingua. Passo a leccare sotto al seno e proseguo fino alla sua ascella profumata. Godo del suo odore, della sua pelle.
Passo una mano sotto al vestito e trovo la sua figa eccitata, bagnata sotto al perizoma.
Mi prende per mano e mi conduce a riva. Cii stendiamo abbracciati sul telo.
Le sue mani subito corrono a slacciarmi i pantaloni. Si infila dentro l’elastico alla ricerca del mio cazzo.
Lo percorre tutto, ancora dentro gli slip, fino alle palle.
Faccio lo stesso con lei. Le sollevo il vestito e scosto il filo del perizoma. Gioco col suo sesso, accarezzo l’esterno delle grandi labbra, il monte di venere e le chiappe, senza andare sul clitoride l’interno vagina ed il culo.
Continuiamo a baciarci e leccarci a vicenda collo, orecchie, viso, seno e petto.
Vedo passare persone, alcuni lungo la riva altri in direzione della spiaggia libera. Le sagome del gruppo di uomini sono visibili a qualche decina di metri. Siamo anche parzialmente illuminati da un faro.
TM ha il vestito arrotolato in vita, le tette e il culo completamente scoperti. I miei slip e pantaloni sono alle caviglie.
Il suo bacino cerca la mia mano. Mugola quando le mie dita sfiorano il suo clitoride e l’esterno della vagina. Vorrei continuare questo gioco a lungo farle desiderare le mie dita a lungo, ma siamo all’aperto in pubblico.
Mi stendo quasi sopra di lei e baciandola affondo indice e medio lentamente dentro lei.
Punta i piedi e la testa, ruota il bacino, apre la bocca in un mugolio e accoglie ancor più la mia lingua.
Impugna il mio cazzo e lo masturba con dolcezza e decisione.
Sono dentro di lei con entrambe le dita. Le muovo dolcemente dentro e fuori mentre le sfioro il clitoride col pollice. Quando sono completamente dentro premo delicatamente il clitoride fra indice, all’interno, e pollice, all’esterno. TM si contorce e si aggrappa al mio pene quasi con violenza. Affonda i denti nella mia spalla.
Scendo a succhiarle un capezzolo. Lo mordo con dolce cattiveria.
Esco da lei. Annuso il suo odore dalle mie dita bagnate di lei, continuando a giocare con la bocca sui suoi seni, e le avvicino alle sue labbra. Voglio che senta il suo sapore. Subito le apre e inizia a leccarle. Prima su tutta la lunghezza delle dita, poi avvolgendole roteando la lingua,infine le accoglie in bocca circondandole con le labbra mimando un pompino.
Scendo fra le sue cosce e sento prepotente l’odore del suo piacere. Affondo la faccia nella sua figa bagnata, talmente bagnata che anche l’interno cosce è fradicio. La mia faccia si bagna completamente.
Passo la lingua sul suo clitoride. Sussulta. Morde le mie dita. Mi ha fatto male.
La guardo. Bellissima. Si scusa con lo sguardo. Mi sussurra di continuare.
Gira la testa e guarda il passaggio di estranei che sembra non curarsi di noi.
La cosa la eccita.
Torno a baciarle fra le gambe e porto il mio bacino verso il suo viso.
Cominciamo a baciarci i sessi a vicenda. Mentre le lecco la figa, con il mio cazzo in bocca, inizia a squirtare. È uno squirt lento, non abbondante, lungo e dolce. Aumenta la foga del pompino e mi stringe la testa con le cosce. Mugola a lungo e inizia a giocare con un dito nel mio culo.
Si sfila di bocca il cazzo. Lo lecca, lo bacia, lo morde. Scende a baciarmi i coglioni. Ne prende uno in bocca e mi masturba. Si sputa su un dito e mi scopa il culo.
Continuo a baciarle l’interno cosce e leccarle tutta la figa fino al culo. La sua mano preme la mia testa nel suo piacere.
Sento le voci dei passanti.
Mi stendo su di lei, le sollevo una gamba e la penetro guardandola negli occhi.
Mi chiede di scoparla forte.
Esco e la faccio girare per prenderla da dietro.
Entro dentro di lei con violenza. Affondo e sto fermo tenendola per le tette. Arretro. Mi cerca spingendo il culo verso di me scopandomi.
Comincio a scoparla a fondo con decisione. Le afferro i capelli e affondo. Geme, mi incita a scoparla. Trattenendola per i capelli mi sollevo e appoggio il petto sula sua schiena. La bacio sul collo dietro l’orecchio. Volta il viso verso il mio e cerca la mia bocca. Ci baciamo. Le prendo una tetta e la stringo. Risollevo il busto. Continuo a scoparla. I suoi gemiti aumentano.
In questa posizione in ginocchio dietro di lei vedo chiaramente chi passa e a quale distanza da noi.
Penso alla possibilità di poter essere visti dalle forze dell’ordine. Lo scorso anno in queste spiagge sono state multate coppie, per migliaia di euro, trovate a scopare in spiaggia.
Scaccio il pensiero e continuo.
È troppo bella, anche nell’oscurità ne distinguo le forme.
La prendo per i fianchi e aumento il ritmo. Mi asseconda e spinge il culo verso di me.
Nella foga il mio cazzo esce da lei e scivola nel solco delle chiappe.
Ci calmiamo un attimo poi la giro, le sollevo le gambe e la penetro guardandola negli occhi.
Riprendo a scoparla con ritmo. Geme. Mi bacia. Mi lecca la faccia. Mi pianta le unghie nella schiena e nel culo.
Sento montare l’orgasmo. Aumento le spinte che lei asseconda accogliendomi.
Vedo le sue tette sobbalzare ad ogni affondo.
Il suo viso è trasfigurato dal piacere.
Sto per esplodere esco da lei e masturbandomi le dico:”sborro!”. Lei risponde:”Anch’io!”.
Dopo il mio primo schizzo vengo colpito sul cazzo da uno schizzo forte e prolungato. Seguito da altri meno violenti. Uno squirt inaspettato. Sono completamente bagnato di lei.
Rido e mi accascio su di lei. La bacio. Le accarezzo il viso. La stringo.
All’improvviso si alza i piedi perché un cane si è avvicinato. Richiamato dal padrone si allontana.
Insabbiati e sporchi dei nostri fluidi ci immergiamo per un bagno veloce.
Ci ricomponiamo, vestiamo e andiamo verso casa.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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