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Lui & Lei

Corso di aggiornamento


di Ulisse1982
08.01.2021    |    789    |    2 9.2
"Capisco l'antifona così giunti alla mia fermata rimango su e continuiamo a parlare..."
Siamo a fine estate e il lavoro non è a pieno ritmo così l'azienda per la quale lavoro ne ha approfittato per farmi fare quella giornata di corso di aggiornamento che avrei già dovuto fare da mesi. Il corso si terrà fuori città e visto che non mi piace litigare nel traffico mattutino ho deciso di usare il treno.

Il viaggio non è lunghissimo, ma mi da modo di potermi rilassare un po' durante il tragitto.
Nel vagone non ci sono molte persone, vivo in una regione non molto popolosa, e guardandomi un po' in giro l'attenzione mi cade su una viaggiatrice seduta qualche posto più in là. In realtà il fatto che ci siano poche persone non ha cambiato molto il fatto che lei attirasse la mia attenzione perchè con il suo vestito leggero che esalta le sue curve l'avrei notata comunque. E' molto bella, il fisico è snello,ben proporzionato e come ho detto con tutte le curve al loro posto. La osservo un po', cercando di non farmi beccare per non sembrare un maniaco e più la guardo più sento crescere la voglia di conoscerla.
Ad un tratto lei si volta e incrocia il mio sguardo, io lo sostengo un po' ma poi guardo altrove, imbarazzato. Non so se fosse il frutto della mia immaginazione ma mi è parso di scorgere un leggero sorriso sul su di lei.
L'altoparlante a bordo annuncia la mia fermata e mi tocca scendere, come al solito la mia timidezza mi ha bloccato e non ho nemmeno ricambiato un gesto semplice come un sorriso. Mi alzo per scendere, sfortunatamente la porta è vicino al mio posto e non le passerò accanto scendendo, non sarebbe cambiato nulla ma magari chissà, sarei riuscito a inventarmi qualcosa... oppure no?

Alla sera, finito il corso, ritorno a prendere il treno. Ho pensato tutto il giorno alla bella viaggiatrice e ho sperato con tutto il cuore di poterla rivedere chissà dove ma il destino è imprevedibile e mi ha fatto un regalo enorme: mentre il treno si stava fermando l'ho scorta seduta vicino a un finestrino! Mi sono precipitato verso la sua carrozza e sono salito dalla porta più lontana a lei.
Nel percorrere il corridoio vedo che non mi ha notato e decido di sedermi un po' distante da lei ma in modo da poterla vedere.
Sto cercando in tutti i modi il coraggio di approcciarmi quando vedo che incrocia di nuovo il mio sguardo e sorride! Divento paonazzo ma questa reazione mi fa perdere qualsiasi freno e mi butto: mi alzo e vado a sedermi vicino a lei.
"Buona sera, come stai?" esordisco. Lei mi risponde cordialmente e iniziamo a parlare, io sono emozionatissimo ma lai sembra padrona della situazione. La mia eccitazione è tanta e l'erezione nei miei pantaloni è diventata evidente, non so se voglio che lei se ne accorga o no. Però succede, lei abbassa lo sguardo un attimo e vede il bozzo nei miei pantaloni, sorride e mi guarda negli occhi.
Una vampata mi assale, mi sembra di esplodere e quando vedo lei che scavalla le gambe e le apre leggermente impazzisco. Non lascia vedere molto, solo parte delle cosce ma io mi sento già in paradiso. Sfacciatamente mi sfioro il pacco da sopra i pantaloni e le chiedo a che fermata scende: è quella dopo la mia. Le chiedo se le farebbe piacere se la accompagnassi fino alla sua destinazione e lei risponde con un sorriso e uno sguardo malizioso, lasciando leggermente socchiuse le labbra. Capisco l'antifona così giunti alla mia fermata rimango su e continuiamo a parlare. Arrivati alla sua fermata lei si alza, io ho il cuore che mi sta scoppiando e non vi dico il cazzo... è turgidissimo e anche solo camminare mi fa soffrire visto che struscia prepotentemente nei jeans.

Scendiamo dal treno e ci dirigiamo verso l'uscita, la stazione è piccolina, in un paese di periferia e le poche persone che sono scese con noi se ne vanno frettolosamente, chi in macchina, chi in bici, chi si è fatto venire a prendere.
Io e la ragazza invece ci fermiamo leggermente fuori dall'uscita, vicino a una siepe e per la prima volta ho il coraggio di toccarla, la prendo per mano e le sollevo leggermente l'avambraccio poi le passo la mia mano sulla schiena e gliela appoggio leggermente sopra il culo tirandola leggermente a me. Lei non oppone resistenza e appoggio le mie labbra sulle sue, iniziamo a baciarci in maniera molto sensuale, le sue labbra sono morbidissime e le nostre lingue si accarezzano in maniera decisa ma delicata. Sento la sua mano che scende verso il mio cavallo e inizia a massaggiarmi il cazzo da sopra i jeans, oddio... sono in estasi! Mi stacco dalle sue labbra e la guardo eccitatissimo, ho mille idee di cosa vorrei farle ma c'è la mia solita perversione che non mi lascia in pace, così le dico, con la voce rotta dall'eccitazione: "Scusami ma ti voglio scopare la bocca..." quasi senza finire la frase. Mi accorgo immediatamente che l'espressione usata non è certo tra le più eleganti e sto già dandomi dello scemo quando vedo lei che mi guarda con uno sguardo carico di desiderio mentre si passa leggermente la lingua sul labbro superiore.
Le chiedo se vuole andare da lei ma mi dice che condivide l'appartamento con un'altra ragazza che sta per rincasare anch'essa e non vuole farsi vedere con un ragazzo palesemente sconosciuto.

Così ci nascondiamo in mezzo alle siepi e agli arbusti poco curati che sono lì vicino, il sole di fine estate è già basso all'orizzonte e le prime lunghe ombre della sera aiutano a confondere la vista, così tra quelle e le fronde degli arbusti siamo pressoché nascosti da sguardi indiscreti. La faccio mettere davanti a me, le spingo leggermente la testa in basso e la faccio accovacciare, mettendole la faccia a pochi centimetri dal mio pacco e da quella posizione si vedono meglio anche le tette che fanno capolino dalla scollatura del vestitino estivo. Lei con fare deciso mi slaccia la cintura e mi sbottona i pantaloni, finalmente il cazzo sente calare la costrizione ma non è ancora libero così io, impaziente come un ragazzino, me lo tiro facendoglielo svettare a pochi centimetri dalla faccia. Lei, sorpresa da questa mia mossa repentina, sobbalza leggermente ma poi si ferma ad ammirare vogliosa la mia asta turgida. Ho il cazzo che pulsa vistosamente, con le vene tutte ingrossate e la punta della cappella mezza fuori, lei me lo prende con la mano destra mentre con la sinistra mi afferra la chiappa, per tenersi in equilibrio, e inizia a menarmelo lentamente ma con decisione, una bella sega sensuale ed esperta. Poi inizia a baciarmi la cappella, prima leggermente poi con baci sempre più umidi, guardandomi negli occhi con uno sguardo come di sfida e lì non capisco più nulla. Appoggio tutto il mio cazzo sulla sua guancia e lo premo forte, poi lo struscio su tutto il suo viso, passando da una parte all'altra. Vedo che lei ansima leggermente, la dominazione leggera le piace proprio, così continuo a passarglielo più volte sul viso, passandoglielo sulle guance, sul collo, sulla fronte e sulle labbra. Quando glielo sto passando lì le sue labbra si schiudono un po' e sento l'umido della sua saliva sull'asta del cazzo, allora decido di tirare fuori per bene la cappella e di strusciargliela sulla bocca semiaperta, è una sensazione bellissima. Al quel punto vedo la tua bocca aprirsi e allora le spingo il cazzo dentro per farmelo succhiare tutto. Lei è golosa e avida, me lo spompina proprio bene, inghiotte tutta l'asta fino a farsi arrivare la cappella in gola, la lingua mi massaggia il cazzo con movimenti sincronizzati ed emette leggeri gemiti di piacere per farmi vedere, come se già non si capisse, che è eccitata e le piace davvero tanto. Ad un certo punto decido di osare oltre: le blocco la testa e inizio a muovermi io, scopandole bene bene la bocca e dando io il ritmo. Mi sembra di usarla e questa cosa mi da una sensazione di piacere ulteriore, lei naturalmente si lascia fare e sembra eccitarsi ancora di più, il gorgoglio che fa il mio cazzo dentro di lei mi manda fuori...
Sento che l'eccitazione sta per esplodere, ho il cazzo pieno di sborra e non ce la faccio più così lo tiro fuori dalle sue labbra e inizio a segarmi davanti a lei. Le ordino di aprire la bocca e tirare furi la lingua, lei ubbidisce prontamente giusto poco prima del mio agognato orgasmo. La guardo dritta negli occhi e sto per avvertirla degli schizzi imminenti quando lei mi sorprende dicendomi: "Ti voglio, sborrami tutta!", ho giusto il tempo di dire "Oddio siiii, eccola..." che la sborrata arriva violentemente: il primo abbondante schizzo le finisce sulla lingua e in bocca, il secondo invece, a causa di un mio leggero spasmo, le finisce sulla guancia destra, è abbondante tanto quanto il primo. Gli altri schizzi più piccoli le finiscono di nuovo sulla lingua ma uno glielo lo dirigo sulle tette, io amo le tette, macchiandole leggermente il vestitino. La guardo profondamente appagato e vedo che parte dello schizzo sulla guancia cola anch'esso sul suo seno.
Sono estasiato dalla splendida esperienza che questa ragazza mi ha fatto vivere e mi sento incredibilmente in debito con lei. La guardo e sorrido soddisfatto, lei ricambia con un sorriso e uno sguardo biricchino. Prendo il mio zainetto da "scolaretto cresciuto" e cerco delle salviette umide e gliele porgo, lei profondamente sorpresa mi ringrazia dicendo che si aspettava di dover prendere le sue nella borsetta. Si pulisce bene dagli schizzi di sperma, per fortuna è una ragazza dalla pelle perfetta e non usa fondotinta ma il rossetto è irrimediabilmente sbavato. Quando si pulisce i seni nota la macchiolina sul vestito e un po' si preoccupa sul come poterla nascondere ma per fortuna il vestito ha una fantasia a fiori piuttosto variopinta e vivace e non si noterà se appena rientrata andrà subito in camera a cambiarsi.
Intanto io ritorno a rovistare nel mio zainetto e prendo il block notes, su una pagina ci scrivo il mio nome e il mio numero di telefono, lo strappo e me lo metto in tasca. Dopo essersi rimessa il rossetto mi dice che deve proprio andare, sembra avere davvero fretta. Un po' mi dispiace perchè avrei voluto salutarla con più calma ma le porgo il bigliettino col mio numero e le dico "Chiamami, saprò come sdebitarmi per la favolosa goduta che mi hai fatto fare". Lei sorride e prende il bigliettino, mi da un bacio e si incammina verso il paese.

Io rimango a guardarla estasiato mentre si allontana, l'ho sempre vista da davanti e l'ho considerata una splendida ragazza e constato con molto piacere che anche da dietro è stupenda! Spero davvero che si faccia sentire!
Dopo averla vista sparire dietro l'angolo di una casa ritorno in stazione chiedendomi tra me e me quanto mi toccherà aspettare prima che passi un treno che mi riporti a casa.

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