Lui & Lei
Finalmente il culo...

15.01.2025 |
270 |
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"Infatti, ho afferrato le sue caviglie e l’ho tirata a me: ora sì che il cazzo entrava tutto dentro la sua figa ed avevo anche una visuale sui suoi seni e su..."
Il mese volgeva al termine ed eravamo tornati a casa da circa 4 giorni dalle nostre ferie in Sardegna, in Costa Smeraldi. Io e Valentina ci eravamo davvero rilassati come non mai, dopo un anno di faticoso lavoro per entrambi. Nei giorni successivi il nostro rientro, abbiamo continuato per quanto possibile a vivere un po’ le giornate con lentezza, anche se entrambi siamo tornati a lavoro. Così la sera ci concedevamo sempre quattro passi per Roma, visto che era ancora abbastanza tranquilla.Valentina si vestiva sempre con i suoi vestitini bianchi per stare fresca, mentre io sceglievo di indossare i miei bermuda rossi e la mia canottiera “da camionista” (Come la definisce lei), per stare fresco. Tornavamo a casa per le 11:30 circa, così da poterci coricare verso la mezzanotte.
Valentina ha afferrato subito la sua sottana di seta e cambiandosi mi ha detto:
-Io vado a stendermi che stasera sembra che in camera da letto si sta veramente bene con questo venticello
-5 minuti che lavori i denti e arrivo anche io
Come al solito, ero sempre l’ultimo; infatti, lei si lavava i denti prima di uscire così da poter “correre” nel letto subito dopo la passeggiata. Arrivato a letto l’ho trovata stesa con il suo libro in mano dello yoga che leggera di qualche nuova posizione che poteva assumere per stendere i suoi muscoli ed essere più elastica. Questa cosa mi ha sempre molto attirato, poiché le permetteva di avere una grande agilità nei movimenti e di essere molto elastica anche a letto, mentre facciamo sesso.
Così, pensando a tutto questo, iniziai a sentire uno stato di eccitazione che lentamente si sollevava lungo tutta l’asta del mio cazzo.
-Valentina
-Eh?
-Ma se….
Le misi una mano sulla gamba abbronzata e lentamente alzai la sua sottana di seta.
-Che fai?
Disse ridacchiando e poggiando il suo libro sul bordo del letto.
Mi girai verso di lei e le saltai letteralmente addosso, baciandole tutto il collo e poi iniziando a esplorare la sua bocca con grande voracità. Lei fece lo stesso. Nel mentre, le mie mani scendevano sempre di più in basso per afferrarle il perizoma e strapparglielo di dosso.
Non appena tolto, la feci girare e il panorama fu bellissimo: il suo culo arrotondato e abbronzatissimo, pronto per accogliere il mio cazzo. La sua figa rasata e liscia pronta per essere carezzata. Insomma, avevo tutto quello che volevo in quel momento per aprire il culo a mia moglie e fotterle la figa come un trapano incastrato!
Le ho diviso le chiappe con il mio cazzo
Così, l’ho girata, le ho tirato uno schiaffo sulla chiappa abbronzata e poi le ho poggiato sopra il mio cazzo rovente.
-Che caldo e che duro!
Ho iniziato a usarlo come un manganello picchiettandolo sul suo culo, sulla sua figa e sul clitoride, fino a quando poi non mi sono alzato in piedi sul letto, e le sono montato sopra, dividendole le chiappe, e mettendo il mio cazzo dentro io suo culo. Lei era in una posizione perfetta, con il culo in aria, per poter essere scopata proprio il quel buco…avrei pensato dopo a scoparla anche nella figa, ma prima volevo farmelo pompare da quel buchetto stretto e venoso che aveva lei.
Penetrando ho avvertito un po’ di attrito, così ho recuperato del lubrificante con il quale ho bagnato il mio cazzo e il suo culo e poi ho provato di nuovo. Questa volta sembrava scorrere meglio e così dopo averla penetrata delicatamente, finalmente ho sentito tutta la morsa stretta intorno al mio cazzo.
In quel momento non ho capito più nulla: mi sembrava di avere una manetta stretta che non voleva mollarmi e così ho iniziato a dondolarmi per allargare leggermente il buco e poi a scorrere su e giù. Valentina, rumoreggiava con la bocca verso il letto (anche se in realtà dei nostri vicini non c’era nessuno e quindi non avrebbe disturbato il sonno di nessuno).
Sentivo il piacere del mio cazzo che pompava quel buco come se fosse all’interno di uno di quei barattoli masturbatori. Per aumentare il piacere, ho deciso anche di estrarre il cazzo un paio di volte e inserirlo di nuovo, così per “prendere il fiato” qualche secondo e immergermi nuovamente in quel culo abbronzato e strepitoso. Sentivo accrescere l’eccitazione anche nei miei coglioni che, ad ogni spinta, toccavano la figa rasata di Valentina e nel mentre ho deciso di rendere tutto più piccante usando il mio dito sul suo clitoride.
Non appena inizia a farlo muovere, Valentina sussulto, pregandomi di non fermarmi mai. Io volevo continuare a stantuffare il mio cazzo nel suo culo ancora per un po’. Mi piaceva quella sensazione di avere il pisello duro e “strozzato” dal suo culo, ma avrei continuato anche nella sua figa, per poter dividere quel piacere tra i due suoi buchi.
Così, ho estratto il mio cazzo non appena ha raggiunto il primo orgasmo con il massaggio sul clitoride e poi l’ho fatta stendere sul letto a mo’ di carriola ed ho iniziato a scoparla nella figa. Ho cercato di buttare il mio cazzo più in profondità che potevo, poiché le sue gambe riuscivano davvero ad arrivare al punto giusto. Ad ogni colpo, sentivo battere le mie palle pelose contro di lei e, anche questa cosa, mi rendeva pazzo, tanto da farmi aumentare il ritmo e spingerle ancora di più il cazzo in profondità.
Le ultime spinte, però, furono le migliori. Infatti, ho afferrato le sue caviglie e l’ho tirata a me: ora sì che il cazzo entrava tutto dentro la sua figa ed avevo anche una visuale sui suoi seni e su quel clitoride nudo dai peli. Uno, due e tre volte dentro, facendolo uscire tutto e rientrare velocemente, proprio come quando si mette una cannuccia nel succo di frutta.
L’ultima spinta fu la migliore: sentii la mia cappella aprirsi dentro di lei, tutta l’asta in tiro e finalmente la inondai di liquido seminale. Sborrai così forte che ebbi diversi spasmi e brividi lungo la schiena, dandole anche degli ultimi colpetti in figa per svuotandomi completamente.
Insieme alla mia sborra nella figa di mia moglie Valentina arrivò anche un sospiro di appagamento. Mi ero liberato di quella sborra e avevo aperto il culo e la figa a mia moglie in un modo pazzesco. Ora eravamo pronti per riposare!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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