Cap 1. Come Lisa e Bern si sono conosciuti

Lisa e Bern e chi se li può dimenticare, sono tra i più simpatici in città. Niente mette mai in crisi il loro rapporto di felicità regina, che guida le scelte dei due. Se il paradiso non esiste io non lo so, ma loro cercano di realizzarlo qui nella vita, così non si sbagliano. Io so come si sono conosciuti, una volta Bern me l'ha raccontato.

Era un giorno di autunno quando Bern, che in quel momento sentiva un calo di energie strepitoso, si nascose nel fienile. Li nessuno poteva trovarlo. Non doveva fare niente quel giorno e in mezzo al fieno si sdraiò con una spiga tra le labbra. Chiudendo gli occhi e facendo un grandioso sospiro, l’ultimo della corsa frenetica verso il suo angolo di pace.

Le immagini di Giorgia cominciarono a scorrergli davanti. Giorgia aveva due tette che come mozzarelle penzolavano dal petto. Con onde di elettricità le si rizzavano sotto la maglietta e sembravano rispondere agli stimoli esterni diventando turgide, dure o elastiche. Quando incontrava Bern si rizzavano quasi sempre, i capezzoli puntavano in alto e Giorgia avrebbe dato qualunque cosa pur di farsele palpare da Bern, tanto le sentiva desiderose di una strizzata. Negli incontri tra i due, questa sensazione era chiarissima a Bern. Bastava uno sguardo e Bern aveva una precisa idea di come se le sentiva. C'era molta telepatia tra i due. Tutto era chiaro come alla luce del sole anche senza bisogno di parole.

Tra Giorgia e Bern il rapporto era ufficialmente professionale, anche se naturalmente, sia lui che lei, provavano di più. Tutto rimaneva nel non detto perché Giorgia era sposata in seconde nozze ed aveva figli sia dal primo che dal secondo marito. Lui voleva da suo Padre, che era un commerciante, qualche lavoretto e lei cercava di far capire a Bern che non avevano abbastanza spazio in azienda per assumere qualcuno di nuovo, e anche se quel ragazzo gli stava simpatico, spesso i loro incontri erano inconcludenti per entrambi, tranne quelle rare volte che serviva un fattorino per portare ingiro della merce acquistata da qualcuno che se la faceva portare a casa e non la ritirava in negozio. Questo stimolava molto Bern, che voleva trovare un modo per guadagnare un qualcosa di più, e forse c’era un nuovo mercato da visitare. Ne avrebbe parlato il giorno successivo al padre di Giorgia.

Era completamente assorto nei suoi pensieri, quando all’improvviso si sente “aio, auto...”. Un’attimo di silenzio, c’è un gattino che miagola? “io, auo ...”, “aiuto ...”. Questa non è voce di gatto. Deve esserci una persona intrappolata dietro al fieno. Salta giù dal mucchio di fieno e corre verso la voce. Dietro ad un grosso mucchio di fieno fresco c’è una donna, con un fazzoletto che le copre da bocca. Le toglie subito il fazzoletto. “Signora parli, la prego, come sta?” “Stavo soffocando con quel fazzoletto, bene tutto sommato”. “Cosa le hanno fatto?”. “Non ricordo tutto... sono stata rapita... stavo soffocando. Stavo per morire. Dio grazie che è arrivato lei. Ieri mi sembra mi hanno portato qui, ancora non ricordo. Mi hanno fatto delle domande. Mi hanno obbligata a rimanere qui nel fienile. Aspettavo solo che tornassero per uccidermi. Poi ho dormito ed ora mi sono svegliata sentendo i suoi allegri fischiettii. Lei è molto bello e carino con me, come si chiama? Il mio nome è Lisa”.