"Etichette"

364 interventi
2 anni fa
Singola
Piemonte, Torino
CERTIFICATO

Qui dal 07.11.2020 -
Ovviamente al cioccolato, dolce ed un po’ salato. 🙂
Era solo per chiarire. 🙂

2 anni fa
Singolo
Emilia Romagna,
Qui dal 19.03.2022 -
Quotato da Idrogeno,
Io non voglio fare la cagacazzo di turno ma si è parlato di ‘introdurre nuove categorie per facilitare la ricerca’. Oppure me lo sono sognato ?
Quotato da Idrogeno,
Quotato da Parcifal,

Diciamo che il fatto sia etero la società lo da per scontato ed è quando capiscono che non è così che parte la giostra delle fobie. Avere rappresentanza normalizza la diversità e come ho già detto inclusività non significa non avere differenze ma riconoscerle tutte quante. Ovviamente si parla di ciò che rappresenta l'identità, l'essere di una persona, l'affermazione di Sé, non se gli piace il gelato al cioccolato piuttosto che la menta.
Eh, infatti ad una certa ho chiesto di circostanziare il discorso, perché se l’utilità, qui, è interagire con persone sessualmente compatibili, ha un senso, se parliamo di riconoscimento sociale, un’altro.
Per me é per entrambi i motivi, sia per compatibilità sessuale che come riconoscimento e affermazione di sé.
Un utente non c'è più, si è cancellato, proprio perché fondamentale gli è stato negato il riconoscimento della sua identità di genere.
Come si diceva anche in OT, questo sito non è avulso dalla realtà, vita vera. É anche questa realtà e chi qui mostra comportamenti rainbowofobi (passatemi il termine) lo fa anche nella vita di tutti i giorni. Chiedere un riconoscimento anche in siti come questo è importante.

@brain dai non facciamo gli sciocchi, missionaria, smorzacandela, attivo, passivo, sub, dom, sono preferenze nel sesso ( anche se le ultime due hanno in realtà un loro percorso diverso nel momento in cui esula dalla camera da letto), lesbica, queer, gay, bsx, nn binary è quello che sei. non una preferenza e nella realtà come qui ti interessa saperlo, non tanto per fare pettegolezzi pruriginosi o per sapere chi scopa chi e come, quanto per sapere come interagire con quella persona, se rivolgerti al maschile piuttosto che al femminile, se puoi tentare un approccio o anche solo per non dare per scontato che gli altri siano il tuo specchio.
Nel momento in cui ci saranno davvero pari diritti e pari riconoscimento allora il discorso non mi importa sarà valido, perché allora davvero non sarà più importante.

2 anni fa
Singola
Piemonte, Torino
CERTIFICATO

Qui dal 07.11.2020 -
Ma Frivolo? 😮 Ma porcapaletta, mi spiace. 😒

2 anni fa
Singolo
Emilia Romagna,
Qui dal 19.03.2022 -
Quotato da Idrogeno,
Ma Frivolo? 😮 Ma porcapaletta, mi spiace. 😒
yes.

2 anni fa
Singolo
Sardegna,
Qui dal 01.08.2020 -
Quotato da Parcifal,
Quotato da Idrogeno,
Ma Frivolo? 😮 Ma porcapaletta, mi spiace. 😒
yes.
Mi dispiace... 😔

2 anni fa
Singolo
Sardegna,
Qui dal 01.08.2020 -
Quotato da bratbrain,
Quotato da Parcifal,

@brain dai non facciamo gli sciocchi, missionaria, smorzacandela, attivo, passivo, sub, dom, sono preferenze nel sesso ( anche se le ultime due hanno in realtà un loro percorso diverso nel momento in cui esula dalla camera da letto), lesbica, queer, gay, bsx, nn binary è quello che sei. non una preferenza e nella realtà come qui ti interessa saperlo, non tanto per fare pettegolezzi pruriginosi o per sapere chi scopa chi e come, quanto per sapere come interagire con quella persona, se rivolgerti al maschile piuttosto che al femminile, se puoi tentare un approccio o anche solo per non dare per scontato che gli altri siano il tuo specchio.
Vedi Parsifal, per me, è proprio il fatto che non vedo le persone come mio specchio che rendono inutili le etichette.
Non ho mai visto una persona come uomo, donna, gay, trans ecc ma come un insieme di caratteristiche con le quali mi piace o non mi piace interagire, caratteristiche delle quali l'identità e gusti sessuali sono due tra tante e non sono mai state determinanti nella frequentazione, conoscenza o amicizia.
Ho partecipato a questa discussione per rispondere ad una domanda molto semplice di @La Susy "ma se sono una donna trans e mi piacciono gli uomini, sono gay o etero?"
Per me assolutamente etero. Il termine donna trans, sempre per me, racchiude delle informazioni che non mi interessano e cioè, "sono nata uomo".
Le etichette non servono a chi non si sente rappresentato ad esserlo, basterebbe solo del rispetto per le persone. Servono a chi ha un cervello piccolo piccolo a giustificare dei comportamenti che non capisce e non accetta, allora, in quel caso, si cerca di riportare il mondo e le differenze dentro uno schema che possa capire.
Questa entra di diritto nella top ten dei non sense del millennio...
Della serie "me so' capito io!" o in subordine "poche idee ma confuse" 😏
De gustibus 🤷‍♂️

2 anni fa
Singolo
Sardegna,
Qui dal 01.08.2020 -
Quotato da bratbrain,
Quotato da Masterpiece68,

Questa entra di diritto nella top ten dei non sense del millennio...
Della serie "me so' capito io!" o in subordine "poche idee ma confuse" 😏
De gustibus 🤷‍♂️
Che tu non capisca la mia posizione lo trovo normale. Per te una donna trans attratta da maschi è omosessuale per cui, non riconoscendo l'identità di genere, lo schema riportato da Redstrange a pagina 1 e proprio solo un elenco di etichette.
Tranquillo, lungi da me il volerti distrarre dalla tua strada e dai tuoi convincimenti come pure il volerti instillare una seppur vaga comprensione delle cose...
Resta sempre valido il buon vecchio "meno sai, meno sai di non sapere" (proprietà transitiva del detto attributo a Socrate)
🤷‍♂️🤷‍♂️🤷‍♂️

2 anni fa
Singolo
Sardegna,
Qui dal 01.08.2020 -
Quotato da bratbrain,
Quotato da Masterpiece68,

Tranquillo, lungi da me il volerti distrarre dalla tua strada e dai tuoi convincimenti come pure il volerti instillare una seppur vaga comprensione delle cose...
Resta sempre valido il buon vecchio "meno sai, meno sai di non sapere" (proprietà transitiva del detto attributo a Socrate)
🤷â€â™‚ï¸ðŸ¤·â€â™‚ï¸ðŸ¤·â€â™‚ï¸
@Masterpiece68,
senza voler istillare ad altri la comprensione delle cose spiega cosa significa questa tua frase riferita ad una donna trans che è attratta dagli uomini.
@Masterpiece68 :" I "concetti" di etero e omo (come pure bsx) esattamente quello vogliono dire e significano... "attratto da"
E si riferiscono al sesso biologico, ovviamente..."
-
Io ho interpretato come "una donna trans attratta dagli uomini, avendo come sesso biologico quello maschile deve definirsi omosessuale".
A quel punto mi chiedo quale sia la valenza, per te, del concetto di "identità di genere" e ne deduco, da quel che hai scritto, che sia solo una etichetta senza un concetto alla base.
Sono responsabile di quello che dico, non di quello che tu capisci... è italiano, non c'è nulla da interpretare ed ancor meno da dedurre 😉
Tu per "donna trans" intendi? FTM? MTF? Così, per chiarezza...

2 anni fa
Singolo
Sardegna,
Qui dal 01.08.2020 -
Quotato da bratbrain,
Quotato da Masterpiece68,

Sono responsabile di quello che dico, non di quello che tu capisci... è italiano, non c'è nulla da interpretare ed ancor meno da dedurre 😉
Tu per "donna trans" intendi? FTM? MTF? Così, per chiarezza...
il significato di "Donna transgender" è uno solo.
Già, ma come avrai notato nel corso della discussione le idee sono (generalmente) molto confuse... 😉

2 anni fa
Singolo
Emilia Romagna,
Qui dal 19.03.2022 -
Quotato da bratbrain,
Quotato da Parcifal,

@brain dai non facciamo gli sciocchi, missionaria, smorzacandela, attivo, passivo, sub, dom, sono preferenze nel sesso ( anche se le ultime due hanno in realtà un loro percorso diverso nel momento in cui esula dalla camera da letto), lesbica, queer, gay, bsx, nn binary è quello che sei. non una preferenza e nella realtà come qui ti interessa saperlo, non tanto per fare pettegolezzi pruriginosi o per sapere chi scopa chi e come, quanto per sapere come interagire con quella persona, se rivolgerti al maschile piuttosto che al femminile, se puoi tentare un approccio o anche solo per non dare per scontato che gli altri siano il tuo specchio.
Vedi Parsifal, per me, è proprio il fatto che non vedo le persone come mio specchio che rendono inutili le etichette.
Non ho mai visto una persona come uomo, donna, gay, trans ecc ma come un insieme di caratteristiche con le quali mi piace o non mi piace interagire, caratteristiche delle quali l'identità e gusti sessuali sono due tra tante e non sono mai state determinanti nella frequentazione, conoscenza o amicizia.
Ho partecipato a questa discussione per rispondere ad una domanda molto semplice di @La Susy "ma se sono una donna trans e mi piacciono gli uomini, sono gay o etero?"
Per me assolutamente etero. Il termine donna trans, sempre per me, racchiude delle informazioni che non mi interessano e cioè, "sono nata uomo".
Le etichette non servono a chi non si sente rappresentato ad esserlo, basterebbe solo del rispetto per le persone. Servono a chi ha un cervello piccolo piccolo a giustificare dei comportamenti che non capisce e non accetta, allora, in quel caso, si cerca di riportare il mondo e le differenze dentro uno schema che possa capire.
in linea di massima capisco il tuo discorso ma facente parte di quel mondo nn rappresentato (qui la mia unica opzione è bsx) io cerco e come me la quasi totalità della comunità queer cerca delle descrizioni che lo/ci rappresentino.
Chi poi non ne sente il bisogno non le userà ma perché, a fronte di più voci che le chiedono, si deve negare il diritto di scelta.
Non si è mai ragionato cosí, ben venga, continuate, ma perché negare rappresentanza a chi la chiede?
E per quanto riguarda la transazione, chi sta affrontando il discorso preferisce spesso farlo presente, chi l'ha finito si identificherà in uomo o donna etero, gay, lesbo o bsx. Perché sia chiaro affrontare un percorso di transazione non significa che finito il percorso l'interesse sessuale e romantico sia verso il sesso opposto.
Come ho già espresso se davvero tutte le varie identità fossero davvero accettate e riconosciute il tuo discorso non farebbe una piega, al momento si lotta ancora per il trovare il proprio posto al sole. È di qualche giorno, forse settimana,fa la notizia di una coppia gay allontanata da una spiaggia perché si stava semplicemente baciando. Tutti a parole hanno.detto che nn dava fastidio però sai c'erano i bambini. Invece di insegnare che esistono varie forme di amore/affetto/sessualità si è preferito allontanare la diversità e nasconderla letteralmente sotto la sabbia. A parole però tutti hanno fatto il tuo discorso.
Direi che stare sotto la sabbia, nascosti, non è il posto di nessuno.

2 anni fa
Singolo
Lombardia, Pavia
Qui dal 17.03.2020 -
Quotato da Idrogeno,
Ma Frivolo? 😮 Ma porcapaletta, mi spiace. 😒
😔

2 anni fa
Singolo
Emilia Romagna,
Qui dal 19.03.2022 -
Quotato da bratbrain,
Quotato da Parcifal,


in linea di massima capisco il tuo discorso ma facente parte di quel mondo nn rappresentato (qui la mia unica opzione è bsx) io cerco e come me la quasi totalità della comunità queer cerca delle descrizioni che lo/ci rappresentino.
Chi poi non ne sente il bisogno non le userà ma perché, a fronte di più voci che le chiedono, si deve negare il diritto di scelta.
Non si è mai ragionato cosí, ben venga, continuate, ma perché negare rappresentanza a chi la chiede?
E per quanto riguarda la transazione, chi sta affrontando il discorso preferisce spesso farlo presente, chi l'ha finito si identificherà in uomo o donna etero, gay, lesbo o bsx. Perché sia chiaro affrontare un percorso di transazione non significa che finito il percorso l'interesse sessuale e romantico sia verso il sesso opposto.
Come ho già espresso se davvero tutte le varie identità fossero davvero accettate e riconosciute il tuo discorso non farebbe una piega, al momento si lotta ancora per il trovare il proprio posto al sole. È di qualche giorno, forse settimana,fa la notizia di una coppia gay allontanata da una spiaggia perché si stava semplicemente baciando. Tutti a parole hanno.detto che nn dava fastidio però sai c'erano i bambini. Invece di insegnare che esistono varie forme di amore/affetto/sessualità si è preferito allontanare la diversità e nasconderla letteralmente sotto la sabbia. A parole però tutti hanno fatto il tuo discorso.
Direi che stare sotto la sabbia, nascosti, non è il posto di nessuno.
Mi fa fa piacere che si possa dialogare serenamente. Non conosco la comunità queer ma trovo la differenza di punti di vista tra chi vuole "definizioni" e chi come me le sopporta a semplice titolo descrittivo, tutti nella tua frase
" Invece di insegnare che esistono varie forme di amore/affetto/sessualità si preferito allontanare la diversità e nasconderla letteralmente sotto la sabbia ..."
Io non credo che l'amore, l'affetto la sessualità siano diverse, credo che l'amore, l'amicizia, la sessualità la passione siano sentimenti ed emozioni uguali per tutte le categorie di esseri umani che ci possiamo inventare.
Per quello le etichette non mi piacciono. in fondo dicono ciò che hai detto tu e che tante volte ho sentito, baciarsi tra uomini è un modo diverso di amarsi (un esempio tra tanti). Diverso da cosa? Da una normalità?
Lo so che parlo di un mondo ideale ma io in quello credo.
io credo sinceramente che tu non capisca, non perché non voglia, ma perché davvero non sei mai stato ostracizzato, non ti è stato negato il muto o l'affitto, non sei stato insultato perché gesticoli troppo o per qualsiasi altra cosa che ti identificherebbe come queer.
In quanto maschio etero non devi difendere chi sei ogni singolo respiro, la società intera è modellata su di te e sulle tue esigenze.
per forza etichetta ti pare brutto perché dai per scontato l'accettazione che ricevi e vivi in un mondo in cui non devi chiedere che venga riconosciuto ciò che sei, chi sei. in quanto etero sei legittimato , non sei escluso.
Io nn so quante volte l'ho detto, prova a metterti nei panni degli altri. Se essere queer fosse la normalità e essere etero fosse la diversità non chiederesti di essere riconosciuto in quanto tale?
Te l'ho già detto le parole non servono a nulla, sono aria che si disperde Servono azioni concrete. Quando tutto ciò non sarà più necessario, quando non dovró lottare per avere un matrimonio e non un unione civile, quando la carta d'identità rappresenterà ciò che si è e non solo cosa si ha fra le gambe, quando per essere queer non rischieró di essere picchiato per strada, di essere deriso, quando su un sito d'incontri e/o di sesso ci sarà di default la mia casella, allora sí che il tuo discorso avrá senso. E lo ripeto allo sfinimento essere inclusivo non significa annullare le differenze ma riconoscerle e rappresentarle tutte.
Io davvero, davvero non so più come spiegarlo.
E se a te le etichette non servono, buon per te, perché negarle a chi sono necessarie.
A te cosa cambia, non ti servono non le usi.
Io non sono etero ma mica mi lamento o dico che non serve quella definizione per il semplice motivo che io non la utilizzo.

2 anni fa
Singola
Piemonte, Torino
CERTIFICATO

Qui dal 07.11.2020 -
Dall’inizio di questo 3d io ho imparato tantissimo, ad esempio che certe cose sono importanti, tipo avere una identità riconosciuta. Ma non solo dal punto di vista emotivo (ti riconosco come persona uguale a me con tutte le tue peculiarità e scelte personali) ma anche il fatto che (ad esempio) ‘Queer’ diventi una parola di uso comune, conosciuta, capita e identificativa. È uno sdoganare (abbracciare) un concetto ma anche la parola stessa. Credo.
(Tra l’altro io vado in giro con lo schemino iniziale sempre a portata così non sbaglio 😳)

2 anni fa
Singolo
Sardegna,
Qui dal 01.08.2020 -
Quotato da Parcifal,
Quotato da bratbrain,

Vedi Parsifal, per me, è proprio il fatto che non vedo le persone come mio specchio che rendono inutili le etichette.
Non ho mai visto una persona come uomo, donna, gay, trans ecc ma come un insieme di caratteristiche con le quali mi piace o non mi piace interagire, caratteristiche delle quali l'identità e gusti sessuali sono due tra tante e non sono mai state determinanti nella frequentazione, conoscenza o amicizia.
Ho partecipato a questa discussione per rispondere ad una domanda molto semplice di @La Susy "ma se sono una donna trans e mi piacciono gli uomini, sono gay o etero?"
Per me assolutamente etero. Il termine donna trans, sempre per me, racchiude delle informazioni che non mi interessano e cioè, "sono nata uomo".
Le etichette non servono a chi non si sente rappresentato ad esserlo, basterebbe solo del rispetto per le persone. Servono a chi ha un cervello piccolo piccolo a giustificare dei comportamenti che non capisce e non accetta, allora, in quel caso, si cerca di riportare il mondo e le differenze dentro uno schema che possa capire.
in linea di massima capisco il tuo discorso ma facente parte di quel mondo nn rappresentato (qui la mia unica opzione è bsx) io cerco e come me la quasi totalità della comunità queer cerca delle descrizioni che lo/ci rappresentino.
Chi poi non ne sente il bisogno non le userà ma perché, a fronte di più voci che le chiedono, si deve negare il diritto di scelta.
Non si è mai ragionato cosí, ben venga, continuate, ma perché negare rappresentanza a chi la chiede?
E per quanto riguarda la transazione, chi sta affrontando il discorso preferisce spesso farlo presente, chi l'ha finito si identificherà in uomo o donna etero, gay, lesbo o bsx. Perché sia chiaro affrontare un percorso di transazione non significa che finito il percorso l'interesse sessuale e romantico sia verso il sesso opposto.
Come ho già espresso se davvero tutte le varie identità fossero davvero accettate e riconosciute il tuo discorso non farebbe una piega, al momento si lotta ancora per il trovare il proprio posto al sole. È di qualche giorno, forse settimana,fa la notizia di una coppia gay allontanata da una spiaggia perché si stava semplicemente baciando. Tutti a parole hanno.detto che nn dava fastidio però sai c'erano i bambini. Invece di insegnare che esistono varie forme di amore/affetto/sessualità si è preferito allontanare la diversità e nasconderla letteralmente sotto la sabbia. A parole però tutti hanno fatto il tuo discorso.
Direi che stare sotto la sabbia, nascosti, non è il posto di nessuno.

2 anni fa
Singolo
Lombardia, Pavia
Qui dal 17.03.2020 -
Quotato da Parcifal,
Quotato da bratbrain,

Mi fa fa piacere che si possa dialogare serenamente. Non conosco la comunità queer ma trovo la differenza di punti di vista tra chi vuole "definizioni" e chi come me le sopporta a semplice titolo descrittivo, tutti nella tua frase
" Invece di insegnare che esistono varie forme di amore/affetto/sessualità si preferito allontanare la diversità e nasconderla letteralmente sotto la sabbia ..."
Io non credo che l'amore, l'affetto la sessualità siano diverse, credo che l'amore, l'amicizia, la sessualità la passione siano sentimenti ed emozioni uguali per tutte le categorie di esseri umani che ci possiamo inventare.
Per quello le etichette non mi piacciono. in fondo dicono ciò che hai detto tu e che tante volte ho sentito, baciarsi tra uomini è un modo diverso di amarsi (un esempio tra tanti). Diverso da cosa? Da una normalità?
Lo so che parlo di un mondo ideale ma io in quello credo.
io credo sinceramente che tu non capisca, non perché non voglia, ma perché davvero non sei mai stato ostracizzato, non ti è stato negato il muto o l'affitto, non sei stato insultato perché gesticoli troppo o per qualsiasi altra cosa che ti identificherebbe come queer.
In quanto maschio etero non devi difendere chi sei ogni singolo respiro, la società intera è modellata su di te e sulle tue esigenze.
per forza etichetta ti pare brutto perché dai per scontato l'accettazione che ricevi e vivi in un mondo in cui non devi chiedere che venga riconosciuto ciò che sei, chi sei. in quanto etero sei legittimato , non sei escluso.
Io nn so quante volte l'ho detto, prova a metterti nei panni degli altri. Se essere queer fosse la normalità e essere etero fosse la diversità non chiederesti di essere riconosciuto in quanto tale?
Te l'ho già detto le parole non servono a nulla, sono aria che si disperde Servono azioni concrete. Quando tutto ciò non sarà più necessario, quando non dovró lottare per avere un matrimonio e non un unione civile, quando la carta d'identità rappresenterà ciò che si è e non solo cosa si ha fra le gambe, quando per essere queer non rischieró di essere picchiato per strada, di essere deriso, quando su un sito d'incontri e/o di sesso ci sarà di default la mia casella, allora sí che il tuo discorso avrá senso. E lo ripeto allo sfinimento essere inclusivo non significa annullare le differenze ma riconoscerle e rappresentarle tutte.
Io davvero, davvero non so più come spiegarlo.
E se a te le etichette non servono, buon per te, perché negarle a chi sono necessarie.
A te cosa cambia, non ti servono non le usi.
Io non sono etero ma mica mi lamento o dico che non serve quella definizione per il semplice motivo che io non la utilizzo.
Non serve che dico nulla.
Sai cosa sto pensando.
Anzi, no. Dico qualche cosa .
Interventi dietro dissi che sento il "peso" dell'essere "il favorito in quanto ...".
Lasciamo perdere il dopo, le reazioni a quanto detto.
Sento il peso, non perché devo pagare per errori altrui , ma perché non devo permettere che quegli errori si ripetano.
Perché sono nella posizione di poterlo fare.
Perché, non farlo, mi rende complice.
Ecco il mio peso.
E si parte dell'umiltà di voler capire, dal non partire dalla "posizione del giusto", dal levarci i nostri panni, una volta, non per scopare ma per essere un unico corpo con gli altri.
Capire, sentire comune, condividere.
Empatia.

2 anni fa
Singolo
Lombardia, Milano
Qui dal 31.01.2017 -
Quotato da XHunerXP,
Quotato da Parcifal,

io credo sinceramente che tu non capisca, non perché non voglia, ma perché davvero non sei mai stato ostracizzato, non ti è stato negato il muto o l'affitto, non sei stato insultato perché gesticoli troppo o per qualsiasi altra cosa che ti identificherebbe come queer.
In quanto maschio etero non devi difendere chi sei ogni singolo respiro, la società intera è modellata su di te e sulle tue esigenze.
per forza etichetta ti pare brutto perché dai per scontato l'accettazione che ricevi e vivi in un mondo in cui non devi chiedere che venga riconosciuto ciò che sei, chi sei. in quanto etero sei legittimato , non sei escluso.
Io nn so quante volte l'ho detto, prova a metterti nei panni degli altri. Se essere queer fosse la normalità e essere etero fosse la diversità non chiederesti di essere riconosciuto in quanto tale?
Te l'ho già detto le parole non servono a nulla, sono aria che si disperde Servono azioni concrete. Quando tutto ciò non sarà più necessario, quando non dovró lottare per avere un matrimonio e non un unione civile, quando la carta d'identità rappresenterà ciò che si è e non solo cosa si ha fra le gambe, quando per essere queer non rischieró di essere picchiato per strada, di essere deriso, quando su un sito d'incontri e/o di sesso ci sarà di default la mia casella, allora sí che il tuo discorso avrá senso. E lo ripeto allo sfinimento essere inclusivo non significa annullare le differenze ma riconoscerle e rappresentarle tutte.
Io davvero, davvero non so più come spiegarlo.
E se a te le etichette non servono, buon per te, perché negarle a chi sono necessarie.
A te cosa cambia, non ti servono non le usi.
Io non sono etero ma mica mi lamento o dico che non serve quella definizione per il semplice motivo che io non la utilizzo.
Non serve che dico nulla.
Sai cosa sto pensando.
Anzi, no. Dico qualche cosa .
Interventi dietro dissi che sento il "peso" dell'essere "il favorito in quanto ...".
Lasciamo perdere il dopo, le reazioni a quanto detto.
Sento il peso, non perché devo pagare per errori altrui , ma perché non devo permettere che quegli errori si ripetano.
Perché sono nella posizione di poterlo fare.
Perché, non farlo, mi rende complice.
Ecco il mio peso.
E si parte dell'umiltà di voler capire, dal non partire dalla "posizione del giusto", dal levarci i nostri panni, una volta, non per scopare ma per essere un unico corpo con gli altri.
Capire, sentire comune, condividere.
Empatia.
Questo discorso mi piace , mi piace perché non fa distinzioni di forma ma di azioni , mi piace perché non incolpa l'innocente ma disarma l'intollerante , mi piace perché è funzionale a cambiare la società partendo dal singolo individuo , tutti vogliamo cambiare il mondo ma pochi lo vogliono cambiare partendo da se stessi 😇

2 anni fa
Singolo
Emilia Romagna,
Qui dal 19.03.2022 -
Quotato da bratbrain,
@Parsifal

Queer? viene utilizzato da coloro che non vogliono identificarsi in un?etichetta, ovvero non vogliono affermarsi né come etero/cisgender né come transgender, omosessuali, lesbiche o altri orientamenti e identità di genere.

Chi si definisc [...]
PROVO A RISPONDERTI PUNTO X PUNTO
1) Queer? viene utilizzato da coloro che non vogliono identificarsi in un?etichetta, ovvero non vogliono affermarsi né come etero/cisgender né come transgender, omosessuali, lesbiche o altri orientamenti e identità di genere.

NO! Queer letteralmente significa "Sessualmente, etnicamente o socialmente eccentrico rispetto alle definizioni di normalità codificate dalla cultura egemone."
Quindi chiunque nn sia etero

2) Chi si definisce queer non è una persona che ha un orientamento sessuale o un?identità di genere differente da altri. È semplicemente una persona che non apprezza le etichette e vuole porsi in contrasto con gli stereotipi degli ambienti LGBTQIA+.

A quali stereotipi di riferisci???? A quelli creati dagli etero per scimmiottare, gettare discredito e ridicolizzare la diversità?
Tipo il gesticolare, la voce in falsetto, il vestitrsi da uomo per le lesbiche????
Che non sanno essere monogami, che sono tutti malati?
Che poi la comunità stessa faccia auto ironia su se stessa è ovvio ed è sano. Ed ovviamente nn è una comunità perfetta, al suo interno ci sono stereotipi.
I gay o bsx hanno degli stereotipi tipo twink che solitamente indicano giovani uomini o adulti dall'aspetto giovanile, magro, basso o i bear, orsi, uomini dall'apparenza più virile, pelosi, con la pancia o più robusti/muscolosi.
Ma lo stesso lo hai negli etero quando definisci un fisico ( e a volte una persona) come palestrato, tamarro,.secco/a etc.
E questo nn ha a che fare con l'IdG .

3) L'utilizzo di questo termine per definirsi è, quindi, più che altro un atto politico.

NO! QUEER identifica un'intera comunità composta di etichette diverse che si contrappone o fa da specchio/da negativo alla comunità etero. Queer significa che sei diverso e le altre etichette identificano chi sei.

4) Il significato di queer, ad ogni modo, potrebbe essere inteso come un termine ombrello che al suo interno racchiude un ventaglio ampio di minoranze sessuali e di genere. Una sorta di insieme delle direzioni da seguire per coloro che non si riconoscono in nessun orientamento in particolare.

NÌ, sicuramente Queer è una parola ombrello ma intanto NN SONO MINORANZE SESSUALI E COMPRENDE CHI SI RICONOSCE NELLE ETICHETTE. Usare la parola QUEER è una facilitazione, é un termine capiente che si usa per rendere più agevole una discussione.
5) È questo che intendi quando ti definisci queer?

QUEER RAPPRESENTA tutta la comunità LGBTQ+ e io mi definisco, Anche, Queer in quanto facente parte di questa comunità.
Lo uso perché, tendendo a scrivere post lunghi, con una parola, anche se impropria, riesco ad identificare una comunità, con al suo interno differenze sostanziali, che si contrappone alla comunità etero.

MA QUEER nn viene utilizzato da chi non vuole etichette, la Q di LGTBQ significa Queer, o da chi non si riconosce in nessun orientamento ma proprio da chi sente di appartenere a quella comunità, quando si tratta di rappresentarla nella sua interezza.
È il famoso unione fa la forza.
Ma le etichette servono perché una lesbica, sebbene queer, non è gay, così come chi è nn binary non è bsx ( o non coincidono).

Il discorso è veramente troppo complicato da poter essere affrontato in un post.
Se davvero sei interessato a capire meglio realtà che ti circondano ma che non ti sfiorano direttamente, la cosa migliore che puoi fare è recarti ad un'associazione arcigay vicino a te e chiedere di partecipare alle discussioni o attività informative che propongono.
É un buon inizio

2 anni fa
Singolo
Lombardia, Milano
Qui dal 31.01.2017 -
A proposito di cinema 😇

https://youtu.be/3TDoTirPMZ0

2 anni fa
Singolo
Abruzzo, L'Aquila
Qui dal 30.11.2013 -
Quotato da Idrogeno,
(Tra l’altro io vado in giro con lo schemino iniziale sempre a portata così non sbaglio )
Già me li immagino quelli che vanno al prive per la prima volta con schemino e piantina del locale, aggirarsi spaesati a guardare la gente con aria interrogativa. 😄
Roba che neanche i giapponesi a Roma. 😮
Sarebbe strepitoso. 😄

2 anni fa
Singolo
Sardegna,
Qui dal 01.08.2020 -
Quotato da AzzurraDomme,
Quotato da bratbrain,

Ok. Forse io ho sbagliato i termini dicendo che "le lesbiche non voglio essere definite queer" al posto di dire "una parte delle lesbiche...." ma il tuo ragionamento è del tutto non inclusivo.
Siccome sono poche e la pensano diversamente odiamole e non consideriamole che è lo stesso ragionamento che fanno alcune persone etero nei confronti della comunità arcobaleno.
Ma la comunità non le odia perché sono lesbiche, ma perché sono transfobiche. Di default, sempre e comunque. Sono discriminatorie e violente. Nella nostra comunità non le vogliamo, e loro non vogliono assolutamente starci.
Come detto molti post fa sono la categoria (quel preciso tipo di lesbica) meno aperta, inclusiva e (diciamolo) più stupidamente autolesionistica che mi sia capitato di frequentare. Il fatto di comprendere le ragioni di quell'atteggiamento (invero storicamente piuttosto comune tra le minoranze bistrattate) non cambia la sostanza...


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