Credo di essere uno dei pochissimi attivi che non disdegnano di concedere il proprio buco del culo a chicchessia.
Io? Io sono uno che il culo lo butta così a cazzo e ndo cojo cojo tanto per dire.
Ritengo inoltre che noi attivi sappiamo essere anche dolci alla bisogna. Malinconici ecco. No come certe checche..
Voglio dire io quando al mattino me sveglio, no? Appizzo la recchia e non mi sento donna. Sarà che la peluria delle mie gambe non aiuta.
Occorrerebbe però fare l'esperienza di vedermi in spiaggia, col mio stacco di coscia che tutti i maschi mi vogliono fare.
Ma come maiiiii.. Adoro andar per spiaggia vestita da statua della libertà.
Dici che per questo tutti i maschi si ammazzano di botte per me?
Eh?

A me piace stare larga anche se certe volte sono atterrita quando mi scappa la scorreggina perchè non so mai se trattasi di scuregia o di qualcosa davvero poco gradevole per la società.
Di contro però porto con me - quando mi ricordo - un tapo di sughero. Mi stappo alla bisogna e mi annuso, si mi annuso.
A chi non piace annusarsi eddai. Stamo a fà le sofisticate.
Un mio amico etero - ad esempio - mi ha confessato che ama moltissimo sganciare le puzzette rancide sotto il piumone e poi si annusa. A me piace molto invece farlo in macchina invece.
Certe volte sono così allargata che mi incollo alla sedia in estate, tanto il culo mi fa ventosa. A stapalavandino ecco tutto.

Non capisco perchè le donne quando devono ridere, starnazzano.
Abito al primo piano e affaccio sul ventre oscuro della città. Carico di locali e localini. Tutti a magnà e a fa gli scemi pe strada.
Ai miei tempi eravamo cossì discreti, intellettuali quasi. Bo.
Comunque starnazzano, e i vicoli fanno da cassa di risonanza. Certe risate poi così impure, plebee, che tanto mi ricordano il volgo ritratto nelle pellicole di un certo Pasolini.

Vabbè, forcioni????? ce siete??? amiche mie nella tribolazione ce siete???

Devo fa la passiva martedi sera e il tale mi vuole conciato con autoreggenti.
AIUTTTTT' !!!! DICE CHE DEVO ESSERE LA SUA FEMMINA!!!!
MI CACO IN MANOO!!!!!!

Che devo fa? Come si fa? Cazz' sono le autoreggenti?
Si, capito che sono le calze di nylon. Ma di che tipo?
Io non ho tutto sto tempo pe andà pe negozi... poi martedì è dietro l'angolo.

Stavo per dire, ma se ne frego un paio?
No, non al negozio... manco alla mi mamma... alla mi nonna.
Mansueta. Si chiamava così la nonna. Bella la mi nonna c'aveva un ciuffò cossì.

Ne ho frecate un paio prese dalla cassa panca dalla soffitta, le ho indossate, ho messo le mani davanti agli occhi e posizionatomi davanti allo specchio thiè, me so guardata.
Lo specchio ha reagito con una scheggià, chè è brutto segno??

Brutta che sono con le calze di nonna, tutti sti peli poi..

Vabbè ma il problema è il nome.
Mi ha detto "come vuoi che ti chiami pupa"?

"A pupa dà pijià aria" gli ho risposto. E ho chiuso. Come me devo chiamà?
Stavo penzando. ....mmmmmh... no, Donatella, Priscilla sti nomi scemi nu me piacciono.
Volevo quaccosa di fine che so. ANASFRANTICA.

Ve piace ANASFRANTICA?
"ANASFRANTATICA, beccati sto nerchione!
ANASFRANTICA leccami li cojoni, ANASFRANTICA sei la mia mignotta, ANASFRANTICA sei la mia pupa"!

Si, si ANASFRANTICA me piace. Mi ricorda Roma.... insomma una capitale europea.
Ecco giusto per evocare le notti francesi me chiamerò, ANASSFRANTICA BELMONDO', ve piace?

"ANASFRANTATICA BELMONDO', beccati sto nerchione!
ANASFRANTICA BELMONDO'leccami li cojoni, ANASFRANTICA BELMONDO' sei la mia mignotta, ANASFRANTICA BELMONDO'sei la mia pupa"!

BELMONDO'

Mah, so indecisa.
Vorrei qualcosa di più puro, di candido.
MARIA

So combattuta.... Anasfrantica Belmondò fa interrnetiunal.... fa fica inZomma...
Maria non so, fa presepio...

Voi che dite?

perchè?
perchè molti hanno la mania dei rettilari?
Fa strano e fico avere il barboncino, pardon il frocino al guinzaglio.

una volta c'era la collezione dei francobolli, poi i minerali e mo se non c'abbiamo tra li amichi nostri er frocio non siamo contenti.

Io detesto chi mi considera amico come fossi un barboncino.
Io ricchione, ma non pezzo da collezione.

E' una forma bonaria di razzismo, quello dell'amico gay. Forma edulcorata,diciamo.

Cioè, me spiego... mi ha fatto sedere in terra.... calato le mutande e i calzoni fin sotto le ginocchia (cazz il pavimento in graniglia delle vecchie case gela il culo)... mi ha fatto sollevare la maglia bloccandomela dietro al collo... mi ha fatto mettere le mani dietro alla nuca... mi ha sputazzato ovunque è ha liberato il pastore maremmano... una lavanda che mi sono sciolto e quello non la voleva finire... Ascelle, capezzoli, pube, palle e una dedizione particolare che c'ha messo per il culo... se non fosse che è pesante nei movimenti e gli artigli fanno male direi che è uno spasso....


L'amico c'ha ricavato un book fotografico.
Pervertito!

hahahahahaha
http://www.annunci69.it/racconti-erotici/gay/I-racconti-minori-di-CUMCONTROL-LA-POSTA-DEL-QU_62253.html

Io adoro il brodino di inverno con patata e cazino rubato alla palestra... ragazzi è buonissimo.
Non disdegno le polpette alla sborra (carne, uova e 40gr di sborra) con amabilissimo bicchiere di buon piscio caldo annata 1985.
A seguire un tortino di limone con sborra annata 1970 (più acida ma con il limone e la panna sta da dio).

http://www.annunci69.it/racconti-erotici/gay/LA-BORIA-E-LA-SBORRA_36636.html

http://www.annunci69.it/racconti-erotici/gay/LA-BORIA-E-LA-SBORRA_36636.html

io amo giocare nei cessi, nelle stalle, nelle torbiere, nei pressi degli scarichi fognari delle grandi città, nelle cantine a piedi nudi e col pavimento cosparso di veleno per topi... nei retri delle macellerie, in un obitorio (mai fatto però), nelle mangiatoie, in un reparto di geriatria, sul tavolo cosparso si salsa rosa, in cucina con la testa nel sottolavello, in veranda o nei baldacchini settecenteschi in un castello dove la guida straparla l pubblico cui non frega una cippa secca e io me sbatto sul lettone del re....
amo farlo in latteria, sui soppalchi di un artigiano tra i legnacci, ma anche in chiesa, in sacrestia, al cimitero... a casa di mamma, con mia cognata che sconvolta vede come faccio la spaccata. In autobus, in aereo e in un sottomergibile pieno pieno zeppo di marinai russi infojati come facoceri.

crocifissa, con le gambe incastrate al finestrino della macchina, appesa in testa in giù nella casa maestosa di un qualche industriale.

Una sera ho adagiato il mio nobile capo sul cuscino morbido con federa nera di seta.
Che spasso.
Sopra di me a cavalcioni c'era il mio uomo, col suo glande affacciato sul baratro buio della mia gola.
Il glande sfregava l'ugola ed io fingevo deglutizione perchè le contrazioni della mia gola motivassero la sua eiaculazione.
Dietro di lui un terzo uomo gli trapanava il culo a colpi di reni.
La cappella del mio lui versò il nettare bianco nell'abisso oscuro della mia gola ed io lasciai che quella lava di latte scivolasse in giù nell'esefago.. rimase così per molto tempo... col cazzo semifloscio adagiato nel letto umido e caldo della mia lingua.... mentre dietro di lui, l'altro era ancora nella corsa affannosa di una sborrata che tardava a sopraggiungere.
Il cazzo dell'altro, gli stimolò la vescica ed ecco che io accolsi il suo vino bianco... abbracciai le sue cosce sudate e bevvi la sua urina.
Nella pancia, il nettare bianco s'unì all'oro liquido... e mi ribollì tutta - la pancia - nel piacere incommensurabile d'essere la sua casa accogliente.
L'altro volle venirgli in culo... sfilò il membro, che infilò nella mia bocca calda.. strinsi le fauci perchè quel fallo stremato non avesse più umori...
Poi fu la volta ancora del mio lui, che posato il suo ano sulle mie labbra, volle sublimarsi nello scarico di quanto l'altro ebbe a scaricare..
Nella mia pancia ogni cosa vi finì..

Si salutarono loro, dopo la doccia, mentre io rimasi disteso sul nero delle lenzuola di seta, a gustarmi i grilli fuori e i fragori sordi della mia pancia disteso supino, che prese a digerire.. lentamente e con gusto.
So na vacca. Una fogna mi diceva LUI... Ed io invece, perdutamente dissolta negli umori dei maski.

Ho letto con cura tutti i tuoi racconti.
Eruditissimi e carichi di meraviglia.
Blasfemi avvolte e non scevri di poesia. Bravo CUMCONTROL .... quando se dice A REGGINA DEI CESSI E DEI SOFA'. Tutta na qualità, và..

LA BORIA E LA SBORRA è il primo racconto di una trilogia di CUMCONTROL che attende d'essere completata. Tuttavia sono già pubblicati LA BORIA E LA SBORRA e IL GIRONE DELLA M, cui farà seguito il terzo episodio dal titolo APOCALISSE (La rivelazione)...
Se sei forte di stomaco, erudito e cerebrale è la lettura che si consiglia.... altrimenti passare oltre.

http://www.annunci69.it/racconti-erotici/gay/LA-BORIA-E-LA-SBORRA_36636.html

CUMCONTROL è un Brand

a tal proposito rimanderei al mio componimento scritto qualche tempo fa… Si chiama LA BORIA E LA SBORRA...

Mi dispiace davvero tanto ma ti auguro di viverla come esperienza. Io personalmente ne ho vissute diverse grazie ad un fidanzato al quale piaceva non poco sottopormi agli sfasciamenti della gola. Ora però sono in un periodo tranquillo sono contento di aver vissuto quelle esperienze anche se però non le rifarei. I miei racconti raccontano Le esperienze di quel periodo. Un abbraccio